LA TV E LA LOGICA

Le immagini sessuali o paurose e la ragione


di Michele Zarrella

Perché su problemi importanti la logica sembra fallire?
Il sistema nervoso sociale, oggi è comandato dalla TV. La gente si costruisce un’opinione davanti allo schermo e pensa che quello che dice la TV sia “la verità”. La gente è orientata soprattutto dai notiziari e dalla pubblicità, che sempre più spesso fanno uso di immagini con riferimenti sessuali o di paura. Questo tipo di immagini “salta” direttamente in una parte del cervello che ci mette in allarme immediato senza alcuna mediazione razionale, come invece succede per le parole lette o sentite. Alla fine, guardando troppo immagini sessuali o di paura, il nostro cervello sarà portato ad agire con la parte più istintiva, subendo addirittura delle modifiche che renderanno più facile passare dalla emozione all’azione.
Questo costituisce un pericolo?
Quando l’uomo decide senza un’analisi razionale, trovandosi in uno stato emotivo prende delle decisioni immediate che rischiano di essere errate e che possono comportare conseguenze gravi. Le idee nascono, crescono e si diffondono tramite i media a tutta la società. Se i media trasmettono maggiormente le idee utili agli obiettivi commerciali dell’editore, certamente costituiscono un pericolo, perché in questo modo crescono e vivono le idee di chi ha più mezzi e più soldi e non le idee più sagge e più vantaggiose per la società.
Può fare un esempio?
Uno per tutti, il più grave: i cambiamenti climatici. Un gruppo di 2500 scienziati, all’unanimità, cosa rarissima nel mondo scientifico, fin dal 2007, ha redatto un rapporto ONU nel quale avvertono che il 90% dei mutamenti climatici è causato dalle attività umane. Che proseguendo con questo modello di crescita, basato sullo spreco e sulla produzione di energia elettrica da fonti fossili, potremmo giungere nel giro di pochi anni ad una situazione di emergenza o peggio ad un punto di non ritorno. Ultimamente “Scienze”, la prestigiosa rivista scientifica, ha avvalorato la tesi del rapporto ONU, pubblicando un articolo che fa delle previsioni ancora più preoccupanti, sul futuro del clima, partendo dall’aumento di acidità e della temperatura negli oceani, con conseguenze catastrofiche per la flora, la fauna e sull’effetto termoregolatore degli stessi sul clima del pianeta.
Ma non tutti sono d’accordo.
Esatto. E questo è il problema. Se un rapporto scientifico intacca gli interessi economici di qualche multinazionale, la stessa è tentata di esaltare o addirittura di alterare le notizie rendendole funzionali al perseguimento del proprio profitto e dei propri affari, curandosi scarsamente delle conseguenze pericolose per l’intero pianeta. Basti pensare a quello che sta succedendo nel Golfo del Messico e le notizie che la BP ha dato sulla quantità di petrolio versato e sulle cause che lo hanno provocato.
Mi sembra di aver già vissuto esperienze del genere.
Infatti si ricorderà delle battaglie e dei processi contro le multinazionali del tabacco. Alcuni decenni or sono, se qualche medico scriveva un articolo sulla pericolosità del fumo sulla salute umana, le multinazionali del tabacco ne facevano uscire un altro che dichiarava l’esatto contrario, ma che si è dimostrato interessato, manipolato o, in alcuni casi, addirittura falso. La stessa cosa sta avvenendo per i cambiamenti climatici. In questo modo la popolazione è disinformata e non riesce a decidere e scegliere correttamente.
Questo modo di fare provoca danni.
Quando si danno notizie contrastanti, ambigue o addirittura manipolate certamente si fanno danni anche gravi e si prendono decisioni irrazionali. Ricordiamo le prove false prodotte da Bush presso l’ONU sull’esistenza di armi nucleari in Iraq. In quella occasione la ragione e la logica furono annichilite. E le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: l’orrore e la furia distruttrice della guerra ha provocato, fino ad oggi, centinaia di migliaia di morti, feriti, distruzione e incalcolabili danni psichici e sociali. Ma perché Bush, pur di far guerra all’Iraq, fece preparare documenti falsi? Fu mosso da cause ed obiettivi commerciali ed economici? Fu spinto dalla ricchezza dei giacimenti petroliferi esistenti in quella nazione? Se la logica del profitto e degli obiettivi commerciali supera la ragione la situazione diventa gravissima, perché si è indotti a fare scelte interessate e utili a pochi, ma che diventano esiziali per tutta la società.
Certo nel caso dei cambiamenti climatici non si tratterebbe più di centinaia di migliaia di morti, feriti e distruzione.
E sì. Purtroppo nel caso dei cambiamenti climatici il danno si fa a tutto il pianeta, o meglio a tutte le specie viventi che lo abitano. Perché il pianeta continuerà a girare nello spazio per altri 1825 miliardi di giorni, ma non si porterà come ospite la nostra specie. Forse qualche altra che riuscirà a sopravvivere.
Come successe per i dinosauri?
Proprio così. Circa 65 milioni di anni fa si estinsero il 75% delle specie marine e quasi tutte le specie animali e vegetali. I dinosauri, che allora erano i padroni del pianeta, non riuscirono a sopravvivere agli sconvolgimenti climatici provocati dalla caduta di un asteroide, mentre riuscirono a sopravvivere alcune specie compreso dei piccoli mammiferi da cui discendono tutti i mammiferi odierni esseri umani compresi. La differenza è che allora fu un evento esterno, improvviso e imprevisto. Oggi invece il cambiamento climatico è provocato in gran parte dalle attività umane ed avviene in modo graduale e può sfuggire al sistema nervoso sociale che si adatta. Però negli ultimi decenni l’aumento della temperatura ha assunto un andamento di tipo esponenziale. I segnali sono chiari e forti: i ghiacciai che si sciolgono, l’acidità e la temperatura degli oceani che aumentano, i fenomeni climatici che diventano più violenti e gli scienziati che ci avvertono. Essi scrivono: «Si avvicina il giorno in cui il riscaldamento del clima sfuggirà a ogni controllo…. Non è più il tempo delle mezze misure». Però alle multinazionali, alla Bp non importa se si dovesse raggiungere il punto di non ritorno. Tanto la nostra specie si è autodefinita homo sapiens sapiens, e crede a ciò che dice la TV anche quando, come nel caso del tabacco e della guerra in Iraq,  non segue la logica.
Gesualdo, 8 agosto 2010
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Domenica 08 Agosto,2010 Ore: 12:29