Da: nonviolenza-request@peacelink.it per conto di Centro di ricerca per la pace [nbawac@tin.it] Inviato: venerd́ 14 settembre 2007 13.16 A: nonviolenza@peacelink.it Oggetto: Coi piedi per terra. 23 =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 23 del 14 settembre 2007 In questo numero: 1. Peppe Sini: Di cosa stiamo parlando 2. Otto europarlamentari scrivono al Ministro dei Trasporti per opporsi al mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo 3. Giulietto Chiesa: Ricevo la notizia... 4. Franco Barbero: Nostra sorella aria 5. Valeria Borgia: Aderisco 6. Anna Bravo: Un'adesione convinta 7. Riccardo Dello Sbarba: La mia solidarieta' 8. Carlo Gubitosa: L'adesione di un "frequent flyer" 9. Carla Mariani: Niente sopra le nostre teste 10. Giuseppe Picchiarelli: Un comitato di grande valore 11. Il 21 settembre un convegno a Viterbo 12. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo 1. EDITORIALE. PEPPE SINI: DI COSA STIAMO PARLANDO La realizzazione a Viterbo del "terzo polo aeroportuale del Lazio" destinato ai voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma e' un crimine e una follia. E per vari eccellenti motivi occorre opporsi a questo crimine, a questa follia. * Per un primo motivo fondamentale e di principio: il trasporto aereo contribuisce in enorme misura - le statistiche mondiali piu' accreditate indicano per ben il 10% - al surriscaldamento del clima, che e' la prima emergenza ambientale globale che l'umanita' deve immediatamente affrontare per evitare un disastro planetario che metterebbe a rischio la stessa civilta' umana. E di fronte a questa minaccia che riguarda l'umanita' intera c'e' chi vorrebbe cavarsela con un'alzata di spalle e continuare nelle proprie miserabili speculazioni? Ogni ragionevole iniziativa che possa ridurre l'effetto serra va intrapresa subito: e tra queste ragionevoli iniziative, urgente, vi e' la riduzione del trasporto aereo. Quindi non solo non si deve realizzare un terzo polo aeroportuale regionale, ma al contrario si deve ridurre consistentemente il trasporto aereo a Ciampino e a Fiumicino; occorre ridurre i voli tout court. La vita dell'umanita' e la difesa della biosfera vengono prima dei profitti di quattro affaristi senza scrupoli e del divertimentificio di un turismo frettoloso e furioso, alienato e consumista (che con l'esperienza formativa e relazionale, esistenziale e culturale del viaggio - cui pure il suo nome si riferisce - ha piu' ben poco a che vedere). * E per un secondo motivo di principio e fondamentale: la realizzazione di mega-aeroporti danneggia enormemente sia gli ecosistemi locali, sia la salute delle persone che in un raggio di chilometri e chilometri intorno agli impianti vivono. L'inquinamento chimico, l'inquinamento acustico, l'inquinamento elettromagnetico connessi ai voli e agli impianti provocano gravi patologie. E' una verita' scientifica incontestabile. Per arricchire pochissimi affaristi senza scrupoli, per divertire una turba di turisti massificati e mercificati e narcotizzati dalla pubblicita' del low cost e del "mordi e fuggi", si danneggia la salute di intere popolazioni, si inquinano ampi territori, si degrada la qualita' della vita di tutti. E' del diritto alla vita e alla salute degli esseri umani che stiamo parlando: come si puo' permettere una simile aggressione a diritti cosi' fondamentali per il profitto di quattro affaristi senza scrupoli delle compagnie aeree? * E per un terzo motivo fondamentale e di principio: la presenza di un impianto aeroportuale delle dimensioni necessarie per accogliere voli low cost per turisti "mordi e fuggi" - peraltro altrove destinati - devasta l'ambiente, sottrae risorse, toglie salute e danneggia le economie locali, impedisce alternative di mobilita' e di sviluppo, si risolve insomma in un danno colossale per la popolazione locale in termini anche sociali ed economici. * E vi e' poi almeno anche un quarto motivo di principio e fondamentale: il trasporto aereo e' massimamente energivoro e massimamente antieconomico. E, come abbiamo ripetuto piu' volte, se la popolazione non ne ha la percezione e' solo perche' esso e' fortissimamente finanziato dagli enti pubblici con soldi pubblici, cosicche' i cittadini subiscono il danno e la beffa: l'inquinamento, le patologie, l'impoverimento delle economie locali, e insieme la sottrazione dei soldi pubblici che invece di venir spesi per i diritti di tutti, la salute, l'assistenza, la qualita' della vita di tutti i cittadini, vengono sperperati dagli enti pubblici regalandoli proprio agli speculatori del trasporto aereo che tanto danno a tutti provocano, e che oltretutto gia' godono di assurde ed ignobili agevolazioni e fin esenzioni fiscali. Uno scandalo colossale. * A Viterbo tutto cio' e' di un'evidenza palmare. a) L'area in cui si vuole realizzare il mega-aeroporto e' quella termale del Bulicame, di immenso valore ambientale, storico, culturale, sociale ed economico, e il termalismo e' da sempre la chiave di volta di un possibile