[Riportiamo il seguente comunicato del 27 novembre 2007 del comitato che si oppone allaeroporto di Viterbo e simpegna per la riduzione del trasporto aereo (per informazioni e contatti: e-mail: info@coipiediperterra.org, sito: www.coipiediperterra.org), dal titolo "LOnu chiede di ridurre dell80% le emissioni inquinanti che provocano il surriscaldamento del clima. Occorre quind drasticamente ridurre anche il trasporto aereo. E quindi evidente che il devastante mega-aeroporto a Viterbo non si fara"]
LOnu chiede ai paesi industrializzati di ridurre entro il 2050 dell80% le emissioni inquinanti che provocano il surriscaldamento del clima.
E la richiesta contenuta nel Rapporto sullo sviluppo umano 2007-2008, "Resistere al cambiamento climatico", realizzato dallUndp (il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo) diffuso oggi dallOnu; in esso si evidenzia dettagliatamente come se non si interviene subito per ridurre drasticamente le emissioni inquinanti responsabili delleffetto serra vi saranno irreversibili conseguenze catastrofiche per la biosfera e per lumanità.
La richiesta dellOnu ha come ovvia conseguenza la necessità di interventi energici ed immediati, tra i quali non potrà non esservi la riduzione del trasporto aereo, già oggi corresponsabile del problema nellenorme misura del 10%.
Basterebbe questo a chiarire che la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost é una prospettiva semplicemente scandalosa e insensata.
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Il mega-aeroporto a Viterbo non si farà.
E non si farà perché unopera così nociva e devastante non supererà mai la Valutazione dImpatto Ambientale (in sigla: Via) e la Valutazione Ambientale Strategica (in sigla: Vas) obbligatorie per legge.
E non si farà perché la comunità viterbese quando sarà consapevole degli effetti catastrofici dellopera per la salute dei cittadini e per i beni ambientali ed economici locali si opporrà con decisione ad esso.
E non si farà perché la popolazione di Viterbo non permetterà che una barbara lobby speculatrice devasti un bene naturalistico, storico, culturale, sociale ed economico come larea termale del Bulicame. E non si farà perché la popolazione dellAlto Lazio che già subisce il grave danno per la propria salute delle emissioni inquinanti del polo energetico Civitavecchia-Montalto non permetterà che si realizzi un ulteriore fattore di rischio che alimenterà gravi patologie.
E non si farà perché non sarà possibile limmenso sperpero di soldi pubblici che unopera del genere implica: i soldi pubblici nellAlto Lazio devono essere utilizzati per potenziare le ferrovie, per difendere e valorizzare i beni ambientali e culturali e le vocazioni produttive del territorio, per promuovere il diritto alla salute e allassistenza, non per arricchire pochi speculatori a danno dellintera popolazione.
E non si farà, infine, appunto perché anche lOnu chiede con chiarezza e fermezza di ridurre subito leffetto serra, e quindi si dovrà necessariamente ridurre il trasporto aereo, non aumentarlo.
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Il nostro comitato si impegnerà ad informare i cittadini, a mettere le istituzioni di fronte alle loro responsabilità, a chiedere alle competenti magistrature gli interventi previsti dalla legge per impedire unopera nociva e distruttiva.
Siamo certi che con la forza della verità, della democrazia, della legalità, la popolazione dellAlto Lazio riuscirà a respingere il devastante mega-aeroporto che danneggia la salute di tutti e lambiente che é la nostra casa comune.
Mercoledì, 28 novembre 2007
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