Caserta - Riflessione
«La terra ha bisogno di Me... io mi impegno e Tu?»

di p.giorgio

Ringraziamo padre Giorgio, della Comunità dei Padri Sacramentini di Caserta, per questa sua riflessione sul convegno tenutosi a Caserto lo scorso 5 maggio sul tema dei rifiuti.


"Questa terra per noi è sacra, quest’acqua scintillante che scorre nei torrenti e nei fiumi non è solamente acqua: per noi è qualcosa di immensamente più significativo: è il sangue dei nostri padri…Noi sappiamo almeno questo: non è la terra che appartiene all’uomo, ma è l’uomo che appartiene alla terra. questo noi lo sappiamo"
E’ stata proprio una esperienza toccante quella del convegno di lunedì 5 maggio sul tema “Dall’attuale disastro ad un piano esemplare per i rifiuti in Campania”, convegno voluto dalla caritas diocesana, su decisa spinta del padre vescovo Raffaele Nogaro, il quale ha riletto le parole del capo indiano, citate all’inizio, nella lettera dal titolo “La salvaguardia del creato” scritta proprio per questa occasione; nella sua riflessione, infatti, il nostro pastore dice: "…c’è una visione biocentrica che contempla la persona umana parte integrante della creazione. E’ l’uomo in relazione con tutte le creature, che ha un rapporto di rispetto e di responsabilità verso tutto e verso tutti...".
La prima nota positiva del convegno è stata la numerosa partecipazione: circa 500 persone, la maggior parte del quartiere Acquaviva, che hanno ascoltato con profondo interesse gli interventi puntuali e intensi dei relatori.
E poi, estremamente importante è risultata l’informazione, chiara, appassionata e convincente che ha illuminato, credo, il cammino di tanti cittadini; soprattutto delle tre parrocchie di N.S. di Lourdes, di SS. Maria del Carmine e S. Giovanni Bosco, e del SS. Nome di Maria, che da alcuni mesi, grazie all’iniziativa autogestita di volontari, hanno iniziato la raccolta differenziata e si stanno sensibilizzando sempre di più sella consapevolezza che soltanto raggiungendo il vero obiettivo, una raccolta differenziata porta a porta, possiamo uscire dal grave problema dei rifiuti.
La comunità del nostro quartiere Acquaviva e della nostra Comunità di N.S. di Lourdes, in particolare, ha sentito intensamente questo incontro perché vi è giunta preparata e con un’esperienza forte alle spalle fatta di tante realtà: l’iniziativa del Carnevale, momento di aggregazione e di festa ma anche di sensibilizzazione e di denuncia delle questioni ambientali; il coinvolgimento degli insegnanti e degli alunni della scuola del terzo circolo che ha promosso l’iniziativa del Piedibus; la presenza da qualche mese, in quartiere, della Cooperativa sociale Newhope, che ha sottolineato la delicatezza del momento proponendo come nuovo prodotto del suo laboratorio etnico la borsa della spesa (che è andata a ruba) con la scritta “La terra ha bisogno di Me… io mi impegno e Tu?”;
E soprattutto, appunto, la raccolta differenziata di questi tre mesi, resa possibile dalla ditta Erreplast dei fratelli Antonio e Nicola Diana (ditta che ha visto la nostra visita con ben 200 cittadini in una domenica di marzo ricca di interesse e di partecipazione): in queste settimane c’è stato un continuo incontro tra i volontari e la gente, che ha fatto crescere giorno dopo giorno la fiducia gli uni degli altri ed ha accresciuto il convincimento che dal basso, uniti, si può fare anche quello che agli amministratori risulta impossibile.
Il punto debole rimane proprio l’amministrazione comunale che non si sta muovendo nella direzione dei suoi cittadini e non sembra neppure orientata ad ascoltarli. Ad essa verrà inviato un documento firmato dai partecipanti del convegno con chiare e precise richieste, tra cui: avviare una seria raccolta differenziata porta a porta, riscrivere un piano integrato dei rifiuti, individuare la localizzazione di impianti di compostaggio, bonificare i diversi siti contaminati (tra cui Lo Uttaro) con conseguente ripristino della legalità.
In questo momento si sente l’esigenza di stare insieme e di credere insieme in quanto stiamo facendo: soprattutto sentiamo l’esigenza di formarci spiritualmente per sostenere con maturità questo drammatico/entusiasmante momento.
Fuori nel nostro giardino la pianta con i suoi fiori color rosso vivo invoca un impegno coraggioso a portare avanti quanto iniziato: anch’essa ha bisogno di un cielo pulito e di una terra pulita per vivere e per continuare a regalarci con i suoi colori intensi la passione per la vita di tutto il creato.


p.giorgio



Venerdì, 09 maggio 2008