sviluppo economico adeguato di Viterbo; realizzando il mega-aeroporto del turismo "mordi e fuggi" si devasta per sempre un'area e un bene preziosissimo e caro al cuore di tutti i viterbesi. b) Interi quartieri diverrebbero invivibili per l'inquinamento acustico costante e massiccio. c) Manca totalmente la Valutazione d'impatto ambientale. d) E questo mentre i pendolari viterbesi hanno urgentissimo bisogno di un potenziamento delle ferrovie (ma i soldi per ferrovie adeguate per lavoratori e studenti pendolari evidentemente i signori del palazzo non li vogliono esborsare - e stiamo parlando dei soldi dei pubblici bilanci: cioe' dei soldi di tutti i cittadini -; mentre fiumi di denaro del pubblico erario vengono regalati alle compagnie aeree inquinatrici e devastatrici). e) Per non dire che se il mega-aeroporto venisse realizzato, e realmente da tutta Europa i turisti "mordi e fuggi" per Roma atterrassero qui, poi li attenderebbe comunque un viaggio terrestre su ferro di due ore due per arrivare alla periferia di Roma (e non diciamo dell'eventuale viaggio su gomma: tra consolare e ingorgo del Grande Raccordo Anulare sarebbe una lotteria): cosicche' se invece di prendere l'aereo low cost i turisti prendessero il treno, da molte citta' europee arriverebbero a Roma prima, viaggerebbero meglio, e di gran lunga il loro viaggio danneggerebbe assai di meno la biosfera. * Sono argomenti che il comitato che si oppone al mega-aeroporto a Viterbo e si impegna per la riduzione del trasporto aereo ha sintetizzato in un volantino che verra' diffuso in questi giorni a Viterbo, d cui di seguito riportiamo alcuni passi. * "Basta con i silenzi e le bugie. Diciamo la verita' sull'aeroporto. 1. Gli effetti gravemente nocivi Quali saranno gli effetti di un mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo? - inquinamento da CO2 e da polveri sottili che danneggera' la salute dei residenti - inquinamento acustico che rendera' invivibili interi quartieri - grave danno per l'area termale del Bulicame - grave deprezzamento del valore degli immobili e degli esercizi in ampie zone della citta' 2. Lo sapevate che... - Lo sapevate che manca la Valutazione d'impatto ambientale, obbligatoria per legge? - Lo sapevate che tra i propagandisti dell'aeroporto vi e' chi ha degli interessi economici personali collegati all'aeroporto? - Lo sapevate che le compagnie aeree godono di enormi agevolazioni e addirittura di esenzioni fiscali? - Lo sapevate che gli enti pubblici finanziano le compagne aeree con fiumi di denaro mentre tagliano i servizi sociali e sanitari sostenendo che non ci sono i soldi per garantire l'assistenza ai cittadini? - Lo sapevate che la compagnia aerea low cost "Ryan Air" tiene il suo personale in condizioni di precariato e si rifiuta di applicare le leggi italiane a tutela dei lavoratori? - Lo sapevate che il trasporto aereo contribuisce per il 10% al surriscaldamento del clima, la piu' grave emergenza globale che l'umanita' deve urgentemente affrontare per evitare una catastrofe planetaria? - Lo sapevate che la quasi totalita' dei turisti "mordi e fuggi" che atterrerebbero a Viterbo coi voli low cost non si fermeranno affatto a Viterbo ma andranno direttamente a Roma, cosicche' per Viterbo ci sara' pressoche' solo danno e nessun vantaggio? - Lo sapevate che mentre si parla di sperperare cifre folli per fare un mega-aeroporto, ancora non e' stata riaperta la ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte, per andare in treno da Viterbo a Orte ci vuole un'ora, e per andare da Viterbo a Roma ce ne vogliono addirittura due? 3. Non sarebbe meglio... - Non sarebbe meglio difendere la salute dei cittadini invece di danneggiarla? - Non sarebbe meglio difendere e valorizzare il termalismo invece di aggredirlo? - Non sarebbe meglio difendere i beni ambientali e culturali invece di devastarli? - Non sarebbe meglio difendere e promuovere le vocazioni produttive del viterbese invece di subire una nuova nociva servitu'? - Non sarebbe meglio potenziare le ferrovie a vantaggio dei pendolari viterbesi invece di lasciarle nell'abbandono? - Non sarebbe meglio scegliere il bene invece del male? 4. Un mega-aeroporto a Viterbo? No, grazie Difendiamo la salute dei cittadini, l'ambiente e i beni culturali e sociali di Viterbo, l'economia locale e il diritto a un lavoro valido e sicuro. Difendiamo la biosfera e i diritti di tutti. Difendiamo la democrazia. Impediamo una speculazione scandalosa e gravemente nociva". 