L’opposizione all’aeroporto di Viterbo - Riflessione
Cresce l’opposizione al trasporto aereo in Gran Bretagna

di JOSS GARMAN

[Ringraziamo Marinella Correggia (per contatti: mari.cor@libero.it) per averci messo a disposizione questo articolo parte del dossier apparso nell’ultimo fascicolo della rivista "Valori" col titolo "No-fly, siamo inglesi" e il sommario "Agosto caldo: un’azione diretta nel mastodontico aeroporto inglese di Heathrow".

Joss Garman e’ cofondatore di "Plane Stupid", gruppo inglese di azione diretta contro l’insostenibile crescita del trasporto aereo]


La lobby dell’influente industria aerea e’ riuscita nel suo intento: il governo inglese ha in programma un’espansione a tutto campo di venti aeroporti, con nuove piste e nuovi terminal; un progetto funzionale alla prevista - ma insostenibile - crescita del trasporto aereo.

Perche’ tutto cio’? Sul lato della domanda, e’ ormai diffusissima la cultura del "week end volante" - due giorni a Praga, la seconda casa in Spagna; sul lato dell’offerta, il governo e l’industria del settore assecondano la tendenza, la agevolano, la spronano con i piani di espansione aeroportuale (sempre piu’ voli, sempre piu’ passeggeri). Un vero e proprio circolo vizioso reso possibile dal fatto che il governo esclude da qualunque suo obiettivo ambientale di riduzione proprio le emissioni del trasporto aereo (ignorate anche nel protocollo di Kyoto e finora nel sistema comunitario di scambio delle quote di emissione dei gas serra).

Nel prossimo mese di agosto, tanti turisti atterreranno o partiranno da Heathrow, l’aeroporto piu’ trafficato del mondo; ma ci saranno anche migliaia di attivisti, per un’azione diretta a impatto elevato: pianteranno le loro tende per il secondo "Campo d’azione a favore del clima".

L’iniziativa sara’ il culmine di un anno di crescente protesta pubblica per la crescita del settore aereo.

Il gruppo di cui sono cofondatore, Plane Stupid, lavora con le comunita’ locali direttamente colpite dal rumore, dall’inquinamento atmosferico e dai piani di espansione territoriale degli aeroporti; siamo riusciti a concludere alleanze fino a qualche anno fa impensabili. In passato i residenti si accontentavano di chiedere "non qui". Adesso, insieme ai gruppi ambientalisti e a quelli di azione diretta, chiedono che cambi l’intero modello; qui e altrove. Nei mesi scorsi i nostri attivisti - molti dei quali nuovi alle tecniche di azione diretta - hanno occupato uffici di linee aeree, interrotto discorsi pubblici del ministro dei trasporti, fino a bloccare una pista.

Le nostre tecniche hanno fatto arrivare il trasporto aereo sulle prime pagine dei giornali e anche nell’agenda politica, hanno alimentato la consapevolezza del danno provocato da questa crescita esponenziale. Sempre piu’ persone ora sanno, anche grazie alle nostre azioni dirette, che salire su un aereo significa determinare un grande impatto sul clima, oltre che sulla salute e la qualita’ della vita di chi vive intorno agli aeroporti; alcuni gruppi si dedicano anche a informare su modi piu’ sostenibili di viaggiare e incontrare.

Il prossimo passo e’ far si’ che la consapevolezza diventi azione politica, obblighi al cambiamento finche’ le emissioni non saranno contenute. Non ci siamo ancora arrivati, viste le intenzioni di ingrandire gli aeroporti; ma per la prima volta il governo ha avviato una consultazione popolare in merito all’espansione del terzo aeroporto della capitale; altre consultazioni seguiranno. E’ un segno.

Altrimenti, la crescita dei voli cancellera’ ogni risultato di riduzione delle emissioni realizzato dagli altri settori. Non bastera’ fermare ogni auto, spegnere ogni lampadina e chiudere ogni fabbrica; non riusciremo lo stesso a rispettare gli obiettivi di riduzione che ci siamo dati se non faremo scendere a terra l’industria aerea commerciale. Ce lo dice la scienza, facciamo in modo che il governo sia obbligato ad ascoltare.

Tratto da
Notizie minime de
La nonviolenza è in cammino


proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini.
Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

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Numero 170 del 3 agosto 2007



Venerd́, 03 agosto 2007