No al nuovo aeroporto di Viterbo - Riflessione
Un confronto pubblico e democratico

di Giuseppe Tacconi

[Ringraziamo Giuseppe Tacconi per averci messo a disposizione il testo del suo intervento svolto nella seduta del Consiglio provinciale di Viterbo del 30 luglio 2007.

Giuseppe Tacconi, architetto, gia’ docente universitario, persona di grande cultura e di nitido impegno civile, e’ impegnato nel comitato "Nepi per la pace" che ha promosso varie rilevanti iniziative e nel comitato che si oppone all’aeroporto di Viterbo]


Mi chiamo Giuseppe Tacconi, residente a Nepi, membro del comitato "Nepi per la pace", la cui azione non puo’ essere racchiusa tra le mura di un ghetto come qualcuno desidererebbe.

La questione dell’aeroporto interessa tutti e avrebbe dovuto essere sottoposta ad un confronto pubblico e democratico in tempi congrui.

L’opposizione alla realizzazione del terzo aeroporto regionale si fonda su:

1. preservazione della salute dei cittadini;

2. questioni ambientali in generale;

3. sviluppo compatibile e qualificato (miglioramento della qualita’ della vita).

Inoltre la notizia dello stanziamento di fondi per l’ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino, pari ad oltre due milioni di nuovi passeggeri, rende superfluo il terzo scalo regionale.

Infine sarebbe sufficiente chiedere agli abitanti di Ciampino quali vantaggi economici, occupazionali, commerciali, etc., hanno ottenuto dall’incremento del numero dei passeggeri che, in pochissimi anni, sono quintuplicati.

Possiamo quindi almeno sospettare che dietro alla realizzazione di quest’opera ci possano essere gli interessi dei soliti potentati economici e politici.

Perche’ poi si vuol far credere che i terreni non utilizzati per l’aeroporto verrebbero automaticamente fagocitati dalla speculazione dei "palazzinari"? Perche’ non ci si batte invece per avere nel Paese una reale politica urbanistica che tagli le unghie proprio a coloro che, grazie alla rendita di posizione, dal dopoguerra ad oggi hanno accumulato immense ricchezze?

In Europa una seria politica dei suoli e’ stata realizzata nei primi decenni del secolo scorso.

Agli ambientalisti dell’ultima ora desidero ricordare che un ministro dei Lavori Pubblici democristiano, l’on. Fiorentino Sullo, aveva presentato in Parlamento nei primi anni Sessanta un disegno di legge tecnicamente pressoche’ perfetto, che avrebbe impedito il saccheggio sistematico delle risorse paesaggistiche e ambientali del nostro Paese (ecomostri) oltre a consentire di vivere in citta’ a misura d’uomo e non in squallide citta’-dormitorio.

La legge fu immediataente affossata dai suoi stessi compagni di partito; fu costretto ad immediate dimissioni e sottoposto ad un indegno linciaggio, ricorrendo a distruttivi e infamanti attacchi anche sul piano personale. Il risultato di quella scelta scellerata e’ sotto gli occhi di tutti.

Basta sorvolare il territorio per suscitare in noi indignazione e vergogna per come gli amministratori, sia a livello regionale che locale, hanno consentito la vandalica devastazione.

Ribadiamo quindi la nostra ferma opposizione alla realizzazione dello scalo aeroportuale che porterebbe solo sciagure per le popolazioni, consapevoli che la crescita economica e civile della Tuscia e del suo capoluogo si fondano su ben altre risorse.

Da ultimo e’ sorprendente come la solidarieta’ espressa dalle regioni limitrofe a che il terzo scalo venga realizzato a Viterbo sia stata cosi’ favorevolmente e cosi’ ingenuamente accolta all’unanimita’ dal Consiglio. Ma a nessuno e’ venuto in mente il perche’?

Tratto da
Notizie minime de
La nonviolenza è in cammino


proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini.
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Numero 171 del 4 agosto 2007



Domenica, 05 agosto 2007