2. INIZIATIVE. OTTO EUROPARLAMENTARI SCRIVONO AL MINISTRO DEI TRASPORTI PER OPPORSI AL MEGA-AEROPORTO PER VOLI LOW COST A VITERBO [Riportiamo il testo integrale della lettera inviata al Ministro dei Trasporti nella quale otto europarlamentari esprimono la loro netta contrarieta' alla realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto per voli low cost] Al Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi Egregio Ministro, fonti di stampa informano che il Governo italiano, attraverso il suo Ministero dei Trasporti, si appresterebbe a dare il via libera all'ampliamento dell'aeroporto di Viterbo in vista della sua ridefinizione come sede del traffico low-cost. Noi siamo nettamente contrari a una tale decisione in primo luogo perche' ogni decisione su un nuovo aeroporto deve tenere conto dell'impatto sull'ambiente circostante, della necessita' di non costruire un numero eccessivo di infrastrutture sullo stesso territorio, e deve essere coerente con la finalita' di gestire il trasporto aereo considerando il fatto che si tratta di una delle attivita' che piu' danni provoca all'equilibrio della biosfera. Nell'immediato noi chiediamo fermamente di soprassedere a qualunque decisione fino a che non si disporra' di un'adeguata valutazione dell'impatto ambientale. Base indispensabile di partenza per un'ampia consultazione popolare di tutte le comunita' interessate. Cordiali saluti Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, Pasqualina Napoletano Bruxelles, 13 settembre 2007 3. LETTERE. GIULIETTO CHIESA: RICEVO LA NOTIZIA... [Ringraziamo Giulietto Chiesa (per contatti: giulietto.chiesa@europarl.europa.eu) per averci messo a disposizione il testo della sua replica ad alcune esternazioni non meditate di taluni personaggi. Giulietto Chiesa (Acqui Terme, 1940) e' giornalista, saggista, storico, parlamentare europeo. Dal sito www.giuliettochiesa.it riprendiamo la seguente scheda "Giulietto Chiesa e' nato ad Acqui Terme (Al) il 4 settembre 1940. Giornalista dal 1979, quando entro' a L'Unita' come redattore ordinario. In precedenza aveva compiuto una lunga esperienza politica, prima come dirigente studentesco universitario, a Genova e in campo nazionale (vicepresidente dell'Unione Goliardica Italiana), poi come dirigente nazionale della Federazione Giovanile Comunista Italiana (Fcgi), infine come dirigente della Federazione genovese del Pci negli anni 1970-1979. Capogruppo per il Pci nel Consiglio Provinciale di Genova dal 1975 al 1979, quando lascia il funzionariato di partito e viene assunto da L'Unita', a Roma. Dal primo ottobre 1980 al primo settembre 1990 corrispondente da Mosca per l'Unita'. Nel 1989-1990 e' "fellow" del Wilson Center, Kennan Institute for Advanced Russian Studies, di Washington. Conferenze in quindici universita' e istituti di ricerca americani, Dipartimento di Stato, Rand Corporation etc. Nel 1990 entra alla Stampa, ancora come corrispondente da Mosca, e rimane in Russia fino alla fine del 2000. Attualmente e' editorialista e commentatore politico dello stesso giornale e anche notista e commentatore del Manifesto e di Avvenimenti, oltre che di diverse riviste italiane. Collabora con numerose riviste e giornali italiani, europei, russi e americani. Ha lavorato per il Tg5, Tg1 e Tg3. Collabora saltuariamente con Radio Svizzera Internazionale, con Radio Vaticana, con la Bbc in lingua russa, con Radio Liberty, con Ntv (Russia) e con Deutsche Welle. Collabora regolarmente con Rai News 24 e con diversi programmi Rai, tra cui Primo Piano della Rete 3. Piu' recentemente tiene rubriche fisse mensili su Photo e Galatea. In Russia ha da diversi anni una rubrica fissa sul settimanale dei circoli imprenditoriali Kompania. Ha scritto diversi libri, molti in tema di storia, cronaca e reportage sull'Unione Sovietica e sulla Russia. Il suo primo libro fu pero' dedicato al fallito tentativo di recupero degli ostaggi americani nell'ambasciata di Teheran, Operazione Teheran (De Donato, Bari 1980). Successivamente scrisse L'Urss che cambia (Editori Riuniti, Roma 1987) con lo storico allora dissidente russo Roy Medvedev. Questo libro venne tradotto in lingua portoghese nel 1988. Ancora in forma di dialogo con Medvedev usci' nel 1990, per i tipi di Garzanti, La rivoluzione di Gorbaciov, che venne pubblicata prima negli Stati Uniti, con il titolo Time of Change (Pantheon Books, 1990) e poi in Giappone. Quasi contemporaneamente usci' in Italia Transizione alla democrazia, per i tipi di Lucarini Editore. Una nuova edizione, largamente riveduta e aggiornata insieme a Douglas Northrop, con il titolo Transition to Democracy, usci' nel 1991 negli Stati Uniti (University Press of New England) e successivamente in Russia, con il titolo Perekhod k Democratij (Mezhdunarodnye Otnoshenija). Seguirono altri due libri, il primo fu Cronaca del Golpe Rosso (Baldini & Castoldi, Milano 1991) e Da Mosca. Cronaca di un colpo di stato annunciato (Laterza, Bari 1995). Gli ultimi due libri sulle vicende russe sono stati Russia Addio (Editori Riuniti, Roma 1997), tradotto in russo con il titolo Proschaj Rossija (Editrice Geja) con enorme successo di pubblico, superando le 80.000 copie, e successivamente tradotto in cinese (Editrice Nuova Cina, Pechino 1999) e in greco (Kastaniotis, Atene 2000). E Roulette russa (Guerini & Associati, Milano 1999), che, con lo stesso titolo, Russkaja Ruletka, e' uscito in Russia a luglio 2000 per i tipi della casa editrice Prava Cheloveka. Negli ultimi cinque anni si e' occupato di studio della globalizzazione e, in particolare, degli