Da: nonviolenza-request@peacelink.it per conto di Centro di ricerca per la pace [nbawac@tin.it] Inviato: sabato 13 settembre 2008 11.27 A: nonviolenza@peacelink.it Oggetto: Coi piedi per terra. 125 =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 125 del 13 settembre 2008 In questo numero: 1. La confessione 2. Peppe Sini: Adr a Viterbo? Come mettere il lupo a guardia delle pecore 3. I nuovi attila non prevarranno 4. I conti senza l'oste 5. Gli irresponsabili 6. Peppe Sini: Apprendisti stregoni a Viterbo 7. Isde di Viterbo: Un impegno per la prevenzione 8. Gabriele Bindi ricorda Masanobu Fukuoka 9. Manuela Cartosio: Imbrocchiamola 10. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo 1. EDITORIALE. LA CONFESSIONE [Riportiamo il seguente comunicato dell'11 settembre 2008 del comitato dal titolo completo "Clamorosa la confessione del pasticciaccio brutto. L'Enac costretta ad ammettere il maledetto imbroglio. L'Adr va sottoposta a giudizio per il disastro di Ciampino"] Con l'accordo tra l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) e la societa' "Aeroporti di Roma" (Adr) che affida a quest'ultima, gia' responsabile del disastro di Ciampino, il potere di disporre di Viterbo per realizzarvi un nuovo devastante aeroporto per voli low cost, lorsignori hanno definitivamente confessato il pasticciaccio brutto. Viene finalmente in piena luce il maledetto imbroglio che la propaganda menzognera di una lobby politico-affaristica irresponsabile ed arraffatrice aveva cercato di tener nascosto. La stessa lobby aeroportuale e' ora costretta ad ammettere apertis verbis quanto da oltre un anno afferma a ragione il movimento che si oppone al devastante mega-aeroporto: ovvero che la condanna di Viterbo a subire quell'opera scellerata e' stata decisa senza progetti, senza verifiche, senza rispetto alcuno delle leggi di tutela ambientale e sanitaria in vigore, in modo arbitrario e sciagurato. * Infatti l'Enac ha dovuto finalmente ammettere che (e citiamo testualmente da un comunicato riassuntivo dell'accordo diffuso da una figura istituzionale che della scandalosa operazione nociva e distruttiva e' a Viterbo tra i principali sostenitori): "i punti principali dell'accordo prevedono che Adr provveda alla redazione: - di uno studio di pre-fattibilita' tecnico-operativo per l'Aeroporto di Viterbo (...); - di un rapporto ambientale preliminare sui possibili e significativi impatti della realizzazione (...)". Che tradotto in lingua corrente significa: a) che non c'e' e non c'e' mai stata alcuna vera, seria e adeguata progettazione: si e' voluto imporre un'opera faraonica e catastrofica addirittura in assenza di progetto; b) che non c'e' e non c'e' mai stata alcuna verifica di conformita' con quanto stabilito dalla legislazione vigente in materia di tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza dei cittadini (anzi si e' voluto imporre una decisione scellerata sapendo che la realizzazione dell'opera flagrantemente confliggerebbe con rilevantissimi beni ambientali, culturali e produttivi e sarebbe di enorme nocivita' per la salute della popolazione investita); c) che quindi tutti gli atti fin qui assunti e le procedure fin qui adottate al fine di condannare Viterbo al disastro costituito dal devastante mega-aeroporto sono stati viziati da flagranti mistificazioni, omissioni, irregolarita', illegalita', insensataggini. Ce n'e' quanto basta e avanza non solo per fermare definitivamente l'intera scandalosa operazione speculativa e distruttiva, ma anche per richiedere l'intervento delle competenti magistrature, come provvederemo a fare. * Non solo: adesso - con una toppa peggiore del buco - si vuol addirittura affidare ad Adr, responsabile del disastro di Ciampino, la gestione finanche degli adempimenti fin qui scandalosamente, scelleratamente elusi. Roba dell'altro mondo: qui si e' oltre il ridicolo e il grottesco, qui si e' all'ennesimo insulto all'intelligenza delle persone e all'ennesimo sfregio di ogni correttezza. Adr infatti non garantisce nulla: poiche' Adr e' un soggetto che va piuttosto messo sotto osservazione - ed usiamo un eufemismo - per quanto accaduto a Ciampino; Adr non e' affatto un affidabile soggetto super partes, ma piuttosto un soggetto la cui pregressa azione va sottoposta a giudizio. * Questi recenti sviluppi confermano la giustezza della nostra opposizione al devastante mega-aeroporto; confermano la giustezza della nostra solidarieta' con la popolazione di Ciampino; confermano la giustezza del nostro impegno per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Il devastante mega-aeroporto a Viterbo e' un crimine ed una follia: non permetteremo che si distruggano fondamentali beni di Viterbo, si danneggi la salute dei viterbesi e si sperperino ingenti risorse pubbliche per una squallida operazione speculativa. I voli a Ciampino vanno ridotti, drasticamente ed immediatamente: abolendoli, non trasferendoli altrove. Il trasporto aereo, fortemente corresponsabile dell'effetto serra che sta devastando la biosfera e mettendo in pericolo la civilta' umana, va ridotto e non incrementato. Chiamiamo tutti i cittadini di Viterbo e dell'Alto Lazio ad opporsi ad un'opera scellerata, a difendere la nostra terra e i nostri diritti, a difendere la biosfera che e' la casa comune dell'umanita'. 