Ciampino
No Fly: appello per un corteo cittadino il 13 ottobre

di Assemblea Permanente NO Fly

Dal 2001 ad oggi l’incremento del traffico aereo sull’aeroporto di Ciampino, passato da 23.000 voli agli attuali 70.000 circa l’anno, sta provocando danni irreversibili alla salute della popolazione. All’insopportabile rumore e all’inquinamento atmosferico, si aggiunge l’elevato rischio legato al sorvolo di aerei a bassissima quota su piazze, scuole e zone densamente popolate.

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Il 9 luglio, dopo due anni di mobilitazioni, il ministro dei trasporti Alessandro Bianchi e l’ENAC hanno annunciato un provvedimento che dal primo novembre dovrebbe ridurre del 5% il numero totale di voli giornalieri (e non del 30% come annunciato), in attesa della realizzazione di un terzo scalo regionale.


Respingiamo questo accordo perché:

* la reale diminuzione, semmai avverrà, sarà di 10 voli al giorno su un totale di 200, lasciando pressoché inalterata la situazione attuale;

* non prende in considerazione i problemi reali d’inquinamento acustico e atmosferico;

* non risolve il problema del traffico notturno;

* prevede la costruzione di un terzo scalo regionale che riprodurrà i medesimi problemi d’inquinamento e di salute su altre popolazioni (Viterbo, Frosinone o Latina);

* si basa esclusivamente su problemi tecnici legati all’usura dell’unica pista aeroportuale


Inoltre, assistiamo all’arrogante teatrino di Ryanair che ricorre al TAR per evitare di diminuire anche di un solo volo il proprio traffico aereo. Il taglio di posti di lavoro minacciato dalla compagnia irlandese è del tutto strumentale, teso unicamente a mantenere gli enormi profitti che ogni anno l’aeroporto di Campino le garantisce. Ci chiediamo invece perché nei confronti di Ryanair ogni anno si registrano denunce da parte dei suoi dipendenti, interrogazioni parlamentari, inchieste giornalistiche ed esposti sindacali che evidenziano i diritti che la compagnia nega ai suoi stessi lavoratori.


Affrontare l’emergenza ambientale a Ciampino utilizzando la ZTL, i bollini blu e le targhe alterne significa non aver compreso la reale entità del problema ambientale.

A Roma, come in altre città, tali provvedimenti si sono rivelati inefficaci: bisogna ridurre le auto e puntare sul trasporto pubblico, incentivando l’uso di mezzi alternativi all’automobile.

Considerando le consistenti cementificazioni e l’incremento di circa 4.000 persone residenti previste dal piano regolatore ciampinese, avremo a che fare con un ulteriore pesante aumento del traffico.


Questo modo di affrontare il problema dell’inquinamento a Ciampino e nelle zone limitrofe è assolutamente inadeguato, sia che si tratti di aerei che di automobili.

Non prendere provvedimenti efficaci in base ai numerosi studi condotti sull’impatto ambientale del traffico aereo significa esporre a gravi rischi la salute di decine di migliaia di persone, a vantaggio di chi trae profitti milionari dalla gestione dell’aeroporto.


L’unica risposta che possiamo e dobbiamo dare oggi è la mobilitazione popolare, come vediamo in Val di Susa con la TAV, a Vicenza col la base USA, ad Acerra con l’inceneritore, a Civitavecchia con la centrale a carbone, ad Aprilia con la turbogas.


Proponiamo un grande corteo cittadino sabato 13 ottobre per ribadire la necessità dell’immediata riduzione dei voli almeno ai livelli del 2001, il rispetto della fascia notturna, la definizione delle rotte di sicurezza, una zonizzazione acustica realistica, la valutazione d’impatto ambientale, la valutazione di rischio d’incidente e la regolarizzazione di tutti i lavoratori dello scalo.

RIDUZIONE IMMEDIATA E CONSISTENTE DEL TRAFFICO AEREO!
CORTEO CITTADINO SABATO 13 OTTOBRE, ORE 16.00,
PIAZZA DELLA PACE, CIAMPINO



http://www.no-fly.info/index.php?option=com_content&task=view&id=1&Itemid=1

Sabato, 22 settembre 2007