effetti sul sistema mediatico mondiale. Ha pubblicato numerosi saggi in materia per riviste italiane ed estere. Sono stati pubblicati in Russia due suoi saggi ricavati da relazioni all'Accademia delle Scienze e all'Istituto di Economia e relazioni internazionali (Imemo). Attualmente collabora stabilmente o saltuariamente anche con altri giornali russi: Literaturnaja Gazeta, Delovoi Vtornik, Moskovskie Novosti. Sono usciti recentemente altri suoi lavori. Per i tipi di Einaudi e' stato pubblicato G8-Genova, la cronaca degli avvenimenti del luglio 2001. Per i tipi della Guerini e associati e' uscito il libro Afghanistan anno zero, scritto con il giornalista e disegnatore satirico Vauro, con prefazione di Gino Strada, il chirurgo italiano fondatore di Emergency. Quest'ultima opera e' rimasta per un anno in vetta alle classifiche, avendo superato 115.000 copie vendute. E' uscita una edizione in lingua greca. Nella primavera del 2002 e' uscito, per i tipi di Feltrinelli, La guerra Infinita, che ha gia' superato le 60.000 copie ed e' rimasto a lungo in vetta alle classifiche della saggistica. Il volume ha un'edizione tedesca: Das Zeitalter des Imperiums, Europaische Verlagsanstalt, Hamburg 2003. Sempre per Feltrinelli nel marzo 2003 e' uscito Superclan, scritto con Marcello Villari; a Mosca, sempre nel 2003, e' stato pubblicato, per le edizioni Neizvestnaja Voina, il volume Beskonechnaj a Voina: una raccolta di saggi che include parti di Afghanistan anno zero, de La Guerra infinita e di Superclan. Nei primi mesi del 2004 e' uscito, per i tipi della casa editrice Nottetempo, La guerra come menzogna. Di esso esiste gia' una traduzione in francese, per la Timeli edizioni di Ginevra. Della Guerra infinita esiste gia' una edizione in inglese, presto acquistabile via Internet, e una in spagnolo. Recentemete Nottetempo ha pubblicato il saggio Invece di questa sinistra, ultima fatica di Giulietto Chiesa, che contiene il suo programma politico per le elezioni europee. A ottobre 2004 ha pubblicato per le edizioni Piemme, insieme al vignettista Vauro, I peggiori crimini del comunismo, una denuncia satirica che svela il passato 'rosso' di alcuni degli uomini piu' vicini all'allora presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi. Ultime opere pubblicate: Cronache Marxiane, Editore Fazi, 2005; Le carceri segrete della Cia in Europa, Piemme, 2007". Dalla Wikipedia, edizione italiana, riportiamo per stralci alcune informazioni che integrano quelle sopra riportate: "Dal 2001 in poi Giulietto Chiesa scrive e opera soprattutto sui temi della globalizzazione economica, politica e militare, con un'attenzione particolare sui suoi effetti sul sistema dei mass media. Ha pubblicato molti saggi su questo tema per riviste italiane ed estere... Gli ultimi saggi si concentrano tutti sui temi della guerra e della globalizzazione... Nel 2005 pubblica Cronache Marxziane, Fazi, Roma. Guidato dalle domande di Massimiliano Panarari, Chiesa si scaglia contro il nuovo imperialismo e il 'superclan' dei padroni del mondo - dalle banche d'affari anglosassoni ai soci di Bin Laden, da Berlusconi a George W. Bush - nonche' contro quella che definisce la 'macchina dei sogni', l'onnipervasivo sistema contemporaneo dei media che esercita un'influenza sempre piu' forte sulle menti. Il libro incita all'impegno diretto e all'assunzione di responsabilita' di fronte a un sistema economico, mediatico e politico che nella visione di Giulietto Chiesa e' una minaccia per il pianeta e rischia di condannare tutti alla catastrofe ecologica e all'estinzione. Sugli stessi temi scrive Prima della tempesta, Nottetempo, 2006. Diventa presidente dell'associazione MegaChip e membro della presidenza nazionale dell'associazione Gruppo del cantiere per il bene comune insieme ad Achille Occhetto, che ne e' il presidente nazionale, Elio Veltri, Antonello Falomi e Diego Novelli. Del gruppo faceva parte anche l'economista Paolo Sylos Labini, poi scomparso. Nel 2003 aderisce, da indipendente, all'alleanza politica fra Antonio Di Pietro e Achille Occhetto in occasione delle imminenti elezioni europee del 2004. E' stato eletto deputato del Parlamento europeo nel 2004... In seno al Parlamento europeo e' stato nominato vicepresidente della Commissione per il commercio internazionale, membro della Commissione per la cultura e l'istruzione, della Sottocommissione per la sicurezza e la difesa, della Delegazione alla commissione di cooperazione parlamentare UE-Russia, della Delegazione alle commissioni di cooperazione parlamentare UE-Kazakistan, UE-Kirghizistan e UE-Uzbekistan e per le relazioni con il Tagikistan, il Turkmenistan e la Mongolia. Nel corso del 2006, assieme a Megachip, ha promosso un gruppo di lavoro che indaga sulle vicende dell'11 settembre 2001, fortemente critico nei confronti delle inchieste ufficiali e delle interpretazioni correnti dei mass media. All'interno di questo gruppo di lavoro, Giulietto Chiesa e' autore, insieme a Franco Fracassi, di Zero - Inchiesta