www.ildialogo.org Le chiese tedesche evangeliche e cattolica escono rafforzate,di Agenzia NEV del 19/05/2010

Roma (NEV), 19 maggio 2010 - “Un successo”: così gli organizzatori del 2° “Kirchentag” ecumenico – dopo il primo di Berlino nel 2003 - hanno commentato il grande raduno di cristiani tedeschi svoltosi dal 12 al 16 maggio a Monaco di Baviera (vedi NEV 19/10). “Affinché abbiate speranza”, è stato il motto della manifestazione, co-promossa dalle due organizzazioni tedesche di laici, l’evangelico “Kirchentag” e il Comitato centrale dei cattolici, che da decenni organizzano in alternanza i rispettivi raduni biennali.

130mila visitatori hanno partecipato alla manifestazione dalla quale le due grandi realtà ecclesiastiche della Germania sono uscite rafforzate. Lo hanno affermato esponenti sia della Chiesa evangelica tedesca (EKD), che della Conferenza episcopale tedesca (DBK). Per il pastore Nikolaus Schneider, presidente ad interim della EKD, le chiese hanno dimostrato di avere un contributo importante da offrire al paese e alla società. "L'ecumenismo vive. Non lasciamoci intimidire", ha affermato mons. Robert Zollitsch, presidente della DBK che ha invitato a guardare a "ciò che già possiamo fare insieme nella pratica". Alla cerimonia inaugurale ha partecipato il presidente federale tedesco Horst Köhler, il quale ha sottolineato la necessità di un esame di coscienza e di conversione: “L'incontro dei cristiani arriva al momento giusto", ha osservato, poiché "può offrire la forza per il rinnovamento".

Migliaia gli eventi e i dibattiti, migliaia anche i relatori del mondo della politica, della cultura e dell'economia. Dopo tre mesi di ritiro dalla scena pubblica a Monaco ha fatto un applauditissimo rientro l'ex presidente della EKD, Margot Kässmann, dimessasi dopo che era stata fermata dalla polizia per guida in stato di ebbrezza. Ha tenuto uno studio biblico sulla “fallibilità umana”, mentre davanti ad una platea di 6000 fedeli, parlando a braccio ha toccato vari temi che le stanno a cuore come la “sessualità responsabile” e la guerra in Afghanistan. Come tutti gli anni, anche questa volta è intervenuta la cancelliera Angela Merkel, figlia di un pastore luterano della ex-DDR, per riflettere su “Speranza in tempi incerti”.

“Un Kirchentag ecumenico che non si è lasciato andare a facili slogan, ma che ha affrontato tematiche complesse, come la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato, ma anche il rapporto tra fede e scienza, tra globalizzazione e finanza, tra culture e religioni”, ha detto il presidente evangelico del Kirchentag ecumenico, Eckhard Nagel. Tra i temi più caldi certamente quello degli abusi sessuali nella Chiesa, affrontato in modo sobrio e pertinente, secondo i rappresentanti di chiese, ma anche quello dell’ospitalità eucaristica tra cattolici e protestanti. Per tutta la durata del Kirchentag ecumenico infatti, tra cattolici e protestanti non si è avuta alcuna intercomunione. A poche ore dalla conclusione del Kirchentag tuttavia, centinaia di cattolici e protestanti hanno manifestato a latere con una catena umana a favore dell'intercomunione organizzando poi una celebrazione eucaristica “non ufficiale”. Alois Glück, presidente del Comitato centrale dei cattolici, durante una conferenza stampa ha ammesso che a questo proposito “esiste una stagnazione nelle discussioni teologiche”, mentre Nikolaus Schneider ha espresso l'augurio di un 3° “Kirchentag” ecumenico.

Sabato 22 Maggio,2010 Ore: 20:26