Questione rifiuti - Benvento
Consigli per arrivare preparati al prossimo Consiglio Provinciale del 20 Febbraio 2008 ...

di Maria Pia Cutillo

14 febbraio 2008
Cosa si deciderà su.” Il Sannio si differenzia” Piano Sperimentale ad alta sostenibilità Ambientale per la Gestione dei Rifiuti in Consiglio Provinciale?
Il Consiglio Provinciale si riunirà il 20 Febbraio 2008 in prima convocazione per discutere dell’approvazione del suddetto Piano, tra gli altri molteplici punti, per cui o si farà notte o si rimanderà tutto l’“ inconcluso ” al 25 Febbraio.

Il Piano, cita un Comunicato Stampa provinciale del 28 Settembre 2004, è stato già presentato in sede di Conferenza dei Capigruppo nel corso di un apposito incontro cui hanno preso parte: i consiglieri Agostinelli, Barricella, Borrelli, De Cianni, Di Maria, Lamparelli, Lombardi, Rubano; lo stesso assessore Petriella ed il dirigente di Settore della provincia ing. Angelo D’Angelo. Il Documento di Orientamento Strategico, del resto, nasce da una decisione del 29.03.2004 del Consiglio provinciale che approvava, all’unanimità, la proposta del Presidente Nardone di provvedere alla redazione di un Piano Provinciale dei Rifiuti nell’ambito delle proprie competenze in materia di programmazione ed organizzazione dello smaltimento dei rifiuti.

Lo stesso Comunicato stampa continua: “ Le scelte e priorità strategiche del Piano afferiscono la Raccolta Differenziata Strategica: con la differenziazione viene dato avvio a quel processo di valorizzazione del rifiuto - risorsa di materia e di energia - che trasla nel tempo la conclusione del ciclo vitale dei materiali e, di conseguenza, la necessità del loro smaltimento. L’attività di raccolta differenziata rappresenta, quindi, per gli enti preposti alla gestione dei rifiuti urbani, un percorso obbligatorio condizionato, tra l’altro dalla necessità di raggiungere specifici target imposti dalla norma (il 35% rispetto alla produzione totale dei rifiuti). Ne discende che viene anche attivata la filiera di produzione ed utilizzo del “compost”. A completamento della Raccolta Differenziata il sistema provinciale punta, inoltre, sulla raccolta e valorizzazione delle altre frazioni riciclabili (vetro, plastica, carta …).
Bene allora finalmente ci siamo, la Raccolta Differenziata finalmente si farà a Benevento ed in provincia, devono approvare questo benedetto Piano.
Non è cosi semplice perché il 20 Febbraio 2008 si discuterà di altro, o meglio di ciò che interessa il presidente Nardone mica i Cittadini e i Comitati Civici… per cui recita il Comunicato relativo alla convocazione del Consiglio Provinciale:

