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www.ildialogo.org Giustizia e "sa Justitzia",di Mimmia Fresu

Giustizia e "sa Justitzia"

di Mimmia Fresu

C'è la Giustizia e c'è pure “sa Justitzia” *. Della prima se ne parla ogni giorno su giornali e tg. Il parlamento italiano, gli organi politici sono sequestrati dentro l'argomento della sua riforma. Giustizia, dai cui esiti parlamentari sembra dipendano le sorti del genere umano. Pare, così dice la parte politica più angosciata e solerte di questa campagna, che, per pura coincidenza, riguarda la storia privata del loro capo, che la riforma serve ai cittadini, anche se i cittadini, quelli onesti, non l'hanno chiesta e neppure mostrano fretta. Si fottano i tre milioni di persone che non riescono a fare la spesa, i giovani che si contendono il poco lavoro precario fra una giornata e l'altra di disoccupazione e gli occupati, trincerati sui tetti perchè il lavoro lo stanno perdendo: l'emergenza di questo Paese è solo la Giustizia. Poi c'è “sa Justitzia”, quella dei poveri cristi, quella che scatta inesorabile e può anche uccidere per un pizzico di coca. “Sa Justitzia” se sei nessuno: né un uomo dell'alta finanza, né un politico eletto dal popolo. Bruno Bellomonte, di sicuro, è sconosciuto a molti. Bellomonte è un cittadino italiano, sardo, imprigionato dal giugno scorso nelle carceri italiane. Sospettato di terrorismo sulla base di un'intercettazione telefonica in concomitanza col mai nato G8 de La Maddalena. Prima è stato tenuto per oltre un mese in stretto isolamento, poi trasferito in Calabria. Per il suo avvocato, andarlo a trovare e assicurargli uno straccio di difesa costa tempo e denaro (che Bellomonte non possiede) e per i familiari due giorni di viaggio. Fosse stato ospitato nelle carceri sarde, forse godrebbe almeno degli arresti domiciliari, ma di territorialità della pena non c'è traccia nell'agenda delle riforme. Persino i coniugi di Erba, condannati per lo sterminio di un'intera famiglia, sono vicini di carcere. Stupratori di buona famiglia circolano liberamente anche sotto casa delle loro vittime. Mafiosi, camorristi e truffatori godono di altre e alte protezioni. Bellomonte, accusato per una telefonata sibillina, appartiene alla categoria dei cittadini comuni: né ricco, né assolto dal voto popolare. Lui non c'è dentro una riforma della giustizia. A lui è applicata “sa Justitzia”, quella che sotterra ogni diritto. Quella che sotterra, talvolta.

Mimmia Fresu

*- sa Justitzia (la Giustizia): espressione in lingua sarda che, tradizionalmente, anche accomunando le forze dell'ordine, vuole intendere lo Stato oppressore.  

 

 


Marted́ 05 Gennaio,2010 Ore: 15:05
 
 
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