sull'11 settembre, un film documentario attualmente in fase di lavorazione. Nel maggio 2007 ha aderito a Sinistra Democratica. E' editorialista per diverse testate e riviste (La Stampa, Galatea, Megachip, Micromega, Il manifesto, Latinoamerica)...". Tra le opere di Giulietto Chiesa: Obiettivo Teheran, De Donato, 1980; (con Roy Medvedev), L'Urss che cambia, Editori Riuniti, 1987; (con Roy Medvedev), La rivoluzione di Gorbaciov, Garzanti, 1990; Transizione alla democrazia, Lucarini, 1990; Cronaca del Golpe Rosso, Baldini & Castoldi, 1991; Da Mosca. Cronaca di un colpo di stato annunciato, Laterza, 1995; Russia Addio, Editori Riuniti, 1997; Roulette russa, Guerini & Associati, 1999; G8-Genova, Einaudi, 2001; Afghanistan anno zero, Guerini & Associati, 2001; La guerra infinita, Feltrinelli, 2002; (con Marcello Villari), Superclan, Feltrinelli, 2003; La guerra come menzogna, Nottetempo, 2004; Invece di questa sinistra, Nottetempo, 2004; "La virtualizzazione del reale e la fucina delle illusioni", in AA. VV., Brandelli d'Italia, Chimienti, 2005; I peggiori crimini del comunismo, Piemme, 2005; Cronache Marxziane, Fazi, 2005; Giulietto Chiesa. Prima della tempesta, Nottetempo, 2006; Le carceri segrete della Cia in Europa, Piemme, 2007] Bruxelles, 13 settembre 2007 Ricevo la notizia che un certo Maurizio Pinna - che si qualifica come "segretario del Comitato per l'Aeroporto di Viterbo" - ha inviato ai giornali locali del viterbese una nota in cui si afferma che l'avvocato Giovanni Bartoletti, in visita a Bruxelles per "trattare delle importanti tematiche" relative all'aeroporto viterbese, "ha intercettato una lettera firmata da alcuni parlamentari europei". Si tratta di una grave ammissione. "Ha intercettato" cosa significa? E' venuto a Bruxelles per fare lo 007? Questo dice gia' con che personaggi hanno a che fare i viterbesi quando si tratta dell'aeroporto, per ora molto fantasma, per fortuna loro e dei loro figli. Ma venendo al dunque, quella lettera sara' resa nota comunque alla stampa oggi stesso. Il Bartoletti e il Pinna, con azione intimidatoria e preventiva, vorrebbero impedire a noi parlamentari europei di esercitare la nostra funzione di legislatori e di rappresentanti del popolo italiano in Europa. Tra l'altro, nella nota del Pinna si sottolinea come nessuno dei firmatari della lettera al Ministro dei Trasporti sia nativo di Viterbo. Come se per esprimere un giudizio, un parere, una presa di posizione, bisognasse essere nativi di un dato luogo. Pinna evidentemente non solo non sa nulla della situazione energetica e ambientale del pianeta ma, quel ch'e' peggio non sa nulla nemmeno di politica. Noi contribuiamo a scrivere e votare leggi che concernono i cittadini polacchi e lettoni, spagnoli e ciprioti. Dovremmo per questo essere nati dappertutto? Come si fa a scrivere cose come questa? Si puo' arrivare a tal punto di demagogia plebea da contestare a un gruppo di deputati europei italiani il diritto di esprimere un parere sull'Italia? Noi non siamo entrati "a gamba tesa" in nessuna partita. Tanto piu' che quella partita non solo non e' stata affatto gia' vinta, ma non esiste. Esiste il destino dei viterbesi, dei cittadini del Lazio e dell'Italia intera. Hanno perfettamente ragione i cittadini di Viterbo che sono contro l'aeroporto. Che portera' solo problemi e nessun vantaggio (salvo agli speculatori edilizi, e agli arraffoni locali in cerca di voti attraverso l'inganno e la demagogia). Le infrastrutture che dovrebbero accompagnare l'aeroporto non solo sconvolgeranno l'ambiente, ma arriveranno in ritardo. Di dieci, venti anni. E la generazione che verra', cioe' i nostri figli, si trovera' tra le mani un aborto inquinante, costoso, inutile e dannoso per la loro salute. E, in prospettiva, vuoto. L'incremento esponenziale dei voli aerei entrera' presto in crisi, per la semplice e banale ragione che e' un incremento insostenibile dal punto di vista energetico e ambientale. E' solo questione di tempo, ma di tempo breve, come dicono le stesse previsioni che emergono dai documenti comunitari. Non e' il caso di tornare alla diligenza, ma e' il caso di spiegare al signor Pinna che anche in Europa ci sono idee sbagliate sul futuro e sara' il caso che i cittadini sappiano che anche in Europa ci sono persone che scrivono le sciocchezze contenute nel paragrafo 7 del "pacchetto aeroporti", dove si prevede un incremento del traffico, da qui al 2025, che non sara' semplicemente sostenibile. Cioe' fanno previsioni sbagliate. Noi chiediamo al ministro dei trasporti di riesaminare la questione e invitiamo i viterbesi a riflettere attentamente prima di avallare decisioni che si ripercuoteranno pesantemente sulla loro vita e su quella dei loro figli. Giulietto Chiesa, parlamentare europeo 4. EDITORIALE. FRANCO BARBERO: NOSTRA SORELLA ARIA [Ringraziamo don Franco Barbero (per contatti: franco.barbero@viottoli.it) per questo intervento. Don Franco Barbero, sacerdote, e' una delle figure piu' vive e autorevoli del movimento delle