[Riproponiamo il comunicato diffuso il 25 luglio 2007 del Comitato che si oppone alla costruzione dellaeroporto di Viterbo (per contatti: info at comitatonepiperlapace.it)]
Il 24 luglio 2007 si e costituito a Viterbo un comitato di opposizione al progetto di costruzione del nuovo aeroporto.
Il comitato e promosso da persone da anni impegnate in varie esperienze di solidarieta, per i diritti umani e la pace, per lambiente e il diritto alla salute, per un modello di sviluppo non distruttivo.
*
Proponiamo alla riflessione pubblica le seguenti preoccupazioni:
a) La realizzazione dellaeroporto rappresenta un reale pericolo di devastazione ambientale, di inquinamento della qualita dellaria e acustico, con i conseguenti gravi danni per la salute, il benessere e la sicurezza delle persone. Contribuisce a stravolgere la naturale vocazione agricola e turistica di qualita del territorio viterbese. Aggiunge una nuova pressione su unarea gia sottoposta, in gran parte, a servitu energetiche, militari e speculative - in particolare edilizia, che continua la cementificazione di vaste aree dei comuni viterbesi.
b) Il modello di mobilita cui questo progetto e interno e vecchio, superato e pericoloso come dimostrano gli studi scientifici piu recenti. Dovrebbe essere invece incrementato e migliorato il trasporto su rotaia anche per le grandi distanze in quanto piu sicuro e meno inquinante, cosi come, prima di tutto, dovrebbe essere fortemente potenziato il trasporto ferroviario del viterbese.
c) La costruzione dellaeroporto non rappresenta unoccasione di effettivo sviluppo per la citta di Viterbo poiche essa diverrebbe per i viaggiatori semplicemente unarea di transito per altre destinazioni, come avviene gia per le piccole citta sedi di scali aerei, e la valorizzazione delle preziose risorse culturali e ambientali della citta di Viterbo passerebbe in secondo piano rispetto a tale funzione di scalo aereo, il che potrebbe implicare in prospettiva un possibile danno anche per il turismo e gli ambiti occupazionali ad esso collegati.
d) Le ragioni che giustificano la necessita di un terzo scalo aereo nella Regione Lazio non sono ragionevoli ne condivisibili poiche ripropongono ed amplificano un modello di mobilita, e particolarmente di viaggio e di viaggiatore, in cui si privilegia unicamente la velocita degli spostamenti e il guadagno delle compagnie aeree a scapito della salute, della salvaguardia ambientale e del viaggio inteso come esperienza e conoscenza dei luoghi e delle persone.
*
Il comitato espone queste prime sommarie ragioni di preoccupazione che motivano la sua opposizione al progetto aeroportuale, ad esse se ne aggiungono altre legate a considerazioni piu generali sulla necessita di un impegno urgente in difesa del clima e della biosfera: il trasporto aereo e fortemente inquinante; e piu in generale e necessario ed urgente muovere verso scelte di modelli di sviluppo ecologicamente sostenibili, autocentrati e con tecnologie appropriate, che si basino su criteri di sobrieta e condivisione responsabile, di primato della persona umana e di rispetto della natura, rispetto a scelte distruttive e finalizzate prevalentemente se non unicamente alla massimizzazione del profitto e ad uno sfrenato consumismo incompatibile con i limiti della natura.
*
Il comitato intende promuovere unampia ed attenta discussione su questo progetto in tutti i suoi aspetti, con particolar riferimento anche al modello di mobilita e al modello di sviluppo cui esso e di fatto collegato, ed alle sue decisive implicazioni economiche, ambientali, tecnologiche, sociali e culturali.
Il comitato intende sollecitare una riflessione che coinvolga tutti i cittadini, le comunita locali, le esperienze associative e le istituzioni, affinche con lesercizio della partecipazione democratica tutte le persone possano essere protagoniste consapevoli di una scelta che in questa fase si presenta complessa, con molti aspetti da chiarire, e che richiede una discussione ampia, approfondita, informata e consapevole, rispettosa delle opinioni di tutti, democratica nel senso pieno del termine.
Una scelta che a nostro avviso richiede di attenersi a quel "principio di precauzione" secondo il quale prima di prendere una decisione che puo essere irreversibile e che puo avere effetti gravemente negativi nel lungo periodo e in una logica sistemica, occorre una valutazione per quanto possibile completa e obiettiva delle sue conseguenze, e qualora emerga che vi siano esiti nocivi, o anche soltanto che restino delle zone dombra o vi siano fondati motivi di preoccupazione, allora e doveroso astenersi dalla realizzazione di quel progetto.
NellAlto Lazio tutti ricordiamo le conseguenze nefaste di decisioni passate che allepoca venivano presentate come positive e dai benefici effetti, e che invece hanno gravemente danneggiato la popolazione, aggredito il territorio e sovente inibito la possibilita di uno sviluppo corretto e adeguato.
*
Il comitato si propone di promuovere anche unattivita di studio, di documentazione e di sensibilizzazione sui temi sopra indicati.
Non abbiamo la pretesa di offrire delle risposte preconfezionate, ma intendiamo formulare delle domande ed esporre delle preoccupazioni alle quali e interesse di tutti cercare insieme delle risposte nel confronto pubblico, con il conforto della piu rigorosa ed aggiornata riflessione scientifica, e nella comune assunzione di responsabilita in difesa della biosfera e del diritto a una vita degna e sicura delle persone presenti e delle generazioni future. Tratto da Notizie minime de La nonviolenza è in cammino
proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it
Arretrati in: http://lists.peacelink.it/
Numero 169 del 2 agosto 2007
Giovedì, 02 agosto 2007
|