Aeroporti e inquinamento: Malpensa

A cura di eleonora bellini

Vi trasmetto questa notizia sull’inquinamento provocato da Malpensa ai Comuni dell’area circostante, limitatamente al territorio lombardo. Non mi risultano analoghe rilevazioni per quello piemontese, per ora. Forse può essere utile per la riflessione a coloro che giustamente si oppongono alla realizzazione dell’aeroporto di Viterbo. “La sentenza emessa a fine settembre dalla decima sezione del Tribunale civile di Milano, che impone a S.E.A. e al ministero dei Trasporti un risarcimento per danni da inquinamento causati dagli scarichi degli aerei in decollo, fa luce, finalmente, su una situazione da sempre tenuta nascosta. Il Tribunale civile di Milano, con il supporto di una consulenza tecnica dell’Università statale, ha riconosciuto il danno ambientale. Numerosi studi, ricerche e convegni avevano, da tempo, evidenziato la situazione di pesante inquinamento atmosferico ed acustico che pone un serio interrogativo sul futuro di tutta l’area e dei relativi abitanti in conseguenza del degrado ambientale. Quindi la sentenza non ci sorprende e non ci stupisce. Si dirà: ma gli aeroporti inquinano, quindi... Ma l’anomalia di questo aeroporto è che sta interamente nel Parco del Ticino, la sua operatività inquina aree dichiarate S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario) dall’Unione Europea e colpisce, nel raggio di 10 km. dalle piste, 38 Comuni preesistenti, e 88 Comuni entro 15 km.: mezzo milione di persone. Non ci sono spazi liberi da sacrificare intorno all’aeroporto, non c’è quindi la possibilità di un’area cuscinetto tra il sedime aeroportuale, le aree pregiate del Parco e le aree residenziali. Come da sempre sosteniamo, in quest’area, non ci può stare un aeroporto di tali dimensioni, e lo stabilisce proprio il P.R.G.A. (Piano Regolatore Generale Aeroportuale) che fu approvato anche dai Sindaci di Arsago Seprio, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Ferno, Golasecca, Lonate Pozzolo, Samarate, Somma Lombardo e Vizzola Ticino. Quello che ci sorprende, e non da oggi, è l’atteggiamento dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (A.R.P.A.) che, rispetto agli studi, ricerche e convegni summenzionati, è sempre stato scarsamente incisivo. Sollecitata ad esprimere un parere su un dettagliato “Rapporto ambientale”, redatto ed approvato a cura del Consiglio comunale di Golasecca, l’ARPA confermava i dati riportati nel rapporto sui parametri di inquinamento per i diversi elementi monitorati, i quali superano i livelli stabiliti per la protezione della salute umana, ma poi concludeva: “Attorno all’aeroporto non sembra quindi emergere, per quanto concerne gli inquinanti monitorati, una criticità particolare sulla qualità dell’aria rispetto alle caratteristiche della zona in cui è inserito”. Al parere dell’ARPA si oppone la sentenza del Tribunale secondo la quale l’inquinamento rilevato nei suoli testimonia l’alterazione ambientale derivante dal traffico aereo. Chiediamo quindi ai Sindaci di rompere gli indugi e promuovere e sostenere, a cura di un Ente super partes, le stesse indagini svolte dall’Università per il Tribunale di Milano, come elemento necessario per la corretta valutazione dell’impatto aeroportuale e strumento indispensabile per la pianificazione dell’attività ed il governo del territorio. Per la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei propri cittadini.
Gallarate, 23 ottobre 2008
LEGAMBIENTE, A.C.L.I., C.OVES.T. ONLUS, UNI.CO.MAL. LOMBARDIA, AMICI DELLA NATURA AD ARSAGO



Lunedì, 03 novembre 2008