19/09/2008 13:26 NUOVE CHIESE: BANDITO DALLA CEI IL CONCORSO "PROGETTO PILOTA 2008" Progettare una chiesa con relativa casa canonica e locali per il ministero pastorale: sono questi i termini del concorso bandito dalla Cei denominato "Progetto Pilota 2008" per tre diocesi italiane e la cui presentazione è in corso oggi a Roma (ClarHotel). Con alle spalle quattro altri concorsi analoghi (1998, 1999, 2000 e 2006) i "progetti pilota" sinora effettuati hanno portato alla edificazione di centri pastorali nelle diocesi di Lecce, Perugia, Porto-S. Rufina, Catanzaro, mentre sono in corso i lavori in parrocchie delle diocesi di Milano, Potenza, Bergamo, Foligno e Modena. Per lultima edizione del concorso (2006) non sono ancora iniziati i lavori dei due progetti premiati (Atripalda, diocesi Avellino, arch. Ascarelli; Baragalla, diocesi Reggio Emilia, arch. Raffin), mentre nessun vincitore è stato prescelto per il progetto in Castel di Lama, diocesi di Ascoli Piceno. Le parrocchie coinvolte nelledizione presentata stamane da mons. Mauro Rivella, sottosegretario Cei, e dai direttori degli uffici coinvolti (edilizia di culto, progetto culturale, ufficio liturgico, beni culturali ecclesiastici), sono le seguenti: Madonna del Carmelo a Racalmuto (Agrigento), S. Giovanni Battista a Portorecanati (Macerata), S. Giorgio Martire in Dresano (Lodi).
Per il concorso "Progetto Pilota 2008" la Cei ha convocato oggi a Roma sette architetti, con i loro più stretti collaboratori, per ognuna delle tre diocesi coinvolte nel progetto. Ciascun architetto è stato selezionato sulla base di requisiti soggettivi (qualità dei lavori precedenti e curriculum) e dovrà avvalersi obbligatoriamente di un liturgista e di almeno un artista. Solo nella giornata odierna i professionisti potranno contattare i delegati diocesani per ledilizia di culto e i parroci interessati alla nuova edificazione. Dopo di che procederanno, previo sopralluogo, alla stesura del progetto, che verrà valutato in forma anonima da una giuria composta da esperti Cei, diocesani e della parrocchia interessata. "Il compito di voi progettisti - ha detto il sottosegretario Cei mons. Mauro Rivella - è delicato e complesso in quanto si tratta di progettare opere che siano insieme di frattura e di continuità con i modelli esistenti, creando una sintesi originale". "Bisogna evitare - ha aggiunto - la tentazione di riproporre il passato, con esiti che finiscono nel kitch. Ma bisogna anche evitare certe brutte chiese recenti modello garage - ha sottolineato - che la gente non gradisce". "Lideale - ha concluso - è di trovare nella chiesa il luogo di sintesi dellesperienza di fede, il cui messaggio resta trascendente".
"La chiesa, in quanto edificio della comunità cristiana, costituisce un segno che rimanda ad una presenza: compito dei progettisti è quindi quello di cogliere le caratteristiche storiche, umane, religiose di tale comunità per dare vita ad un edificio che le rispecchi a fondo": lo ha detto oggi a Roma, al seminario per il "Progetto Pilota 2008", concorso per nuove chiese, Vittorio Sozzi, responsabile del "Progetto Culturale" della Cei. "La natura del tempio - ha ricordato agli architetti convocati mons. Domenico Falco, direttore dellUfficio liturgico nazionale - è definita dalla celebrazione liturgica e quindi gli spazi debbono favorire e definire le sequenze rituali delle celebrazioni che vi si svolgono". "Le chiese - ha invece affermato don Stefano Russo, direttore dellUfficio beni culturali ecclesiastici - elevano la qualità dellarchitettura e del contesto urbano in cui si inseriscono. Capita di sentire che diverse chiese recenti siano brutte. Si tratta di capire perché la gente le percepisce così e ai progettisti va chiesto di puntare al bello evitando scorciatoie, risparmi e stravaganze". Don Giuseppe Russo, direttore del Servizio edilizia di culto, che ha promosso il concorso, ha ricordato che "bisogna puntare al connubio bellezza-liturgia". da: www.agenziasir.it
Venerdì, 19 settembre 2008
|