Scorie nucleari
FREGATURE
piscina Eurex nel comune di Saluggia
di Stefano Ghio
A luglio 2007 la Sogin - Società per la Gestione degli Impianti Nucleari - ha completato lo spostamento delle scorie
radioattive stipate nella piscina Eurex nel comune di Saluggia (in provincia di Vercelli), dove sono ben l’81 per cento del
totale sul suolo italiano, al vicino deposito Avogadro. Questo è un sito altamente insicuro per la salute della popolazione
della zona, poiché si trova a pochissima distanza dalle falde dell’acquedotto del Monferrato e rischia seriamente di
contaminarle, visto che non è a tenuta stagna. Nel corso degli ultimi anni gli abitanti della zona hanno formato un
Comitato Cittadini Saluggesi che si proponeva come obiettivo di scongiurare il pericoloso trasporto delle barre di uranio e
ne chiedeva il ridislocamento al di fuori del territorio comunale, sostenuto anche dai comitati spontanei sorti nei paesi
vicini: da Rondissone (il Comitato Spontaneo Arcobaleno) a Livorno Ferraris, a Torrazza Piemonte, tanto per citarne alcuni.
Inoltre, in occasione delle manifestazioni tenutesi per sostenere attivamente le richieste dei comitati (due, che hanno
visto la partecipazione di centinaia di persone), questi sono stati costantemente affiancati, così come per il lavoro di
controinformazione, da alcune realtà della sinistra antagonista quali il CSA Mattone Rosso di Vercelli o il Collettivo
Senza Tregua di Novara. Il governo, come sempre, è rimasto totalmente sordo alle esigenze della popolazione ed ha portato
a compimento quanto aveva previsto. Per depotenziare e far fallire la protesta, l’esecutivo ha proposto - in piena campagna
elettorale per il rinnovo del consiglio comunale - un indennizzo economico per i residenti; nonostante queste promesse, i
cittadini saluggesi hanno bocciato sonoramente la giunta comunale uscente, capitanata dall’esponente del Pd (quota DS)
Franco Barbero, eleggendo sindaco l’assessore provinciale Marco Pasteris, esponente di una lista civica di estrema destra
(lui stesso è un nazi-alleato). Occorre riconoscere che il Mortadella ed i suoi accoliti sono riusciti nel loro intento di
porre un termine alle proteste, di fatto il Comitato al momento non esiste più; diciamo al momento perché, se è vero che
non ci sono più state mobilitazioni, da parte del governo è venuto meno l’impegno a risarcire il danno esistenziale di cui
soffrono, ed ancor di più soffriranno in seguito, gli abitanti della zona. Attraverso un giochino furbesco ed assolutamente
vergognoso, a Saluggia viene assegnata una quota pari al 15 per cento del totale delle compensazioni previste per tutti i
siti di stoccaggio di rifiuti radioattivi presenti in Italia: peccato che qui non ci sia solo il 15 per cento del
materiale, ma ben l’81 per cento! Stefano Ghio Mercoledì, 10 ottobre 2007 |