2. RIFLESSIONE. PEPPE SINI: ADR A VITERBO? COME METTERE IL LUPO A GUARDIA DELLE PECORE [Riportiamo il seguente intervento dell'11 setembre 2008 dal titolo completo "Adr a Viterbo? Come mettere il lupo a guardia delle pecore. La societa' 'Aeroporti di Roma' (Adr), responsabile del disastro di Ciampino, vuole aggredire anche Viterbo. Lo impediremo con la forza della verita', con la forza della democrazia, con la forza delle leggi in vigore"] Hanno gettato la maschera. Affidare alla famigerata societa' "Aeroporti di Roma", gia' responsabile del disastro di Ciampino, la realizzazione e la gestione di un devastante mega-aeroporto a Viterbo significa condannare Viterbo a un disastro ambientale e sanitario, sociale ed economico. Mettere Viterbo in balia della famigerata societa' "Aeroporti di Roma" e' come mettere il lupo a far da guardiano alle pecore. * Con la connivenza di politicanti irresponsabili, di burocrati insipienti, di affaristi senza scrupoli, La societa' "Aeroporti di Roma" (in sigla: Adr), gia' responsabile del disastro di Ciampino, vuole aggredire anche Viterbo. L'intesa tra l'Ente nazionale per l'aviazione civile (in sigla: Enac) e Adr rivela la vera natura affaristica e speculativa dell'operazione del devastante mega-aeroporto di Viterbo: "ciampinizzare" il capoluogo dell'Alto Lazio senza neppure sollevare Ciampino da una servitu' che devasta salute e qualita' della vita dei suoi cittadini. Adr infatti e' la societa' che gestisce l'aeroporto di Ciampino, ovvero il soggetto responsabile della disastrosa situazione di aggressione alla salute e ai diritti dei cittadini di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma, vittime del mega-aeroporto per voli low cost gia' li' collocato. * Lo diciamo una volta ancora: 1. A Viterbo il devastante mega-aeroporto non puo' e non deve essere realizzato: perche' distruggerebbe irreversibilmente beni ambientali, culturali, terapeutici, produttivi e simbolici insostituibili; perche' danneggerebbe gravissimamente la salute dei cittadini che gia' subiscono l'impatto di scandalose servitu' e speculazioni; perche' sperpererebbe immense risorse pubbliche che invece devono essere usate per potenziare le ferrovie, per difendere e valorizzare i beni culturali e ambientali e per promuovere le vocazioni produttive del territorio; infine perche' si tratta di un'opera del tutto priva dei requisiti di legge, nociva ed insensata. 2. A Ciampino i voli vanno ridotti drasticamente ed immediatamente, non spostandoli altrove ma abolendoli tout court. 3. Il trasporto aereo, gravemente corresponsabile del surriscaldamento globale del pianeta, deve essere ridotto e non incrementato. * Difenderemo Viterbo e l'Alto Lazio con la forza della verita', con la forza della democrazia, con la forza delle leggi in vigore. Insieme a tutte le persone di volonta' buona, insieme alle istituzioni che rispettano ed applicano le leggi italiane, impediremo questo ennesimo scempio ambientale e disastro sociale, questo ennesimo sperpero e rapina di pubbliche risorse, questa ennesima scellerata aggressione alla salute e ai diritti dei cittadini. 3. DIRITTI. I NUOVI ATTILA NON PREVARRANNO [Riportiamo il seguente comunicato del 10 settembre 2008 del Comitato, gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"] Da quanto riferiscono i mezzi d'informazione l'odierno scandaloso accordo tra l'ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) e la famigerata societa' "Aeroporti di Roma" (Adr) conferma la natura biecamente affaristica dell'operazione che vorrebbe realizzare un nuovo devastante mega-aeroporto a Viterbo, peraltro lasciando nel disagio e nel disastro la popolazione di Ciampino. Se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, i messeri della lobby affaristica ed ecocida hanno definitivamente gettato la maschera, e confessato il pasticciaccio brutto, il maledetto imbroglio. Il piano della lobby affaristica ed ecocida e' semplice: arricchirsi ai danni del pubblico erario; arricchirsi ai danni della salute delle popolazioni