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Consigli a Gesł Bambino: luoghi in cui non nascere

Lettera di Michelangelo Bruccoleri, missionario "mendicante" per i poveri


Caro Gesù Bambino, prima di nascere di nuovo sulla terra, accetta questi semplici consigli da parte di un amico che Ti vuole bene, e così evitare di soffrire dopo. Ti prego: non nascere nell'Africa centrale, o peggio ancora in Libia, in Tunisia, in Algeria, in Marocco! Sai perché? Perché quando sarai grande e vorrai scappare dall'Africa per la fame, per le malattie, per le guerre, per l'aids, o per evitare che ti obblighino a prendere un fucile in mano e sparare su tutti, non puoi venire nella cattolica e civile Italia. Ad alcuni non piace il colore della tua pelle. Gesù, è agghiacciante: abbiamo trasformato il "mare nostrum" in un "mare mostrum"! Sai? In Italia qualche partito, ha fatto approvare in parlamento (senza chiedere il parere degli italiani) una legge contro gli immigrati, soprattutto per quegli sventurati che vengono in Sicilia attraverso quel pezzo di mare che ci separa dalla Libia.

Per favore, non venire in Italia, o a Malta! Non attraversare il canale di Sicilia! Fammi caso! Ascoltami! Ti confonderanno per un buono a niente, ti confonderanno per un trafficante di droga, per un delinquente, per un sieropositivo, per uno che verrà nel nostro paese per creare problemi; peggio ancora se avrai la pelle color cioccolato o se sarai "negro". Se dovessi restare in balia delle onde in mezzo al mare, non possiamo più soccorrerti (come facevano tanti buoni pescatori mazaresi), per timore di essere accusati di favoreggiamento del reato di immigrazione clandestina. Gesù, pensaci su almeno due volte, come due sono le camere del nostro parlamento italiano che, senza pudore e tanto cinismo, hanno votato quella "nefasta e crudele" legge contro gli immigrati. Sembra che quella legge l'abbiano scritta apposta per Te. Io, se fossi in Te, mi preoccuperei un poco, anzi abbastanza. Venendo in Italia, ricordati, porterai via lavoro agli italiani.

Gesù, se proprio insisti a voler viaggiare in barca e venire nel "dolce paese", nel paese del sole, della pizza, delle crociere, sappi che ti faranno soffrire la fame, la sete, gli stenti. Per ventuno giorni navigherai sbattuto dalle onde del mare perché il tuo canotto ha finito la benzina. Avrai sete, sentirai i cocenti raggi solari che bruceranno la tua pelle, ti sentirai solo, abbandonato, mentre noi saremo occupati ad andare a Messa tutti i giorni, a batterci il petto, a discutere animatamente sulla bontà della nuova legge contro gli immigrati africani, contro di Te.

Ti do una piccola buona notizia. Mentre Tu griderai aiuto, lancerai i tuoi SOS o manderai messaggini con il tuo vecchio cellulare, noi sorvoleremo con gli elicotteri la tua "barca", il tuo "canotto"; ti scatteremo delle fotografie, ma non ti riconosceremo come Fratello, come Amico, come Figlio di Dio, come Messaggero e Missionario di Pace, come Salvatore della nostra "stancata" economia italiana.

Diremo che sei e sarai un problema da evitare per la nostra politica. Devi scusarci! Però abbiamo anche ragione! Come mai possiamo pensare che Tu ti saresti fatto "negro", che avresti avuto quel color di pelle un poco, sì. Poco chiaro, un colore un poco sporco? Tutte le nostre belle immaginette - fotografie, che abbiamo su di Te (ed io ho una bellissima collezione, che un giorno ti mostrerò, sono migliaia), Ti raffigurano bello, biondo, di carnagione bianca, mediterranea; con una bella barba bionda ben curata, profumata. Eh, non lamentarti se poi non ti riconosceremo! Come puoi pensare che ti avremmo dovuto riconoscere "negro" e su un gommone sporco e poco sicuro?

