- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (219) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org La posizione della FCEI sull'ora di religione islamica,Agenzia NEV del 21-10-2009

La posizione della FCEI sull'ora di religione islamica

Agenzia NEV del 21-10-2009

"No" degli evangelici al moltiplicarsi delle ore di religione confessionali


Scuola e laicità/1. "L'ora islamica? Meglio un'ora delle religioni"
Domenico Maselli, presidente FCEI, interviene nel dibattito lanciato dall'on. Urso
 
Roma (NEV), 21 ottobre 2009 - “Ha fatto bene l'on. Adolfo Urso a gettare un sasso nello stagno del monopolio cattolico dell'insegnamento confessionale”, ha affermato il 19 ottobre il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Domenico Maselli che presiede anche la Commissione delle chiese evangeliche per i rapporti con lo Stato.
“Ma pur concordando sull'intenzione di smuovere le acque di un dibattito culturale e politico assolutamente fermo su questa delicata materia, riteniamo che la strada da percorrere debba essere un'altra: quella di un insegnamento curriculare di storia delle religioni, che dia agli studenti della scuola italiana gli strumenti per comprendere un aspetto fondamentale della società multietnica e multiculturale in cui vivono. Un musulmano – prosegue Maselli - deve sapere perché i cristiani celebrano la Pasqua così come un cristiano deve sapere perché i musulmani digiunano nel mese di Ramadan o gli ebrei festeggiano Yom Kippur. Questo insegnamento di 'storia delle religioni', che nulla ha a che fare con l'attuale insegnamento della religione cattolica (IRC) – conclude il presidente della FCEI - andrebbe affidato ad insegnanti specificatamente formati e selezionati secondo i criteri ordinari. La moltiplicazione degli insegnamenti confessionali – l'ora islamica, poi quella ortodossa e così via - introdurrebbe invece meccanismi di chiusura all'interno dei recinti confessionali, mentre la vera sfida del progetto educativo della scuola pubblica è quella dell'incontro, della reciproca conoscenza e del dialogo tra le fedi e le culture”.
 
 
Scuola e laicità/2. "No" degli evangelici al moltiplicarsi delle ore di religione confessionali
Così non si favorisce l'integrazione scolastica e culturale
 
Roma (NEV), 21 ottobre 2009 - Sono numerose le reazioni degli evangelici alla proposta lanciata la scorsa settimana dall'on. Adolfo Urso in merito all'introduzione nella scuola pubblica di un'ora di religione islamica. Contro l'eventualità che si possano disgregare intere classi secondo le diverse appartenenze religiose degli alunni, tra le fila del mondo protestante si è alzato un coro di "no".
Contraria ad un'altra ora “confessionale” la pastora Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese: “Valdesi e metodisti – ha affermato - non chiedono e non chiederanno un’ora di religione ‘protestante’. Non lo faranno perché convinti che il tema della formazione religiosa confessionale sia di specifica spettanza delle famiglie e delle comunità di fede. E questo, dal nostro punto di vista, dovrebbe valere per i cattolici, per i musulmani, per i buddisti e così via. Ma se siamo e restiamo contrari a ogni forma di insegnamento confessionale nella scuola pubblica, questo non vuol dire che la scuola debba ignorare quella dimensione religiosa che costituisce un tratto rilevante di ogni società multietnica e multiculturale. Anche in Italia – persino nell’Italia cattolica e secolarizzata, ci viene da dire – iniziamo ad avere una certa familiarità con il Ramadan islamico, lo Yom Kippur ebraico, il Vesak buddista, con il libro di Mormon o i Veda della tradizione induista. Educare alla realtà del pluralismo religioso dovrebbe diventare quindi un obiettivo fondamentale di ogni percorso scolastico teso a formare persone e cittadini consapevoli e partecipi della complessa realtà che li circonda”.
Nicola Pantaleo, presidente dell’Associazione "31 Ottobre, per una scuola laica e pluralista, promossa dagli evangelici italiani", ritiene che "la mossa del sottosegretario Urso, ancorché animata dalle migliori intenzioni, contrasta con il principio della laicità delle istituzioni che presuppone l’assenza di un insegnamento confessionale nella scuola pubblica". Per Pantaleo non è certamente "moltiplicando l’offerta religiosa che si ottempera a quel principio irrinunciabile o si favorisce l’integrazione scolastica e culturale. Di fatto la proliferazione di 'ghetti' confessionali può solo esasperare le incomprensioni e le gelosie identitarie. E’ una strada sbagliata". E intanto l'Associazione "31 ottobre", ribadisce la necessità di adottare un insegnamento di "religioni nella storia" che sia libero da ipoteche confessionali e fornisca agli studenti una conoscenza del fatto religioso ad ampio raggio.
La soluzione ipotizzata è la “risposta sbagliata ad un problema reale" è il parere dell'Alleanza evangelica italiana (AEI), che con un comunicato stampa diffuso ieri ribadisce la sua opposizione all'insegnamento della religione cattolica (IRC) nella scuola pubblica ritenuto "privilegio iniquo in uno stato laico". Con l'ipotetica aggiunta di un altro insegnamento religioso invece di risolvere "il vizio di fondo dell'IRC", lo estende e lo amplifica ulteriormente. AEI propone quindi l'abolizione dell'IRC e l'introduzione di una legge per la libertà religiosa che "finalmente introduca nel nostro paese una legislazione rispettosa di tutte le componenti religiose in un quadro di laicità ed uguaglianza. Solo così ci potrà essere integrazione, anche della minoranza islamica".


Giovedì 22 Ottobre,2009 Ore: 16:30
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Scuola

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info