vittimizzate; arricchirsi ai danni dell'ambiente; arricchirsi ai danni dei diritti e degli interessi dei cittadini e delle comunita' locali; arricchirsi ai danni delle autentiche vocazioni dei territori investiti. E gli elementi dello scellerato piano sono chiaramente delineati: a) realizzare a Viterbo un enorme e illegale mega-aeroporto per voli low cost che devastera' salute e ambiente; b) mantenere a Ciampino un intollerabile e sciagurato mega-aeroporto per voli low cost che continuera' a massacrare la salute e i diritti della popolazione locale; c) accrescere ulteriormente il trasporto aereo che gia' e' in ingente misura corresponsabile del surriscaldamento del clima, e che e' quindi un'attivita' che occorre invece drasticamente e immediatamente ridurre. * Questo piano di saccheggio e di devastazione va contrastato. Va contrastato con la forza della legalita'. Va contrastato con la forza della democrazia. * Per quanto concerne specificamente la situazione viterbese sara' sufficiente ricordare una volta ancora che la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost avrebbe esiti inaccettabili e disastrosi. 1. grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) del 18 marzo 2008; 2. grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento fondamentale dell'identita' di Viterbo; 3. grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino; 4. grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua rilevanza; 5. grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita; 6. grave danno economico per la citta' con deprezzamento di attivita', esercizi ed immobili; 7. conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita' tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia' precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale di Viterbo del 25 luglio 2008; 8. immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva, quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita' un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando la linea Viterbo-Capranica-Roma); 9. aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative e da fenomeni di inquinamento ed aggressione criminale alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita dei cittadini; 10. concreto pericolo che l'opera veicoli interessi ed affari non trasparenti, conflitti di interessi in figure investite di ruoli e funzioni istituzionali, operazioni economiche illecite e penetrazione dei poteri criminali, come segnalato da autorevoli figure istituzionali; 11. infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi evidentemente scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre invece una drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino). 12. l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che potrebbe arrivare a superare i 3000 m, ne' il suo orientamento"; peraltro il gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva ñ dimostrata dagli studi del nostro centro ñ di allungare la pista di almeno altri due chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud"; 13. l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008; 14. l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica, Valutazione d'impatto sulla salute. Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma: 15. la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18 gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti"; 16. non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a ridosso di emergenze archelogiche, naturalistiche, scientifiche, culturali, agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione, cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice dal vizio dell'atto presupposto e fondativo; 17. peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito del programma "Report"). 18. realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva della Rai ("Report", 27 aprile 2008); 19. realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno 2008); 20. realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale, dagli statisti piu' avvertiti); 21. occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo (particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e democratico. * Gli scellerati piani speculativi, nocivi e devastanti della lobby affaristica dei nuovi attila non prevarranno. 