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www.ildialogo.org DICHIARAZIONE INTERRELIGIOSA SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO,di Agenzia NEV del 27/04/2016

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DICHIARAZIONE INTERRELIGIOSA SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO

di Agenzia NEV del 27/04/2016

Roma (NEV), 27 aprile 2016 - Pubblichiamo il testo dell’appello che, in vista della firma dell’Accordo di Parigi nella sede delle Nazioni Unite il 22 aprile 2016, è stato mandato da leader religiosi e spirituali a tutti i Capi di Stato e di governo per sollecitarli a firmare e ratificare l’Accordo di Parigi.
La cura della Terra è nostra comune responsabilità. Ciascuno di noi ha una “responsabilità morale ad agire” così come ha espresso con efficacia anche l’Enciclica di papa Francesco. Il pianeta ha già superato il livello di guardia dei gas serra nell’atmosfera. A meno che questi livelli non vengano rapidamente ridotti, rischiamo di creare conseguenze irreversibili mettendo centinaia di milioni di vite, di tutte le specie, seriamente a rischio. Le sfide che ci stanno davanti richiedono onestà e coraggio e noi tutti dobbiamo attivarci per ridurre le emissioni.
L’umanità è ad un punto di svolta cruciale. Noi, come comunità di fede, riconosciamo di dover iniziare una transizione dalle energie fossili inquinanti alle risorse rinnovabili e pulite. E’ chiaro che per molte persone questo implica cambiamenti significativi nei propri stili di vita. Dobbiamo batterci per alternative alla cultura del consumismo così distruttiva per noi e per il nostro pianeta.
Il consenso senza precedenti che ha prodotto l’adozione dell’Accordo di Parigi, benvenuto dalle comunità di fede nel mondo, ha aperto un nuovo percorso verso una trasformazione dell’economia globale, segnata dal basso utilizzo di fossili e dalla compatibilità con gli equilibri vitali del pianeta.
La collaborazione globale tra tutte le nazioni è la prova che i nostri valori condivisi sono di gran lunga maggiori delle differenze che ci dividono. Ciò dimostra che il senso della responsabilità collettiva, condiviso da tutte le nazioni e le società, è più potente dell’incoscienza e dell’avidità di pochi.
Noi siamo uniti nel nostro sostegno alla piena e ambiziosa applicazione dell’Accordo di Parigi e a ogni altra decisione adottata dalla COP21. Per realizzare l’obiettivo di non superare la crescita della temperatura di 1,5 gradi Celsius, i Governi devono accelerare le azioni per il clima prima del 2020 e elevare di molto il livello delle ambizioni dei contributi di ogni Paese (NDCs), convertendoli al più presto in politiche nazionali, leggi e programmi. Questi impegni devono essere segnati da una ambizione crescente tracciata da piani d’azione su come trasformare le nostre società ed economie in vista del 2020, eliminando rapidamente tutti i sussidi alle energie fossili e puntando ad una transizione al 100% in energie rinnovabili entro il 2050. Infine, richiamiamo l’importanza di incrementare l’impegno finanziario a favore dei Paesi più vulnerabili che già devono affrontare le conseguenze del cambiamento climatico e della trasformazione generale verso un futuro sicuro per tutti, senza energie fossili.
Il cambiamento climatico rappresenta per tutta la famiglia umana l’opportunità di intraprendere un cammino di rinnovamento spirituale caratterizzato da una più profonda consapevolezza e una maggiore capacità di azione ecologica. Ogni atto di protezione e cura di tutti i viventi connette gli uni agli altri approfondendo la dimensione spirituale delle nostre vite. Dobbiamo riflettere sulla vera natura delle nostre interdipendenze sulla Terra. Essa non è una risorsa da sfruttare come vogliamo. Essa è un’eredità sacra e una preziosa casa che dobbiamo proteggere.
Uniti dalla speranza condivisa che sale dalla fede, noi firmatari crediamo che i mezzi, i desideri e le volontà di avere cura della Terra e della vita in ogni sua forma possono e potranno tradursi in azioni come conseguenza della firma che ratifica le promesse fatte a Parigi salvaguardando in questo modo la più grande promessa di questa generazione a tutte quelle che verranno.
Pertanto noi:
·  Sollecitiamo i Governi a firmare rapidamente, ratificando e dando attuazione all’Accordo di Parigi e a incrementare gli impegni a ridurre le emissioni in linea con l’obiettivo di non innalzare la temperatura oltre 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli pre-industriali.
· Insistiamo sulla rapida riduzione delle emissioni entro il 2020 per stare nei limiti dell’incremento di 1.5°.
·   Chiediamo con forza un maggiore flusso finanziario soprattutto per perdite e danni legati al cambiamento climatico.
· Sottolineiamo l’urgenza di una rapida dismissione dei sussidi alle energie fossili e di una transizione al 100% in energie rinnovabili al 2050.
·  Incoraggiamo le comunità di fede a ridurre le proprie emissioni e ad essere solidali con le comunità su cui maggiore è l’effetto del cambiamento climatico.
· Chiediamo che avvenga un disinvestimento nelle energie fossili e un reinvestimento in soluzioni rinnovabili e a ridotte emissioni di carbonio anche da parte delle nostre comunità cercando di coinvolgere in questo percorso il mondo produttivo.
LE NOTIZIE NEV POSSONO ESSERE UTILIZZATE LIBERAMENTE, CITANDO LA FONTE
NEV - Notizie Evangeliche, Servizio stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia - via Firenze 38, 00184 Roma, Italia tel. 064825120/06483768, fax 064828728, e-mail: nev@fcei.it, sito web: http://www.fcei.it .


Giovedì 28 Aprile,2016 Ore: 18:30
 
 
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