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www.ildialogo.org Cronaca e riflessioni sulla serata su Ernesto Balducci e sui suoi Diari.,di Antonio Camuso

Cronaca e riflessioni sulla serata su Ernesto Balducci e sui suoi Diari.

di Antonio Camuso

 
Reduci dall’incontro dell’anno scorso con Franzoni all’università di Lecce, in occasione dei seminari sul quarantennale del 1968, possiamo permetterci di fare una serie di considerazioni.
La prima è che i numerosi presenti l’altra sera, all’iniziativa , pur nella loro diversa personale esperienza, erano tutti accomunati da un sentimento di gratitudine nei confronti di uomini di fede come Balducci, Don Milani, Franzoni, Bisceglia, che, pur indossando la tonaca. seppero tener testa alle legioni dell’oscurantismo bigotto e integralista della parte peggiore della Chiesa di Roma.
 La stessa che tentò in tutti i modi di contrastare la voglia di rinnovamento che percorse l’intero pianeta nella seconda metà del novecento e che aveva messo in crisi molti principi e regole che sembravano essere il cemento secolare della Chiesa Cattolica.
È sempre difficile parlare di personaggi, che hanno avuto un gran peso su una moltitudine di uomini e donne, quando non si ha poi la fortuna di averli direttamente presenti, poter interloquire con loro ricevendo e restituendo direttamente quel senso di comunione d’intenti che ha legato insieme leader e gregari, apostoli , profeti e discepoli .
Se l’anno scorso abbiamo avuto questa piacevole esperienza, potendo direttamente avere fra noi Franzoni, invece a Brindisi purtroppo si è sentita l’assenza di Balducci , che una decina di anni fa ci fu derubato in un tragico incidente stradale.
Il lavoro di ricerca di Maria ( Mariella) Paiano, con la pubblicazione dei suoi Diari è stato apprezzato ed incoraggiato dai presenti attraverso i diversi interventi, compreso il nostro, come Archivio Storico Benedetto Petrone e il fatto che l’autrice abbia voluto dedicarlo agli uomini e le donne del mondo cattolico brindisino che con lei avevano condiviso una stagione d’impegno o che le avevano fatto da guida è stato comunque un bel regalo per molti di essi.
Oltre all’intervento di Sconosciuto, dobbiamo segnalare quello del Dottor Portaluri, del giudice Di Schiena, di don Romano dell’ordine degli scolopiti a cui apparteneva Balducci, di Giancarlo Canuto e di altri ancora .
Testimonianze sulle tante attese rimaste senza risposta nel mondo cattolico sull’attuazione effettiva del messaggio del Concilio, sulle tante battaglie che allo sguardo attuale sembrerebbero essere state condotte inutilmente, in un mondo che del messaggio cristiano prende solo l’immagine del Cristo per farne una crociata antiimmigrato e che poi getta tra i rifiuti dell’orgia consumistica ogni goccia di sangue versata dallo stesso Cristo,
Un Cristo accomunato nella sofferenza dei miliardi di esseri umani che soffrono la fame, ridotti ormai in cifre e statistiche buone solo per qualche campagna di immagine di questa o quella organizzazione benefica internazionale .
Un Cristo che muore nel nostro paese tre volte al giorno nei mille cantieri e fabbriche dove le condizioni di lavoro e di sfruttamento non cambiano da quelle degli anni 60 e 70 in cui operavano i preti “rossi”,
Un Cristo a cui viene impedito con le cannoniere di approdare sulle nostre sponde, quando nella Galilea occupata dai romani potè invece attraversare senza problemi a piedi il Mar Morto.
Un Cristo bambino che se dovesse oggi fuggire dalla Galilea, dalla follia di Erode, troverebbe a sbarrargli la strada lungo il suo tragitto verso l’Egitto , un interminabile muro di cemento, filo spinato e mitragliatrici, con una Gaza ridotta ad una enorme prigione collettiva e dove i centinaia di bambini palestinesi morti esattamente un anno fa, nell’operazione israeliana Piombo Fuso, testimoniano che Erode non è mai morto…
“ -Molto sconforto ed un senso di mancanza di speranza sembrano oggi annichilire la voglia di riattualizzare il messaggio di rinnovamento anche religioso,- “…è stato detto da alcuni degli intervenuti , mentre da altri, pur con diverse sfaccettature, è stato ricordato che perdere la fede, non solo in Dio, ma anche nella parte migliore dell’animo umano, è praticamente abbandonare l’essenza del messaggio cristiano
Il nostro intervento come Archivio Storico Benedetto Petrone , (che ci riserviamo di pubblicare per esteso) è stato, in sintesi , di incoraggiamento sul lavoro di ricerca e valorizzazione dell’opera di uomini come Franzoni o altri “ preti rossi”, partendo anche dal recupero di testimonianze documenti di tutti quei movimenti di base che anche nel nostro Sud , nella nostra Puglia, permisero che anche qui la Chiesa non fosse monoliticamente “ albero o cinghia di trasmissione” della parte peggiore della Democrazia Cristiana , anzi spesso le comunità di base cattoliche , le associazioni di solidarietà, furono un grande serbatoio e fucina di giovani che migrarono poi nei tanti gruppi e partiti e movimenti extraparlamentari degli anni 60, 70 e 80.
Giovani, uomini e donne, che abbiamo ritrovato ai giorni d’oggi, in altre nuove aggregazioni cristiane , a fianco a noi nelle giornate di Genova, nelle grandi mobilitazioni contro la guerra, sino alle attuali lotte ambientali, dando ancora speranza e fede che tutti insieme si possa continuare a portare avanti la voglia di cambiamento.
In questo ripetiamo che vogliamo impegnarci in un lavoro di ricostruzione storica, ma anche di confronto costruttivo, per valorizzare tutte le esperienze avutesi in questo campo a partire dal territorio del Brindisino senza escluderlo ad allargarlo in ambito interprovinciale e regionale.
Far cadere nell’oblio uno sforzo collettivo che vide impegnate più generazioni nella voglia di cambiamento sarebbe il peggior regalo che potremmo fare, sia alle nuove generazioni, che a coloro come Balducci o don Tonino Bello pagarono di persona per la loro coerenza.
Una storia non solo di grandi personaggi , ma anche di umili preti di provincia come don Marco Bisceglia di Lavello o come Don Cesare Micangeli, che predicava a Savelletri tra braccianti e sottoproletari contro speculatori fondiari e notabili DC, ma anche storia di comunità di fedeli pronte a mobilitarsi su temi proibiti dalla Chiesa di Roma.
Una storia da recuperare e farne omaggio a coloro che oggi volessero riprendere il testimone rimasto non annichilito, ma congelato dal vagone frigorifero della Globalizzazione Capitalistica, benedetta   dal Woytiwa negli anni rampanti del suo pontificato e dall’allora cardinal Ratzinger , (come ricordato dalla Maria Paiano e dai presentatori del libro sul Balducci) con il suo rapporto sulla Fede nel Sinodo del 1985 ,un rapporto che mise la pietra tombale sulle istanze conciliari, sulla teologia della liberazione e su tante speranze…
 
Antonio Camuso
Archivio Storico Benedetto Petrone
 
Brindisi 30/12/09


Mercoledì 06 Gennaio,2010 Ore: 12:42
 
 
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