- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (267) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Conclusa con un Appello comune la Conferenza missionaria mondiale,di Agenzia NEV del 09/06/2010

Edimburgo/1.
Conclusa con un Appello comune la Conferenza missionaria mondiale

di Agenzia NEV del 09/06/2010

A cento anni dallo storico evento che vide la nascita del movimento ecumenico


Roma (NEV), 9 giugno 2010 - L'azione missionaria mondiale non può che viaggiare sui cammini della diversità, una diversità che trova l'unità nell'incontro con Gesù Cristo. E' quanto scaturisce dalla Conferenza missionaria mondiale “Testimoniare Cristo oggi” tenutasi dal 2 al 6 giugno a Edimburgo (Scozia), dove circa 300 delegati di tutte le confessioni cristiane, provenienti da 60 paesi, hanno celebrato insieme il centenario del primo grande incontro ecumenico sulla missione, tenutosi proprio nella capitale scozzese nel 1910, evento che di fatto sancì la nascita del movimento ecumenico (vedi NEV 21/10).
Protestanti storici, anglicani, ortodossi, cattolici, evangelicali, pentecostali, appartenenti alle chiese libere, provenienti da Nord e Sud del mondo, tutti insieme si sono interrogati sul ruolo che può avere una testimonianza comune del Vangelo oggi, in un mondo dove la realtà cristiana appare sempre più frammentata. Con tavole rotonde e incontri di gruppo i delegati hanno cercato per una settimana di mettere a fuoco le sfide per la missione nel XXI secolo, con una convinzione ben precisa: oggi l'evangelizzazione avviene in tutte le direzioni; da e verso ogni luogo geografico del pianeta, e non più soltanto da Nord verso Sud.
La Conferenza si è conclusa con una solenne celebrazione ecumenica svoltasi nella Sala dell’Assemblea generale della Chiesa di Scozia a Edimburgo, sede storica della Conferenza missionaria mondiale del 1910, dove ai 300 delegati si sono aggiunti 900 ospiti locali ed internazionali. Al termine è stato letto un “Appello comune” (vedi in Documentazione) in cui si riafferma “l'urgenza” della missione. Ecco qualche stralcio: “Siamo chiamati a un dialogo autentico, ad un impegno rispettoso e ad una umile testimonianza all'unicità di Cristo ..., siamo chiamati a diventare comunità di compassione e di guarigione, in cui i giovani partecipano attivamente alla missione, in cui donne e uomini condividono equamente potere e responsabilità ..., siamo chiamati a trovare modi pratici di vivere come membri dell'unico corpo …, siamo chiamati a rallegrarci per le espressioni del vangelo in molte nazioni in tutto il mondo …, siamo chiamati come comunità di fede alla missione da ogni luogo e verso ogni luogo …, siamo chiamati a una cooperazione costante, ad affrontare le questioni controverse e a lavorare per una visione comune”.
“Missione e unità vanno di pari passo - ha affermato durante la celebrazione di apertura Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese CEC, sottolineando la responsabilità delle chiese: quella cioè di “offrire riconciliazione all'umanità. Riconciliazione con Dio, tra gli esseri umani, con il Creato”. “Le chiese – ha detto - devono essere testimoni di speranza in tempi di ingiustizia, di crisi finanziarie, di minacce ambientali e di violenza e tensioni tra uomini di fede”. Fykse Tveit ha poi tenuto a sottolineare la centralità della croce: “Testimoniare Cristo è un movimento missionario della croce... Il mondo ha bisogno di discepoli fedeli a Cristo che portano la croce con amore e in solidarietà con il mondo per il quale Gesù è morto”. A prendere la parola subito dopo è stato il direttore dell'Alleanza evangelica mondiale Geoff Tunicliuffe: “L'agnello di Dio è resuscitato ed è l'unico che ci unisce nel tempio e in eterno”, ha detto, enfatizzando l'attuale sfida, quella cioè “di tutte le chiese a portare tutto il Vangelo a tutti!”, riconoscendo tuttavia con amarezza che “a causa della disunione della chiesa è più difficile per il mondo credere in Gesù Cristo”.
Era presente ad Edimburgo anche una delegazione della chiesa cattolica guidata da mons. Brian Farrell del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani che ha portato ai delegati un messaggio augurale di papa Benedetto XVI.
L'evangelica Dana Robert, dell'Università di Boston, tra le maggiori esperte mondiali della storia della missione, ha osservato come il cristianesimo abbia subito uno dei più grandi cambiamenti nella sua storia ormai bimillenaria: “Ora è una fede multiculturale, con una grande moltitudine di credenti di tutte le tribù, popoli e lingue". Ed ha aggiunto: “I partecipanti alla Conferenza missionaria mondiale di un secolo fa hanno riflettuto su come evangelizzare il mondo nella loro generazione. Noi che viviamo nel 2010, dobbiamo rendere testimonianza alla nostra generazione".


Venerd́ 11 Giugno,2010 Ore: 10:24
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Notizie Ecumeniche

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info