“ Com’è noto, il Piano provinciale dei rifiuti, approvato, come detto, nel 2004, si fondava (e si fonda) sulla raccolta differenziata. Questa stessa metodica, tuttavia, comunque produce un residuo, che deve essere smaltito: la Provincia, nel monitorare le tecnologie di trattamento di questa massa finale, ha puntato la propria attenzione:
1. sulla dissociazione molecolare, che produce un gas che può essere riutilizzato per alimentare la rete urbana del riscaldamento e/o produrre energia;
e
2. sull’ossidoriduzione. Su tali metodiche è necessario un approfondimento scientifico.
Inoltre, per superare l’attuale fase emergenziale, con la presenza anche sul territorio sannita di enormi quantità di ecoballe non stoccate a norma (come la discarica di Toppa Infuocata), la Provincia propone di migliorare l’insostenibile situazione attuale, modificando la struttura produttiva dei CDR. In sostanza, l’impianto CDR invece di produrre, come accade oggi, le ecoballe dovrà specializzarsi - questa è la proposta - nella loro supercompattazione, nonché nella loro inertizzazione (dal punto di vista igienico-sanitario) utilizzando resine o cemento. Il prodotto finito, secondo l’impostazione del nuovo Piano rifiuti, può essere utilizzato per la ricostruzione e rinaturalizzazione delle cave dismesse sebbene accompagnato dall’aggiunta ed apporto di terreno vegetale nelle quantità da stabilire. Su questi punti, dunque, si articola principalmente l’aggiornamento del Piano provinciale dei rifiuti varato in Giunta provinciale venerdì 1° febbraio u.s. e che dovrà essere definitivamente licenziato dal Consiglio, secondo le modalità che sono state indicate in precedenza.”
Lo scorso 12 Febbraio c.m. al Consiglio Provinciale molti dei Consiglieri erano assenti, il Presidente Nardone era in Regione, quasi nessun Consigliere aveva letto l’ordine del giorno, alcuni non ricordavano un Piano Rifiuti, molti non sapevano che la Giunta il 1 Febbraio aveva approvato detto Piano, insomma più che un Consiglio Provinciale era un bar: giornali aperti, telefonini che squillavano, chiacchierate informali etc. etc..fino allo scioglimento perché la maggior parte dei Consiglieri si era defilata.

Comunque noi dei Comitati non vogliamo che si approvino queste “metodiche” che la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri, in data 24.04.2007, definisce ...” pur già commerciali in alcuni paesi, mancano ancora dati completi, in particolare per la situazione specifica italiana.”… Gli impianti innovativi di cui sopra dovrebbero essere oggetto di adeguata sperimentazione ai fini di verificare l’opportunità della loro introduzione nel sistema nazionale di trattamento di rifiuti.”

Arriveremo al 20 Febbraio 2008 più preparati e magari con una copia del Piano rifiuti già letta?
Per allora ci auguriamo che avranno deciso a casa che questi impianti sono nocivi e che esistono alternative validissime ad essi, che noi continuiamo a proporre, per chiudere l’intera filiera dello smaltimento rifiuti dopo aver organizzato la Raccolta Differenziata con il Riciclo, il Riuso , le multe sugli imballaggi inutili e la loro diminuzione alla fonte, i siti di compostaggio locali e soprattutto la soluzione finale di Trattamento Meccanico Biologico ( che risolve il residuo dei rifiuti dopo la differenziata e che non ne vanifica il processo).
Nei prossimi Consigli Provinciali i Consiglieri dovrebbero decidere tutto questo solo se le decisioni ( cosa che temiamo) non sono state prese PRIMA dal solo Presidente Nardone.

Il 13 febbraio 2008, infatti, il signor Andrea di Giovanni, Ufficio stampa della Abiotech srl, scrive che - “ l’impianto (di ossidoriduzione ) di Campobasso, è in procinto di trasferimento a Benevento, a seguito di accordo tra il Supercommissario ed il Presidente della Provincia di Benevento” Andrea di Giovanni
Che fine ha fatto il progetto di ossidodistruzione che la Provincia di Bergamo doveva realizzare e che si trova nel Documento Strategico sulla Home Page del sito della Provincia di Benevento?
Inoltre gli incontri del Presidente con il Supercommissario De Gennaro nelle ultime settimane fanno pensare ad accordi sulla possibile sperimentazione della dissociazione molecolare a Benevento e nel frattempo sembrano svanite, fortunatamente, le speranze di costruire l’impianto nella Valle Vitulanese, quindi?
Noi saremo ai Consigli Provinciali e critichiamo fortemente questo modo di fare politica.
Vi sembra che siano minimamente rispettate la più semplici forme di Democrazia e Partecipazione popolare in questo modo? Le proteste popolari sono fin troppo giustificate e inevitabili in questo contesto. Magari il Presidente Nardone si dimetterà di nuovo…seguito dai Consiglieri.


Maria Pia Cutillo
Coordinamento Provinciale dei Comitati per la Salute e per l’Ambiente



Lunedì, 18 febbraio 2008