4. DIRITTI. I CONTI SENZA L'OSTE [Riportiamo il seguente comunicato del 10 settembre 2008 del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"] La notizia dell'accordo tra il gatto Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile) e la volpe Adr (societa' Aeroporti di Roma) per realizzare un devastante mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo, far continuare a Ciampino la devastante attivita' di Ryan Air, incrementare ulteriormente il trasporto aereo (voragine di sperpero e di ruberie di soldi pubblici, nonche' magna pars nel provocare il surriscaldamento del clima globale che e' la principale catastrofe planetaria che l'umanita' deve urgentemente fronteggiare) conferma l'irresponsabilita', il delirio e la protervia di certi potentati che gia' tanti disastri hanno provocato. * Ma lorsignori fanno i conti senza l'oste. E l'oste sono le leggi italiane ed europee; l'oste sono i cittadini determinati a far rispettare quelle leggi perche' determinati a difendere la salute, l'ambiente, il territorio, i diritti di tutti; l'oste e' la forza del diritto e della democrazia. * Enac e Adr e tutta l'ingorda e vandalica lobby politico-affaristica che li fiancheggia saranno sconfitti in questo ennesima scandalosa operazione nociva e distruttiva, in questo ennesimo squallido imbroglio ai danni della popolazione. A Viterbo il devastante mega-aeroporto non puo' e non deve essere realizzato, ne' adesso ne' mai. A Ciampino la catastrofe sanitaria e sociale provocata dall'esorbitante attivita' aeroportuale deve essere fermata, subito. E' davvero l'ora che prevalgano i diritti delle persone, il pubblico interesse, il bene comune. E' davvero l'ora che prevalgano le leggi dello stato. * Li fermeremo. Con la forza della verita'. Con la forza della legalita'. Con la forza della democrazia. 5. DIRITTI. GLI IRRESPONSABILI [Riportiamo il seguente comunicato del 2 settembre 2008 del comitato, gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"] Certi pubblici amministratori sono degli irresponsabili che non sanno quel che dicono. Continuano a proclamare che occorre realizzare il devastante mega-aeroporto a Viterbo, ma ignorano (ovvero fingono di ignorare) la realta'. * E la realta' e' che la realizzazione del devastante mega-aeroporto a Viterbo nel cuore dell'area termale del Bulicame e a poca distanza dal centro storico della citta' implica: 1. un gravissimo danno alla salute e alla sicurezza dei cittadini viterbesi e dell'Alto Lazio, un'area che gia' subisce gli effetti disastrosi di ingenti servitu' e scandalose speculazioni; 2. una gravissima devastazione di rilevantissimi beni ambientali; 3. una gravissima devastazione di rilevantissimi beni storico-culturali; 4. una gravissima devastazione di rilevantissimi beni terapeutici e sociali; 5. un gravissimo danno a rilevanti attivita' agricole, agricolo-biologiche e produttive; 6. una gravissimo danno a rilevanti attivita' ricettive, alberghiere e sanitarie ed a potenzialita' di sviluppo coerente, sostenibile e appropriato alle caratteristiche del territorio; 7. una gravissimo danno a rilevanti interessi soggettivi e legittimi interessi della popolazione locale; 8. una gravissima aggressione a rilevanti beni botanici e scientifici; 9. una gravissima aggressione a rilevanti beni archeologici; 10. un gravissimo sperpero di fondi pubblici per un'opera illegale, irrealizzabile e dannosa. * A questo si aggiunga che: 11. l'opera e' priva degli indispensabili requisiti e delle ineludibili verifiche previste dalla vigente legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale (in sigla: Via), Valutazione ambientale strategica (in sigla: Vas), Valutazione d'impatto sulla salute (in sigla: Vis); 12. le procedure tecniche ed amministrative seguite nell'iter decisionale tuttora in corso sono gia' state viziate da colossali errori di fatto e di diritto, da scandalose irregolarita' e squallide mistificazioni, da lacune ed omissioni spaventose, da un osceno pressappochismo e una flagrante malafede, da interessi privati in contrasto col pubblico bene, da atti deliberativi peggio che ignobili; 13. frattanto sono gia' state effettuate le prime specifiche segnalazioni a competenti strutture di controllo per avviare interventi istituzionali che blocchino ogni operazione palesemente speculativa, di danno al pubblico interesse, di violazione della legalita', di vulnus ai diritti soggettivi ed ai legittimi interessi dei cittadini e delle comunita' locali; 14. lo stesso consiglio comunale di Viterbo ha dovuto ammettere che l'opera e' anche incompatibile col Piano territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia del territorio. * Stando cosi' le cose, sara' sufficiente aggiungere ancora soltanto che: 15. e' necessario ed urgente liberare Ciampino dal surplus di voli che opprime quella popolazione aggredendone salute, benessere e diritti con una gravita' inaudita; e' necessario liberare Ciampino nell'unico modo ragionevole ed efficace: riducendo immediatamente e drasticamente i voli, annullandoli e non trasferendoli altrove; occorre liberare Ciampino, non "ciampinizzare" altre citta'. 