L’opposizione all’aeroporto di Viterbo
Aeroporto a Viterbo?

di Mauro Sarnari

[Riportiamo l’intervento svolto da Mauro Sarnari nella seduta del Consiglio provinciale di Viterbo del 30 luglio 2007.

Mauro Sarnari, per decenni apprezzato docente nelle scuole del viterbese, e’ stato protagonista di rilevanti esperienze educative sia con i giovani e giovanissimi che con gli adulti, e uno dei protagonisti di importanti iniziative socioculturali e di non dimenticate testimonianze di impegno civile]


Ho chiesto da poco di risiedere in questa citta’.

Quando l’ho fatto ho dato credito anche a chi mi diceva che qui sarebbe stato piu’ facile porre le condizioni per partecipare.

A proposito dell’aeroporto, a tutta prima, mi sembra che, al di la’ di prese di posizione gia’ belle e confezionate, poche siano state le iniziative vere, popolari, tese a porre i punti interrogativi fondamentali e a stimolare la necessaria, diversa conoscenza dei cittadini, circa i pro e i contro.

In fondo siamo noi cittadini a trarre vantaggio, maggiore, minore o nullo, da quanto sembra si voglia mettere in cantiere.

Abbiamo ascoltato e reso noto capillarmente quanto hanno detto e hanno da dire i cittadini di Ciampino e Malpensa, per fare solo un esempio? Abbiamo informato i cittadini circa la pericolosita’, i livelli d’inquinamento acustico e atmosferico?

In fondo e’ parlare della salute dei cittadini.

*

Abbiamo messo a confronto, puntualmente, con lo sguardo al futuro, i livelli di occupazione che si acquisterebbero e quelli che si perderebbero? Abbiamo informato i cittadini riguardo a tipi di volo e di aereo, orientamento delle piste di decollo, di atterraggio e pericolosita’ connessa?

Abbiamo consentito, ai cittadini e non solo, di farsi piu’ che un’idea circa i riflessi economici che l’aeroporto avrebbe sul costo dei terreni e delle case, tutte, soprattutto quelle che gravitano nell’area aeroportuale?

Abbiamo fornito conoscenze sui se, in qual modo e quando, si voglia far fronte alla necessita’ di rivedere radicalmente e a 360 gradi, tutto l’assetto ferroviario e stradale del viterbese?

Abbiamo mostrato vantaggi e svantaggi di cio’, mappe alla mano, ai tanti interessati da tutti questi radicali rivolgimenti?

Parliamo in questo caso di rivolgimenti che interesserebbero tutta la nostra provincia, che assumerebbe un aspetto radicalmente diverso da quello che oggi, con tutti gli inconvenienti, attrae il turista e lo studioso.

Abbiamo spiegato alle imprese di ogni natura, vantaggi e svantaggi? Abbiamo detto loro che per decenni sarebbe ostacolato dai lavori il gia’ difficoltoso scorrimento del traffico stradale e ferroviario?

Dimentico sicuramente una quantita’ di cose di cui dovremmo poter discutere ed essere informati da esperti di diverso orientamento: cito i siti archeologici, le Terme, l’Universita’, di cui Agraria e’ fiore all’occhiello, l’orto botanico.

Da nuovo residente mi piacerebbe vivere in pace.

Tutti i partiti si richiamano alla democrazia e alla partecipazione. Se ne dia prova, non mostra soltanto, ai cittadini, che temono, anche, che una o piu’ lunghe mani stiano dietro alle solite, rassicuranti, parole.

Tratto da
Notizie minime de
La nonviolenza è in cammino


proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini.
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Numero 169 del 2 agosto 2007



Giovedì, 02 agosto 2007