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www.ildialogo.org Visita di Benedetto XVI alla chiesa luterana di Roma,di Agenzia NEV del 12/03/2010

Visita di Benedetto XVI alla chiesa luterana di Roma

In ricordo della visita di Giovanni Paolo II più di 25 anni fa.


di Agenzia NEV del 12/03/2010

Il pastore luterano Jens-Martin Kruse: “E' con grande gioia che commemoreremo questo evento insieme al vescovo di Roma”. Di seguito la reazione di Massimo Aquilante,presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.


Roma, 12 marzo 2010 (NEV-CS09) – Papa Benedetto XVI domenica prossima, 14 marzo, parteciperà al culto serale nella chiesa luterana di Roma. “Siamo lieti che Benedetto XVI, il vescovo della nostra città, abbia accettato di partecipare al nostro culto”, ha affermato il pastore della chiesa Jens-Martin Kruse, sottolineando il carattere locale dell'evento.
L'invito al papa da parte della comunità luterana di Roma risale al 2008, quando ricorrevano i 25 anni dalla visita di Giovanni Paolo II presso la “Christuskirche” di via Sicilia. Fu la prima volta, dall'inizio della Riforma nel 1517, che un papa predicò in una chiesa luterana. Giovanni Paolo II vi si recò l'11 dicembre del 1983 in occasione del cinquecentenario della nascita del Riformatore Martin Lutero. “E' con grande gioia che ricorderemo questo evento insieme a Benedetto XVI”, ha aggiunto Kruse.
Il culto avrà inizio alle 17.30 e vedrà la partecipazione - tra gli altri – dei cardinali Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano; Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani; Agostino Vallini, vicario per la Diocesi di Roma. Per parte luterana sarà invece presente il Decano della chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), il pastore Holger Milkau, nonché due esponenti della Chiesa evangelica tedesca (EKD), tra cui il referente della EKD per l'Europa del sud, il pastore Michael Riedel-Schneider. La scelta di non coinvolgere rappresentanti del protestantesimo italiano nazionale è stata consapevole, come ha spiegato il pastore Kruse, per il quale la visita del papa, vescovo di Roma, riveste un carattere volutamente di “ecumenismo locale”. “Avremo tra noi anche il nostro parroco di zona della chiesa San Camillo de Lellis, con cui siamo in ottimi rapporti, nonché l'abate di San Paolo fuori le Mura, dom Edmund Power”, ha aggiunto Kruse.
Non è la prima volta che Benedetto XVI entra nel tempio luterano di Roma: infatti il 19 ottobre 1998, l’allora cardinale Joseph Ratzinger partecipò ad un dibattito sull'ecumenismo con il vescovo luterano di Berlino Wolfgang Huber. Stavolta Benedetto XVI interverrà nel corso del culto, a fianco del pastore Jens-Martin Kruse, con una predicazione su Giovanni 12:20-26, quel versetto biblico cioè, che evoca il seme, il quale solo morendo porterà i suoi frutti. Il pastore Kruse invece predicherà sulla speranza e la consolazione di Dio prendendo spunto dal primo capitolo della II Lettera di Paolo ai Corinzi. Kruse ha sottolineato come la scelta dei versetti biblici sia stata dettata dal calendario della comunità già prestabilito. “Celebreremo il nostro culto come lo facciamo tutte le domeniche, in tedesco e secondo la nostra tradizione liturgica - ha precisato -. Anche le musiche, come sempre, saranno a cura dei nostri membri di chiesa: il maestro Lorenzo Macrì dirigerà il Coro della comunità, all'organo sarà Bruno Girolami”.
Vedi in allegato la scheda “Cenni storici sulla comunità luterana di Roma”.
 
 
Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI): “Un fatto rilevante ma il cammino ecumenico resta in salita”.
 
Roma, 12 marzo 2010 (NEV-CS10) – In occasione della visita di papa Benedetto XVI alla chiesa luterana di Roma il prossimo 14 marzo, il pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), ha rilasciato la seguente dichiarazione:
 
«L'imminente visita di papa Benedetto XVI alla chiesa evangelica luterana di Roma costituisce un fatto oggettivamente rilevante, ancor di più perché accade in un momento ecumenicamente difficile soprattutto per le relazioni tra la chiesa cattolica e il mondo protestante.
Da tempo, infatti, risulta chiara una strategia di dialogo preferenziale tra i vertici vaticani e le chiese ortodosse, che sembra mettere in secondo piano il confronto con le chiese della Riforma. Quando poi si affrontano i delicati temi dell'etica il cattolicesimo si scopre più in sintonia anche con il variegato mondo evangelicale, e molto meno con il protestantesimo storico.
In questo quadro la visita del vescovo di Roma alla Chiesa luterana costituirà un gesto fraterno ed amichevole ma riteniamo che non cambierà la sostanza di un dialogo ecumenico tra cattolici e protestanti segnato da evidenti difficoltà, ancora più rilevanti nel particolare contesto italiano.
La visita del papa, evidentemente molto importante per le sorelle ed i fratelli luterani di Roma che lo accoglieranno, non ha lo stesso significato per il protestantesimo italiano nel suo complesso che si sente impegnato in una strategia ecumenica operosa ed attiva soprattutto alla base delle chiese, orientata al servizio di chi soffre, di chi non gode di pieni diritti di cittadinanza, di chi è discriminato in ragione della sua religione, della sua appartenenza etnica o della sua identità.
La visita del papa alla chiesa luterana offrirà ai media molti spunti per riproporre il tema dell'ecumenismo e quindi dell'unità della Chiesa di Cristo, e di questo non potremo che rallegraci. Ma al tempo stesso ribadiamo che questa unità non può costruirsi attorno al ministerio del papa, pur se ecumenicamente orientata, ma solo nell'umile confronto di chiese sorelle attorno alla Parola di Dio. Un concetto che ribadiamo con convinzione proprio nell'anno in cui ricorrono i 100 anni dalla storica Conferenza di Edimburgo che dette di fatto inizio al movimento ecumenico moderno».
 


Venerdì 12 Marzo,2010 Ore: 16:10
 
 
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