16. E' ormai ben noto che vi sono troppi aeroporti in Italia, con un danno immenso per il pubblico erario, per l'ambiente e per i cittadini, come dimostrato anche dalle sempre piu' numerose ed approfondite inchieste giornalistiche sia televisive che della carta stampata di questi ultimi mesi che hanno messo in forte evidenza il caos, l'inefficienza, l'irresponsabilita' e il malaffare presenti in questo ambito. 17. Occorre privilegiare la sicurezza dei cittadini innanzitutto: in queste ultime settimane tragici eventi hanno dimostrato come compagnie aeree irresponsabili e una politica dissennata del "low cost" mettano in pericolo e fin distruggano tante, troppe vite umane. 18. Infine, e' necessario ed improcrastinabile ridurre il trasporto aereo per contrastare l'effetto serra, a cui l'attivita' aeronautica contribuisce in ingente misura: ridurre i voli per contrastare il surriscaldamento del clima del pianeta e' un dovere nei confronti dell'umanita' intera e delle generazioni future. * Last but not least: 19. il viterbese ha bisogno di potenziare le ferrovie. Attualmente sia la linea Viterbo-Orte, che la linea Viterbo-Capranica-Roma, che la linea regionale Viterbo-Civita Castellana hanno tempi di percorrenza biblici e un servizio inadeguato e sovente lasciato andare in malora da una politica scellerata; la linea Civitavecchia-Capranica-Orte, poi, e' addirittura chiusa da decenni. Questo occorre a Viterbo: potenziare subito le ferrovie, non sperperare somme da capogiro di soldi pubblici per un mega-aeroporto illegale, patologico, distruttivo e insensato. 20. l'Alto Lazio ha bisogno di difendere e valorizzare i suoi straordinari beni ambientali e culturali, le sue autentiche vocazioni produttive, la qualita' della vita nel suo territorio e nei suoi centri abitati: occorre difendere i diritti delle popolazioni locali dall'aggressione dei poteri politico-affaristici, degli interessi speculativi, delle operazioni illecite, cosi' come dei poteri occulti e criminali. * Queste cose sono note a tutti, o almeno a tutti coloro che sulla questione hanno voluto informarsi e documentarsi adeguatamente. Cosicche' delle due l'una: o certi amministratori della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Viterbo non sanno di cosa parlano, ed allora sarebbe bene che cessassero di amministrare la cosa pubblica perche' con una tale ignoranza si possono solo provocare danni colossali. Oppure certi amministratori della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Viterbo sanno fin troppo bene di cosa parlano, ed allora mentono sapendo di mentire, ed a maggior ragione sarebbe bene che cessassero di amministrare la cosa pubblica perche' con una tale protervia si possono solo provocare danni colossali. 6. HIC ET NUNC. PEPPE SINI: APPRENDISTI STREGONI A VITERBO [Riproponiamo il seguente intervento gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino". Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, gia' consigliere comunale e provinciale, e' stato dagli anni '70 uno dei principali animatori del movimento che si opponeva alle servitu' energetiche e militari nell'Alto Lazio, e il principale animatore del movimento che si oppose al devastante progetto autostradale della cosiddetta "Supercassia"; nel 1979 ha fondato il Comitato democratico contro l'emarginazione che ha condotto rilevanti campagne di solidarieta'; ha promosso e presieduto il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l'opera di Primo Levi; nel 1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1999 ha ideato, promosso e realizzato l'esperienza delle "mongolfiere della pace" con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano recavano strage in Jugoslavia; nel 2001 e' stato l'animatore dell'iniziativa che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza; e' stato dagli anni '80 il principale animatore dell'attivita' di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio - e negli anni '90 ha presieduto la Commissione d'inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di Viterbo -; dal 2000 e' direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Una sua lettera aperta del 3 luglio 2007 ha dato avvio al movimento che si oppone al devastante progetto del mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo] E' l'orgia dell'ipocrisia la retorica sfoderata in occasione della festa patronale di Viterbo da pubblici amministratori irresponsabili e politicanti affaristi che mentre si riempiono la bocca di elogi alla citta' si ripromettono di devastarne per sempre