comunita' cristiane di base, acuto teologo e costruttore di pace, appassionato animatore della ricerca religiosa, dell'impegno ecclesiale, morale, civile. Opere di Franco Barbero: tra i suoi molti scritti segnaliamo ad esempio Quando i fratelli se ne vanno, Tempi di fraternita', Torino 1986; Essere semplici, e' possibile?, Tempi di fraternita', Torino 1988; Olio per la lampada, Associazione Viottoli, Pinerolo (To) 2001; L'ultima ruota del carro, Associazione Viottoli, Pinerolo (To) 2001; Perche' resto... Elementi per una proposta di ecclesiogenesi, Associazione Viottoli, Pinerolo (To) 2003] Sono pienamente solidale con la vostra lotta contro la costruzione dell'aeroporto di Viterbo. Condivido le ragione del vostro impegno e penso che costituisca una autentica pazzia moltiplicare gli aeroporti, surriscaldamento, consumi, il rumore che entra persino nelle nostre "anime" e uccide il pensiero. Anche i cieli e gli animali che lo popolano con noi che viviamo "sotto il cielo" gridano che c'e' bisogno di difendere l'aria, la nostra sorella aria gia' troppo minacciata, inquinata e riscaldata. Personalmente mi impegno a usare l'aereo il meno possibile. Un abbraccio pieno di solidarieta' don Franco Barbero 5. SOLIDARIETA'. VALERIA BORGIA: ADERISCO [Ringraziamo Valeria Borgia (per contatti: v.borgia@fastwebnet.it) per questa dichiarazione di solidarieta'. Valeria Borgia e' scrittrice ed editrice; studi classici, ha fondato e dirige la casa editrice Proposte Editoriali e la rivista "Tam tam di scrittori poeti artisti"; e' autrice del romanzo La trasgressione] Penso che abbiate ragione e pertanto aderisco alla vostra opposizione. 6. SOLIDARIETA'. ANNA BRAVO: UN'ADESIONE CONVINTA [Ringraziamo Anna Bravo (per contatti: anna.bravo@iol.it) per questa dichiarazione di solidarieta'. Anna Bravo, storica e docente universitaria, vive e lavora a Torino, dove ha insegnato Storia sociale. Si occupa di storia delle donne, di deportazione e genocidio, resistenza armata e resistenza civile, cultura dei gruppi non omogenei, storia orale; su questi temi ha anche partecipato a convegni nazionali e internazionali. Ha fatto parte del comitato scientifico che ha diretto la raccolta delle storie di vita promossa dall'Aned (Associazione nazionale ex-deportati) del Piemonte; fa parte della Societa' italiana delle storiche, e dei comitati scientifici dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte, della Fondazione Alexander Langer e di altre istituzioni culturali. Opere di Anna Bravo: (con Daniele Jalla), La vita offesa, Angeli, Milano 1986; Donne e uomini nelle guerre mondiali, Laterza, Roma-Bari 1991; (con Daniele Jalla), Una misura onesta. Gli scritti di memoria della deportazione dall'Italia, Angeli, Milano 1994; (con Anna Maria Bruzzone), In guerra senza armi. Storie di donne 1940-1945, Laterza, Roma-Bari 1995, 2000; (con Lucetta Scaraffia), Donne del novecento, Liberal Libri, 1999; (con Anna Foa e Lucetta Scaraffia), I fili della memoria. Uomini e donne nella storia, Laterza, Roma-Bari 2000; (con Margherita Pelaja, Alessandra Pescarolo, Lucetta Scaraffia), Storia sociale delle donne nell'Italia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2001; Il fotoromanzo, Il Mulino, Bologna 2003] Vorrei far arrivare al Comitato contro l'aeroporto di Viterbo la mia adesione convinta, il mio grazie per quanto state facendo, e tanti auguri affettuosi perche' prevalgano saggezza e rispetto. 7. RIFLESSIONE. RICCARDO DELLO SBARBA: LA MIA SOLIDARIETA' [Ringraziamo Riccardo Dello Sbarba (per contatti: r.dello.sbarba@grueneverdi.bz.it) per questo intervento. Riccardo Dello Sbarba nato a Volterra (Pisa) nel 1954, residente a Bolzano dal 1988, docente di ruolo, giornalista professionista, e' Presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano. Giornalista al "Manifesto" e a "Pace e guerra", ha lavorato anche dal 1988 al 1992 al quotidiano "Alto Adige", dal 1993 al 2001 nel settimanale "ff"; dal 2001 al 2003 e' direttore editoriale del quotidiano "Il mattino"; e' tuttora editorialista per l'"Adige" di Trento. E' stato amministratore su nomina della Regione Toscana del Parco Naturale di S. Rossore, Migliarino e Massaciuccoli (1986-1988). Membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Langer, ha curato il volume: Alexander Langer, Scritti sul Sudtirolo - Aufsaetze zu Suedtirol] Esprimo la mia solidarieta' al comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. Da anni, anche qui in Alto Adige-Suedtirol, migliaia di cittadini, associazioni e comitati civici si sono battuti prima contro la realizzazione e si battono oggi contro l'ampliamento dell'aeroporto di Bolzano, un nano inquinante, inefficiente e costosissimo. Due mesi fa sono state raccolte 30.000 firme per un referendum popolare contro l'ampliamento dell'aeroporto e contro ogni partecipazione pubblica a societa' che gestiscono strutture aeroportuali o addirittura societa' di trasporto aereo. Perche' questa e' la realta': molti aeroporti regionali, voluti da ristrette lobby economiche