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www.ildialogo.org “Un protestantesimo arcobaleno: sfide e prospettive”,di Agenzia NEV del 17/03/2010

INTERVISTA
“Un protestantesimo arcobaleno: sfide e prospettive”

di Agenzia NEV del 17/03/2010

Intervista a Paolo Naso


Roma (NEV), 17 marzo 2010 - Si è svolto a Brescia dal 12 al 14 marzo il Secondo seminario italiano di Miracle, un progetto promosso dalla Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME) e realizzato in Italia da Essere chiesa insieme (ECI), un programma della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). L’incontro, al quale hanno partecipato oltre sessanta corsisti, è stato riconosciuto dal Percorso di formazione interculturale per predicatori locali, istituito dalle chiese valdesi e metodiste. A Paolo Naso, coordinatore di ECI e docente di Scienza politica a “La Sapienza” di Roma, abbiamo chiesto un bilancio dell'incontro.
 
Perché Miracle?
Miracle, all’inglese, è un acronimo che sta per Modelli di Integrazione attraverso la Religione, la Partecipazione, l’Apprendimento culturale e lo Scambio. Si tratta di una serie di animazioni di gruppo tese a favorire la massima partecipazioni di tutti, superando anche le barriere linguistiche: una metodologia elaborata in ambito sindacale che il CCME ha “tradotto” per promuovere l’incontro e la partecipazione degli immigrati all’interno delle chiese. Grazie a un finanziamento della Commissione europea, seminari di Miracle si sono svolti in diversi paesi. In Italia ne abbiamo realizzati due: uno ad Aversa, presso la Facoltà pentecostale di Scienze religiose, e l’altro appunto a Brescia.
 
Qual era l’obiettivo di questi seminari e in che misura è stato raggiunto?
I seminari servono innanzitutto a conoscersi e quindi a promuovere lo scambio delle esperienze di integrazione all’interno delle chiese evangeliche. Di fronte a massicci arrivi di immigrati di tradizione protestante, soprattutto dall’Africa occidentale, dalle Filippine, dall’Europa orientale e dalla Corea, le chiese italiane hanno cercato di aprirsi e di rinnovarsi per accogliere al meglio questi fratelli e queste sorelle. Questo incontro presenta ovviamente difficoltà e criticità che però, nella misura in cui da tutte e due le parti si accetta la strada del cambiamento e dell’integrazione, può produrre risultati importanti. Anche se non esistono dati certi, credo si possa affermare che ormai il 15% del protestantesimo italiano sia costituito da immigrati, in maggioranza inseriti nelle chiese storiche. Anche quello “italiano” si avvia ad essere un protestantesimo arcobaleno, che parla varie lingue ed esprime diverse tradizioni culturali, liturgiche e spirituali. In altri contesti europei, invece, in generale l’immigrazione ha generato “chiese etniche” spesso chiuse in se stesse ed estranee al contesto ecumenico in cui si sono radicate.
 
In che modo proseguirà il programma “Essere chiesa insieme”?
Dalle chiese locali emerge una grande domanda di formazione: nelle chiese multietniche cresce il bisogno di strumenti per i predicatori locali, i monitori delle scuole domenicali, gli stessi pastori. La collaborazione realizzata a Brescia tra “Essere chiesa insieme” e il “Percorso di formazione interculturale per i predicatori locali” si è rilevata utile e feconda: le animazioni bibliche curate dalla pastora Corinne Lanoir e dal prof. Yann Redaliè della Facoltà valdese di teologia sono state molto apprezzate. Ma questo è solo un filone del lavoro di ECI. Ne indico altri due: innanzitutto la mappatura delle presenze evangeliche, ancora molto sporadica e approssimativa. Nell’Italia dell’immigrazione si scoprono nuclei di immigrati evangelici che non sanno come collegarsi a una comunità, perché non la trovano o è molto distante. Identificare le presenze serve a collegarle.
Infine c’è un grande lavoro di accompagnamento delle chiese che si scoprono interculturali o che decidono di porsi in questa prospettiva: il percorso è avvincente ma non è semplice. Occorre imparare a conoscere e a controllare le dinamiche della multiculturalità, del confronto identitario, dell’integrazione.


Giovedì 18 Marzo,2010 Ore: 14:56
 
 
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