fondamentali beni naturalistici, storici e culturali, di danneggiarne irreversibilmente decisivi beni terapeutici, sociali ed economici, di ledere gravissimamente la salute, la sicurezza e i diritti dei cittadini viterbesi. * La realizzazione dell'illegale e insensato mega-aeroporto a Viterbo infatti significa devastare l'area termale del Bulicame, che di Viterbo e' uno dei beni maggiori; e significa danneggiare la salute dei viterbesi in modo e misura estremi, come sanno gli abitanti di Ciampino che gia' subiscono un aeroporto a ridosso dell'insediamento urbano (e con un volume di traffico che nelle intenzioni di amministratori e politicanti irresponsabili Viterbo sarebbe condannata addirittura a superare di gran lunga). Bastera' infine ricordare che la proposta e' priva dei requisiti e delle verifiche disposti dalla legislazione italiana ed europea in vigore, che l'iter amministrativo - peraltro tuttora in corso - a seguito del quale la citta' dovrebbe essere condannare a subire il devastante mega-aeroporto e' stato viziato da flagranti e scandalosi errori, mistificazioni ed irregolarita', per giungere all'unica conclusione ragionevole: che il nocivo e distruttivo mega-aeroporto e' del tutto fuorilegge; che implicherebbe uno sperpero immane di fondi pubblici ed avrebbe come esito un immenso danno ai cittadini viterbesi e alla comunita' altolaziale; che e' del tutto incompatibile con le reali esigenze ed i fondamentali diritti della popolazione. * Sic stantibus rebus, quegli amministratori e quei politicanti che insistono nel dissennatamente propagandare e nel voler pervicacemente imporre un'opera folle e criminale come il devastante mega-aeroporto sono dei barbari e degli irresponsabili, degli insipienti allo sbaraglio, degli apprendisti stregoni. O ancora peggio: degli amministratori-affaristi che perseguono interessi privati a discapito del pubblico bene, che vogliono arricchire se stessi o i loro amici o gli amici degli amici a danno della collettivita' amministrata e del pubblico erario, facendo scempio della morale e del diritto, in violazione della legislazione in vigore: reato previsto e punito dal codice. 7. INTERVENTI. ISDE DI VITERBO: UN IMPEGNO PER LA PREVENZIONE [Riportiamo il seguente comunicato del 10 settembre 2008 dell'Isde di Viterbo (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta@libero.it, sito: www.coipiediperterra.org (dalla home page cliccare su "Isde di Viterbo") dal titolo completo "L'Associazione italiana medici per l'ambiente chiede alla Asl di Viterbo un impegno per la prevenzione in relazione ai fattori di rischio ambientale", gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"] Il 9 settembre a Viterbo si e' svolta una riunione della Asl per presentare ai medici di medicina generale un progetto aziendale riguardante la gestione di nuove attivita' ambulatoriali. Nel corso della riunione e' intervenuta nel dibattito anche la dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell'Isde (Associazione italiana medici per l'ambiente - International Society of Doctors for the Environment Italia) che ha posto all'attenzione dei presenti alcune importanti emergenze ambientali che riguardano il territorio viterbese. In particolare la dottoressa Litta ha illustrato il grave impatto che avra' su ambiente e salute la minacciata messa in funzione della centrale riconvertita a carbone di Tor Valdaliga Nord a Civitavecchia, ed ha fatto rilevare, anche in considerazione delle sempre minori disponibilita' finanziarie della sanita' regionale, la necessita' di dare priorita' assoluta a progetti di monitoraggio e studio dello stato di salute delle popolazioni e della situazione dell'ambiente. Il territorio viterbese e i suoi abitanti infatti continuano a subire aggressioni ambientali: dalle servitu' energetiche col loro carico inquinante alle discariche abusive, alla presenza di metalli pesanti nelle acque potabili - in particolare dell'arsenico - e ai processi di eutrofizzazione dei laghi che favoriscono la presenza e lo sviluppo di alghe in grado di produrre tossine estremamente dannose per la salute. In tale contesto occorre non disperdere risorse ed energie, e promuovere invece la prevenzione con adeguate iniziative che coinvolgano tutte le istituzioni in difesa della salute di tutte le persone. 