e dalla mania di grandezza del ceto politico dominante, si rivelano subito degli autentici pozzi senza fondo, il cui deficit strutturale (per Bolzano di 3 milioni di euro all'anno) viene immancabilmente coperto da massicce iniezioni di denaro pubblico, prelevato dalle tasse dei cittadini, la maggioranza dei quali non usufruira' mai di questo costoso e inquinante mezzo di trasporto. Ad aeroporto costruito, dunque, e a deficit galoppante, seguono poi una lunga serie di misure di accanimento terapeutico: ampliamenti, richiesta di piu' voli (in barba alle promesse di limitazione fatte al momeno della costruzione), fino alla opzione disperata di affidarsi ai voli low cost e ai charter, una prospettiva che fa dilagare il turismo "mordi e fuggi" e dunque la cementificazione e la banalizzazione del territorio. E' una prospettiva, questa, particolarmente devastante per un'area sensibile come la montagna, da cui finora le Dolomiti si sono in parte (ma solo in parte, purtroppo!) salvate. Per questo il protocollo dei trasporti della Convenzione delle Alpi vieta rigorosamente la costruzione di nuovi aeroporti o il potenziamento di quelli esistenti. E' un principio che, nell'era del riscaldamento del clima, non vale solo per le Alpi. 8. RIFLESSIONE. CARLO GUBITOSA: L'ADESIONE DI UN "FREQUENT FLYER" [Ringraziamo Carlo Gubitosa (per contatti: c.gubitosa@peacelink.it) per questo intervento. Carlo Gubitosa, giornalista e scrittore, e' segretario di "Peacelink" (la principale rete telematica pacifista italiana, sito: www.peacelink.it), collabora con varie testate ed e' uno dei piu' noti operatori dell'informazione di area pacifista e nonviolenta. Tra le opere di Carlo Gubitosa: (con Enrico Marcandalli e Alessandro Marescotti), Telematica per la pace, Apogeo, Milano 1996; Oltre internet, Emi, Bologna 1997; L'informazione alternativa, Emi, Bologna 2002; Genova, nome per nome, Berti, Piacenza 2003] Prendo spesso l'aereo, e questo mi ha permesso di visitare alcuni dei paesi piu' belli del mondo, aumentando il mio senso di vicinanza alla gente che popola questo meraviglioso, piccolo pianeta. Cio' nonostante, mi sento vicino ed esprimo il mio sostegno a chi vuole restare con i piedi per terra mettendo in discussione un modello di sviluppo prima ancora che un aeroporto. Mi sento vicino a chi vuole ridare un senso pieno alla parola "cittadino", subordinando i poteri della politica e dell'economia al "potere di tutti" della comunicazione nonviolenta, l'unica pratica concreta che permette di decidere se una citta' ha piu' bisogno di un aeroporto o di un ospedale, di un centro commerciale o di un parco. Mi sento vicino a chi non considera inevitabile la linea di progresso tracciata dai grandi interessi commerciali che ruotano attorno al trasporto aereo, ma si ostina a ragionare caparbiamente su cosa e' davvero essenziale e cosa invece puo' risultare dannoso anche sembrando utile. Mi sento vicino a tutte le persone che esprimono una tensione etica guidata da principi di giustizia e sobrieta', perche' senza la dimensione etica che mette al centro di tutto l'essere umano, ogni progetto verniciato di efficienza e funzionalita' e' condannato a diventare una violenta e inutile sopraffazione. Ma piu' di ogni altra cosa, mi sento vicino alle persone costrette a convivere con un aeroporto, e mi chiedo se il loro disagio quotidiano vale la mia estemporanea voglia di viaggiare. * In coscienza credo che ci possono essere tantissime buone ragioni per prendere un aereo, e altrettante valide motivazioni per costruire aeroporti, stazioni, porti marittimi, fermate degli autobus e corsie preferenziali per biciclette. Nessuna di queste ragioni, pero', e' sufficiente per togliere dignita' alle persone rendendoli spettatori impotenti di un destino deciso da altri sulla loro pelle. Nessun progresso puo' essere idolatrato al punto da richiedere come offerta sacrificale la liberta' e l'autodeterminazione di una comunita'. Per questo motivo anche un passeggero abituale delle linee aeree come me esprime la propria solidarieta' e adesione a campagne come questa, che rimettono al centro dei nostri pensieri e delle nostre azioni la vita delle persone, spingendoci a riflettere sulle nostre vite troppo veloci e sul nostro progresso talvolta troppo violento. 