Il 16 settembre nel consiglio presbiterale di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco ha preso atto che l’8xmille diminuisce. Di fatto ha accusato i preti di non fare abbastanza: poiché essi vivono di carità devono tornare a tendere la mano. La mia impressione è che la paura faccia novanta. La gente viene a dirci espressamente che non dà più offerte alla Chiesa cattolica, ma che devolve la propria parte o ad altre realtà religiose o rinuncia, preferendo sostenere le attività della propria parrocchia di cui si fida e che può controllare. Come avviene di solito nella casta clericale, anche questa volta il cardinale di Genova ha fatto una esatta diagnosi, ma non solo non ha preso in esame le cause «vere», ma ha sbagliato bersaglio: i preti che così diventano il capro espiatorio facile per le colpe altrui.

Il cardinale non ricorda che lo scorso anno, gli scrissi così: «Molti cominciano a lasciare la Chiesa e a devolvere l’8xmille ad altre confessioni religiose: lei sicuramente sa che le offerte alla Chiesa cattolica continuano a diminuire; deve, però, sapere che è una conseguenza diretta dell’inesistente magistero della Cei che ha mutato la profezia in diplomazia e la verità in servilismo» (Lettera aperta del 31/05/2009). Il motivo sta nell’atteggiamento della gerarchia della Cei e del Vaticano nei confronti del governo Berlusconi che continua ad essere un antro di immoralità, di illegalità e di delinquenza organizzata, visto che candida e protegge mafiosi e delinquenti di ogni specie. Nel colloquio del 9 agosto 2009 lo preavvisai che Berlusconi aveva assoldato i killers Feltri e Belpietro per una campagna di fango contro chi non si allineava alla sua sconcezze; Aggiunsi che per  le continue ingerenze in campo politico e parlamentare e per la gestione miope e confusa dello sconcio della pedofilia il popolo credente avrebbe punito la gerarchia con l’unica arma efficace disponibile: la firma dell’8xmille. Come volevasi dimostrare.

Il cardinale Ruini invita a pranzo Berlusconi e Letta (nobiluomo [sic!] di sua santità!) per impedire l’elezione alla Regione Lazio di Emma Bonino: in nome di chi? con quale autorità? Il cardinale Bertone come un carbonaro notturno partecipa ad una cena «Chez Vespà» con il gota del malaffare e della mala finanza : Berlusconi, Letta, Draghi, Geronzi e Casini per convincere questi a sostenere il governo: per conto di chi? con quale autorità? I silenzi dei vescovi di fronte ai comportamenti immondi del presidente del consiglio, corrotto, corruttore e spergiuro sono stati intensi; pur di appoggiare il governo autore di leggi immorali, prima che contro il Diritto, il Vaticano smentisce i suoi rappresentanti (Mons. Marchetto sul decreto che dichiara reato lo stato di clandestinità), dicendo che parlavano a titolo personale. Un rappresentante di un organismo pontificio parla a titolo personale? Per il Vaticano fu sufficiente che criticasse Berlusconi: infatti lo dimettono lo stesso giorno che compiva 70 anni.

Posso testimoniare personalmente che la gente è generosa se il prete è povero, sta con i poveri e dalla parte della verità e non dell’opportunismo. Abbiamo fondato l’Associazione «Ludovica Robotti-San Torpete» per aiutare famiglie e  singoli in difficoltà; gli iscritti sono piovuti da tutta Italia e anche dall’estero e il motivo è duplice: la validità della proposta e la credibilità del prete che propone e ha messo tutto nella mani di laiche e laici di cui si fida ciecamente. Nella mia parrocchia tutto è gratuito come si conviene in una famiglia e per questo tutti sono responsabili perché «adulti».  Il problema della Chiesa di oggi sono i vescovi: lo disse Rosmini nelle prime «Cinque piaghe della Chiesa» (1849) e lo è ancora oggi. I fedeli non sostengono i funzionari ecclesiastici del corrotto governo Berlusconi, ma i ministri della profezia evangelica, i custodi dei poveri e le loro attività.