8. LUTTI. GABRIELE BINDI RICORDA MASANOBU FUKUOKA [Dal sito www.aamterranuova.it riprendiamo il seguente ricordo del primo settembre 2008 dal titolo "Fukuoka ci ha lasciati, con un filo di paglia...". Gabriele Bindi e' formatore ed operatore della comunicazione; come giornalista collabora da anni con riviste e associazioni nell'ambito dell'ecologia, della bioedilizia e del benessere naturale. Opere di Gabriele Bindi: (con Helene Delqueux e Caterina Melander), Viaggiando bio. Guida all'ospitalita' e alla ristorazione biologica in Italia, Baldini, 2003. Masanobu Fukuoka (1913-2008) e' il microbiolgo giapponese che ha promosso il metodo dell'agricoltura naturale. Dalla Wikipedia, edizione italiana, irendiamo per stralci la seguente scheda: "Masanobu Fukuoka (1913-2008) e' il pioniere dell'agricoltura naturale o "del non fare" e l'autore di The One-Straw Revolution e The Natural Way Of Farming. Microbiologo, ha iniziato la sua carriera come scienziato del suolo, specializzandosi nelle patologie delle piante. A 25 anni comincio' a mettere in dubbio i preconcetti della scienza dell'agricoltura. Quindi, lascio' il suo posto come ricercatore scientifico, torno' nella fattoria della sua famiglia nella isola di Shikoku nel sud del Giappone per coltivare mandarini, iniziando a dedicare la sua vita allo sviluppo di un sistema di agricoltura biologica ed ecocompatibile. L'obiettivo della sua ricerca e' stato minimizzare quanto possibile gli interventi dell'uomo, che si limita ad accompagnare un processo largamente gestito dalla natura. Nell'essenza il metodo di Fukuoka tenta di riprodurre quanto piu' fedelmente condizioni naturali. Il terreno non viene arato e la germinazione avviene direttamente in superficie, se necessario avendo preventivamente mescolato i semi con argilla e fertilizzante (questo consente di ridurre il numero di semi necessari). Nel terreno intatto, dove idealmente sono state fatte crescere piante poco invadenti che fissano l'azoto (es. trifoglio), che trattengono il terreno e impediscono lo sviluppo di infestanti, viene coltivata simultaneamente la coltivazione voluta. Animali antagonisti vengono introdotti per combattere infestazioni (ad esempio carpe insettivore nelle coltivazioni di riso, o anatre per combattere le lumache). Il terreno rimane sempre coperto, riducendo cosi' l'impoverimento per erosione superficiale, e la parte aerea delle piante annuali, dopo il raccolto, deve essere utilizzata per una pacciamatura. Anche la mancanza di aratura o comunque di aereazione artificiale del terreno riduce la necessita' di concimazione, in quanto i batteri che fissano l'azoto nel terreno sono anaerobi. In Giappone il metodo di Fukuoka ha prodotto rendite per ettaro simili a quelli di tecniche che si avvalgano della chimica. E' un metodo di coltivazione essenzialmente su piccola scala, particolarmente adatto a piccoli appezzamenti, che si avvale piu' dell'attenzione al dettaglio che al lavoro intenso, richiedendo comunque esperienza ed una notevole abilita'. Il tempo totale di lavoro viene notevolmente ridotto fino all'80% rispetto ad altri metodi". Opere di Masanobu Fukuoka: La rivoluzione del filo di paglia. Un'introduzione all'agricoltura naturale, Libreria Editrice Fiorentina; La fattoria biologica. Agricoltura secondo natura, Edizioni Mediterranee; Lezioni Italiane. Un'introduzione alla Rivoluzione del Filo di Paglia in Italia, Libreria Editrice Fiorentina] La rivoluzione del filo di paglia forse si deve ancora compiere, ma il microbiologo giapponese ha lasciato un segno profondo nella coscienza di chi crede nell'intelligenza della natura. Masanobu Fukuoka, il pioniere dell'agricoltura naturale, ha lasciato questo mondo il 16 agosto scorso. Si e' spento di morte naturale, a 95 anni, il migliore epilogo per chi ha sempre creduto nella profonda intelligenza della natura. Ci ha lasciato in eredita' l'idea di un mondo sostenibile e armonioso, che ammicca ai valori di un tempo, ma con un approccio rivoluzionario alla vita e al lavoro. Il metodo della non-azione di Fukuoka si sviluppa sulla consapevolezza che la natura e' in grado di stabilire un equilibrio perfetto, e che l'uomo, rispettando tale equilibrio, possa far fronte ai propri bisogni. Grazie agli studi di Fukuoka si e' diffusa la pratica del coltivare senza l'aratro, dando il via a pratiche come la permacultura, che credono nella capacita' autorigenerante del suolo e contano sull'attivita' dei microrganismi e della microfauna del suolo. Lasciato a se stesso, il suolo conserva naturalmente la propria fertilita', in accordo con il ciclo naturale della vita vegetale e animale. Un rifiuto convinto all'impiego di prodotti chimici e alle pratiche di diserbo. Ma il suo messaggio riecheggia note intonate anche nel dibattito odierno sulla crisi alimentare. Per Fukuoka, sempre attento all'aspetto spirituale del coltivare, sono sufficienti 1000 mq a persona per arrivare all'autosufficienza alimentare. L'agricoltura naturale in Giappone ha prodotto rendite per ettaro simili ai metodi convenzionali, che fanno uso della chimica. Anche in Italia viene applicato su piccola scala per scopi di autosostentamento alimentare, coniugandosi con l'esigenza moderna (e forse antica!) di ridurre il tempo di lavoro fino all'80% rispetto ad altri metodi. 