Lobbycrazia e rifiuti in Campania: maggio 2009, il decreto legge che verrà (D.L.P.C.M.)

di Prof. Franco Ortolani

Maggio si è caratterizzato come il mese dei decreti legge, indipendentemente dal tipo di coalizione di Governo Nazionale. I DL del 2007 (maggioranza di centro sinistra) e 2008 (maggioranza di centro destra) dovevano fare scrivere, con la mano dello stesso Commissario di Governo Bertolaso, resa ferma, decisiva e infallibile da poteri speciali sempre più “invasivi” e preoccupanti, la parola fine all’annoso e costoso scandalo-emergenza rifiuti.

Il DL del 11 maggio 2007 “salvacampania” prescriveva la costruzione di 4 discariche; il Commissario di Governo Pansa invece di realizzarle ha provocato, dopo 7 mesi, la gravissima e inquietante crisi ambientale di dicembre. Il DL 90 del 23 maggio 2008 impone la costruzione e la militarizzazione di 3 nuovi inceneritori e di 10 discariche. L’attuale governo ha detto che con i poteri speciali e la militarizzazione avvierà e porterà a termine l’esecuzione delle costose opere appaltate rapidamente e disinvoltamente in situazioni emergenziali e quindi non nei modi previsti dalle leggi ordinarie. Solo così si salverà la Campania. L’inizio dell’attuazione del DL 90 è stato efficace come immagine in quanto l’informazione diffusa dai mass media ha fatto credere ai cittadini italiani che il problema sia un fenomeno locale causato dalla inciviltà dei campani e dall’incapacità degli amministratori locali condizionati dalla malavita organizzata e che solo negli ultimi mesi, grazie al governo di centro destra, è finalmente intervenuto lo Stato che in pochi giorni ha efficacemente avviato la risoluzione dell’annoso problema imponendo la costruzione militarizzata di inceneritori e discariche. Gran parte degli italiani, stanchi di subire gli effetti delle immagini negative degne di un paese sottosviluppato immerso, in parte, nell’immondizia, crede a questa versione mediatica anche se le cose non stanno così; in realtà, l’emergenza rifiuti è un’invenzione governativa di 14 anni fa. Tutti i commissari di governo sono stati nominati dal Presidente del Consiglio di turno per cui tutti gli “errori” e la non chiusura dello scandalo rifiuti sono imputabili direttamente allo “Stato”.

Tornando ai D.L. di maggio, si nota che i siti in cui realizzare le discariche sono stati scelti senza verifica di fattibilità geologica ed ambientale preventiva, come accaduto negli ultimi due anni anche per molti siti nei quali dovevano essere costruiti vari impianti, risultati improponibili, come poi ammesso dagli stessi commissari di governo (ad esempio Pianura e Ex Manifattura Tabacchi a Napoli; Somma Vesuviana alle falde del Vesuvio; Carinola e Pignataro Maggiore nel Casertano; Morcone nel beneventano; Perdifumo, Padula e Caggiano nel salernitano) o ad elevato impatto ambientale e socio-economico negativo (Basso dell’Olmo a Campagna; Valle Masseria a Serre;Coda di Volpe a Eboli; Ferrandelle nel casertano; Boscofangone a Marigliano; Giugliano ecc.).

Gli ultimi eventi hanno evidenziato che sono stati elaborati progetti sbagliati circa l’impatto dell’ambiente sulle discariche a Chiaiano e Sant’Arcangelo Trimonte. In quest’ultimo sito dove è attiva una delle sole due discariche in Campania, è stata realizzata una parte dell’impianto su un versante palesemente instabile contro ogni buon senso e senza il rispetto della normativa tecnica e delle prescrizioni stringenti della Commissione di Valutazione d’Impatto Ambientale regionale con il risultato che l’intervento ha innescato un fenomeno franoso che potrà provocare una nuova crisi ambientale. Il progetto di discarica a Chiaiano si basa su dati sbagliati, circa l’instabilità della cava, che possono mettere a rischio l’incolumità dei lavoratori. E’ già evidente che oltre ai buoni risultati sul piano mediatico, il D.L. 90 del 23 maggio 2008 non determinerà la chiusura dello scandalo-emergenza e che probabilmente, nonostante i poteri speciali e la militarizzazione, solo per l’incapacità (reale o programmata?) del Commissariato di Governo, fra qualche mese si avrà una nuova crisi. A questo punto lo Stato non potrà ammettere di avere sbagliato per cui occorrerà che si verifichi una vivace ribellione dei campani: la colpa della probabile crisi sarà, conseguentemente, attribuita ai cittadini e ai capopopolo, naturalmente condizionati dalla malavita organizzata, capaci solo di opporsi alle necessarie, giuste ed adeguate azioni dello Stato. Come un copione già sviluppato negli anni scorsi, probabilmente qualcuno si dimetterà pure e verrà sostituito da un nuovo personaggio che dirà “adesso sistemo tutto io”. Ma come, se nonostante la militarizzazione non è stato risolto il problema? No problem! Basterà un nuovo decreto legge di maggio, nel 2009. O si limiterà ulteriormente la democrazia per cui non si potrà nemmeno più parlare, i cittadini non potranno più denunciare gli errori clamorosi della vorace lobbycrazia e finalmente chi governa comanderà di fatto, avendo l’illusione di essere infallibile e la certezza di essere impunibile e di continuare a usare i soldi pubblici disinvoltamente facendo guadagnare società di ingegneria e imprese varie, naturalmente solo quelle adeguatamente referenziate che diano serie garanzie. Oppure…grazie ad un’opportuna nuova legge che imporrà il federalismo, il Governo nazionale potrà emanare un nuovo tipo di decreto legge che imporrà il ritiro dello Stato dalla ormai stantia “missione rifiuti”. Dopo avere imperversato per oltre 14 anni con vari commissari di governo che hanno speso somme enormi di denaro pubblico, in maniera illegale secondo le leggi ordinarie, favorendo guadagni facili alle lobbies che contano senza risolvere i problemi, il Governo potrà dire “coi poteri speciali vi abbiamo fatto un servizio che non dimenticherete, e ora, con il federalismo, sono fatti vostri”. Così finalmente i cittadini campani, che sono parte lesa nello scandalo rifiuti e che hanno pagato prezzi elevatissimi in termini di mancato sviluppo socio-economico e di dequalificazione ambientale, nel maggio 2009 probabilmente avranno un nuovo tipo di decreto legge: il D.L.P.C.M. . Campania, usa e… getta?

31 agosto 2008

Prof. Franco Ortolani
Ordinario di Geologia, Università di Napoli Federico II



Lunedì, 01 settembre 2008