9. RIFLESSIONE. CARLA MARIANI: NIENTE SOPRA LE NOSTRE TESTE [Ringraziamo Carla Mariani (per contatti: carla.mariani@virgilio.it) per questo intervento. Carla Mariani, spiritus rector dell'Ufficio per la pace del Comune di Narni, e' da sempre infaticabile ed inesauribile promotrice ed animatrice di iniziative di pace, solidarieta', nonviolenza: conoscerla ed essere contagiati dalla sua luminosa generosita' sono una cosa sola] Il desiderio, la voglia, a volte incontenibile, di poggiare i piedi sulla nuda terra. Sfilarsi quasi come un gesto d'amore, sensuale, il sandalo e poggiare la pianta dei piedi per terra, la bocca si distende in un sorriso, gli occhi si socchiudono. Abbassarsi ed affondare le mani nella sabbia, nella terra appena mossa del bosco, annusarne, ad occhi chiusi, il profumo. L'odore della pioggia prima che arrivi. Il sentirsi parte della Terra. Della Madre Terra. Della Pachamama. Difendere il territorio, proteggere la terra che genera la vita. E' per questo che sto dalla parte del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo, e' per questo che amo i Valsusini della "No Tav", e' per questo che ho fatto tanti chilometri per arrivare a Vicenza. Non per me, non per noi, ma perche' non voglio che qualcuno un giorno possa accusarmi di non essere stata dalla parte giusta, di non avere difeso i diritti di chi non vuole correre, di chi vuole semplicemente vivere in armonia con se stesso, con la natura e con i suoi fratelli e sorelle. Non voglio essere complice della distruzione verso la quale stiamo spingendo questo nostro mondo, tutto compreso, compresi noi. Addirittura li ringrazio, ringrazio chi si e' alzato contro l'aeroporto di Viterbo, cosi' come chi si alzato contro la Tav e quelli di "No Dal Molin", e dico: e se io non ci avessi pensato? E se io non me ne fossi accorta, se per caso non avessi avuto abbastanza cuore per farlo, senza di loro, se io non fossi riuscita a ribellarmi. Ed allora mi unisco a voi, perche' voglio difendere il sacrosanto diritto ad esistere in dignita' sul nostro territorio. In verita', la cosa che mi sembra piu' grave, piu' pericolosa ancora, se possibile, del danno ambientale e di quello sulla salute, e' avvertire in maniera forte e chiara che il potere prende le decisioni nonostante tutto, nonostante noi: abbiamo marciato a milioni contro le guerre eppure le hanno fatte, continuano a farle. E allora forza, coraggio, resistiamo. Contro il potere che si ripropone con i meccanismi e la faccia di sempre. Di sempre, da sempre, da quando l'Europa ha cominciato a costruire il capitalismo ammucchiando morti nelle Americhe e oro e argento nelle sue splendide citta', nelle sue cattedrali, qui nel Vecchio Mondo: tutto cio' che e' funzionale al mantenimento del sistema e' buono, tutto quello che non crea profitto e' da buttare, o meglio: non esiste. Ma noi esistiamo e sono convinta che stiamo sulla strada giusta. Insieme, niente sopra le nostre teste. 10. RIFLESSIONE. GIUSEPPE PICCHIARELLI: UN COMITATO DI GRANDE VALORE [Ringraziamo Giuseppe Picchiarelli (per contatti: assessore.picchiarelli@provincia.vt.it) per questa dichiarazione di solidarieta'. Giuseppe Picchiarelli, gia' vicesindaco di Orte, e' assessore alla formazione professionale, alle politiche sociali e alla pace dell'Amministrazione Provinciale di Viterbo] Desidero innanzitutto esprimere le mie piu' sentite congratulazioni per il lavoro che state svolgendo, portato avanti in un clima peraltro per alcuni versi difficile, se non ostile. Poche persone, qualcuno ci defini' "frustrati che non hanno un amico e vengono qui a tediarci", nel corso di quella seduta del consiglio provinciale iniziarono a gettare le basi per quello che oggi e' divenuto un comitato di grande valore e capacita' di coinvolgimento, in grado di lottare per un'idea altra di societa' nonostante le difficolta' che in questo territorio si affrontano. L'atteggiamento di violenza verbale, insulto, spesso derisione, con cui e' etichettato chi si oppone all'aeroporto ci parla di una provincia in cui l'unanimismo ha per anni imperato ed in cui e' difficile accettare chi, molto modestamente, tenta pur solo di porre e porsi delle domande. In questo il vostro ruolo e' stato ed e' determinante, avete posto domande importanti (quale modello di sviluppo?), ma, soprattutto, avete consegnato alle comunita' locali, ai cives, la possibilita' di parlare, di decidere, di ragionare sulla vocazione territoriale della nostra provincia che dovrebbe essere nell'agricoltura, il turismo, i beni culturali. Di questo vi ringrazio e vi ribadisco il mio personale sostegno. Ci vediamo il 21 settembre. 11. INCONTRI. IL 21 SETTEMBRE UN CONVEGNO A VITERBO Per informare la cittadinanza il Comitato che si oppone all'aeroporto ha organizzato un convegno di studi il giorno venerdi' 21 settembre a Viterbo. Partecipano al convegno: il magistrato Ferdinando Imposimato, una delle personalita' piu' illustri delle istituzioni italiane; il dottor Mauro Mocci, medico, esperto di patologie derivanti da inquinamento; la dottoressa Marinella Correggia, saggista, autrice di molti libri, esperta di temi ambientali. Invitiamo i cittadini a partecipare. 12. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI VITERBO Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo: e-mail: info@coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta@libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac@tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it Numero 23 del 14 settembre 2007 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request@peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request@peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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