Roma (NEV), 17 settembre 2008 - Tra le tante iniziative che si collocano all’interno del “Tempo per il Creato” - quel periodo liturgico cioè, che si svolge nel mese di settembre, e fino al 4 ottobre, dedicato alla preghiera per la protezione della creazione ed alla promozione di stili di vita sostenibili - si è svolto sabato 13 settembre, nella suggestiva cornice di Villa Pignatelli di Napoli, un incontro ecumenico con il titolo “Nuova sobrietà per abitare la Terra”.
La giornata, dedicata alla salvaguardia del Creato e promossa dalla Conferenza episcopale italiana (CEI), ha visto la partecipazione di Laura Casorio per la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), la quale ha sottolineato il ruolo delle chiese come attori sociali impegnati in un percorso di sensibilizzazione iniziato già diversi anni fa. "Nel tentativo di andare al di là dei semplici consigli per vivere con sobrietà, il percorso di sensibilizzazione comporta anche una presa di coscienza delle conseguenze del nostro agire, conseguenze che a volte ricadono sulla nostra società in maniera preponderante anche se non riconoscibili in quanto tali, penso ai flussi migratori o ai disastri ambientali". Alla Giornata sono intervenuti, tra gli altri, mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia e presidente della Commissione per l’ecumenismo e il dialogo della CEI e l’arcivescovo Gennadios Zervos, metropolita ortodosso d’Italia ed esarca dell’Europa meridionale. Tutti d’accordo nel dire che di fronte ai problemi climatici le chiese sono chiamate alla responsabilità. Zervos ha ricordato come quello della custodia dell’ambiente sia un comandamento per i cristiani, e che sobrietà vuol dire anche sobrietà dell’umiltà, ammonendo che siamo amministratori e non padroni della terra. Paglia ha ribadito la necessita di rinunciare al consumismo che "ci consuma dentro e fuori", ricordando che siamo di fronte anche ad un problema spirituale.