9. MONDO. MANUELA CARTOSIO: IMBROCCHIAMOLA [Dal quotidiano "Il manifesto" del 5 settembre 2008 col titolo "Imbrocchiamola". Manuela Cartosio e' giornalista e saggista, particolarmente attenta ai movimenti e alle lotte sociali] Bere l'acqua del rubinetto, invece della minerale in bottiglia, e' un atto di educazione civica. Da insegnare nelle scuole. Tornando tra i banchi, gli scolari di Desio troveranno una novita': brocche, una ogni quattro alunni, piene di ottima acqua del rubinetto. L'iniziativa e' promossa da "Brianzacque", l'azienda che gestisce la rete idrica della Brianza. In futuro, promette l'azienda, sara' estesa alle scuole di ogni ordine e grado dei 52 comuni della futura provincia di Monza-Brianza. Per tranquillizzare qualche mamma iperapprensiva, l'Asl fara' periodici controlli sulla qualita' dell'acqua distribuita nelle brocche e per certificare la pulizia dei contenitori. Il fine dell'iniziativa e' duplice: sensibilizzare i ragazzi all'uso consapevole e responsabile di un bene comune, convicerli a smetterla con la minerale. Liscia o gasata, e' inutilmente costosa e inquinante, perche' prima viaggia per centinaia di chilometri sui tir e poi riempie le discariche di plastica. Solo il 5% dell'acqua messa in rete da Brianzacque e' utilizzata per bere o cucinare. E' verosimile che la media nazionale sia analoga: siamo un popolo di gran bevitori di minerale, a tutto vantaggio delle multinazionali dell'acqua in bottiglia. Nel 2007 in Italia sono stati imbottigliati 12 miliardi di litri di acqua minerale. Per quantita' assoluta siamo il quinto maggior consumatore di acqua minerale al mondo, ma si sale al terzo posto (dopo Emirati Arabi e Messico) per consumo pro capite (in media ogni italiano ciuccia 202 litri di minerale l'anno). Si riferiscono al 2006, ma restano validi, i dati contenuti nel dossier "Un paese in bottiglia" diffuso da Legambiente lo scorso marzo, in occasione della Giornata mondiale dell'acqua. Il rapporto censisce 189 fonti attive e 304 marche di acque minerali che generano un volume d'affari di 2,2 miliardi di euro. I canoni che le industrie pagano alle Regioni per attingere l'acqua minerale alle fonti si aggirano sui 3-5 centesimi ogni mille litri: non bastano neppure a coprire i costi sostenuti dagli enti pubblici per smaltire le bottiglie pet che sfuggono alla raccolta differenziata. Solo il 35% delle bottiglie di plastica va al riciclaggio (ci sono forti dubbi che una parte finisca comunque sottoterra). Sapendo che per produrre un chilo di pet (polietilene tereftalato) servono circa due chili di petrolio, e' possibile stimare l'impatto ecologico delle sole bottiglie di plastica. Nel 2006 in Italia sono state utilizzate 350.000 tonnellate di pet, con un consumo di 665.000 tonnellate d petrolio e un'emissione di gas serra di circa 910.000 tonnellate di CO2 equivalente. Piu' difficile (ma basta un'occhiata alle autostrade piene di tir carichi di bottiglie) stabilire l'inquinamento prodotto dal trasporto su gomma dell'acqua minerale. Solo il 18% delle bottiglie viaggia sui treni. I consumatori babbioni pensano che l'acqua in bottiglia sia piu' sicura dell'acqua del rubinetto. Convinzione rafforzata da un marketing martellante, fatto di raffiche di spot con testimonial famosi e messaggi pubblicitari sul filo dell'inganno. Solo in pubblicita' l'industria dell'acqua in bottiglie investe 370 milioni l'anno. Dispongono di risorse assai piu' scarse le campagne di varie associazioni a favore dell'acqua "del sindaco". Una, lanciata da Legambiente e Altroconsumo, si chiama "Imbrocchiamola" ed e' rivolta a ristoranti e bar perche' servano ai clienti acqua corrente. L'iniziativa brianzola porta le brocche nelle scuole. Con la speranza che i ragazzi conquistati all'acqua del rubinetto disintossichino i genitori che si fanno di minerale. 10. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI VITERBO Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo: e-mail: info@coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta@libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac@tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it Numero 125 del 13 settembre 2008 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request@peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request@peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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