Se avrai fortuna e ti rimorchieremo con le nostre navi della Capitaneria di Porto, non ti porteremo più nei centri di accoglienza di Lampedusa o di Porto Empedocle, dove ti avremmo dato un "numero" per riconoscerti. Eh no! Basta! I nostri "saggi", "attenti", "navigati", "sperimentati" politici hanno stabilito tutto il contrario. Essi sì che fanno il nostro bene, che lavorano instancabilmente per il nostro paese che sprofonda nella crisi. Essi sì che hanno occhi per vedere Te, "negro", nel Canale di Sicilia e non hanno occhi per vedere i milioni di italiani disoccupati che soffrono la fame, gli stenti, le privazioni. Sai? A molti italiani manca l'essenziale per vivere!

Sai, Gesù? Alcune nostre massime autorità di governo sono andate in Libia (da dove tu hai preso il "canotto salva vita" per venire nel "dolce paese"), ed hanno firmato un accordo con le autorità "democratiche" di quel paese (forse non sono tante democratiche, sembra che non sia stato il fratello popolo libico ad eleggerli; però a Te questo non interessa, sono sottigliezze che Tu non riusciresti a comprendere) ed hanno stabilito di rimorchiare il tuo canotto e di riportarti in Libia e dopo nel tuo paese di origine. Sai, Gesù? Quell'accordo al "civile" popolo italiano è costato un sacco di quattrini, un occhio della testa. Gesù, abbiamo speso più di quanto spenderà un giorno il tuo amato Giuda per Te! Lo capisci? Egli con 30 denari ti ha consegnato ai romani e ai soldati del tempio (anche quelli erano molto attenti ai "segni dei tempi"come i nostri politici, ti hanno voluto un gran bene?!), invece noi, per consegnarti ai libici, abbiamo speso cinque miliardi di euro.

Però devi sapere un'altra cosa, e questa notizia ti toglierà dalla testa, una volta per tutte, la tentazione di voler nascere in Africa. Appena ti riporteranno in Libia, ti aspetteranno le patrie e scomode galere di quel paese poco ospitale. Lì Ti bastoneranno, Ti sputeranno, Ti insulteranno, Ti tortureranno, Ti faranno ogni sorta di male. Lì, è permesso agire in questo modo. Mentre noi italiani ci laveremo le mani come quel "vigliacco e timoroso" di Pilato.

Giorni addietro ho visto delle fotografie dei "tuoi fratelli più piccoli", anche loro "negri": erano insanguinati, con gli occhi gonfi per i pugni e i calci ricevuti in volto. Mi sono sentito male nel vedere quelle tristi fotografie, quei volti tumefatti che mi chiedevano aiuto. Credimi: mi sono sentito proprio male. Stavo per cenare e se mi è chiuso lo stomaco. E tutto questo per non "accoglierti" a Lampedusa, nel "dolce paese" e sognare un futuro migliore per Te, per tanti "fratelli" neri. Caro Gesù Bambino, non chiedermi quando finirà tutto questo. A noi elettori italiani non è dato sapere "quando".

Gesù, dopo tutte queste cose che ti ho scritto, hai ancora intenzione di nascere in Africa? Caro Gesù Bambino, a pensarci bene, devi nascere, e devi nascere:

• in Africa, dove rischierai la denutrizione, le guerre, gli odi, le malattie, che sono il "pane" quotidiano per i nostri telegiornali, e per i fratelli africani l'incubo della loro vita.
• Nella pagana Italia, dove correrai il rischio di essere vittima dell'aborto legalizzato, dell'eutanasia (?) e dell' inumana, scandalosa e crudele legge contro gli immigrati.
• Nella irriconoscibile Sicilia, una volta terra accogliente, terra del sorriso, dove correrai il rischio di diventare un numero per le statistiche, un "vo' cumprar", o un lavapiatti, o un immigrato da disprezzare perché "negro", se avrai fortuna (Caritas).
• Nel Nord America, dove, se parlerai di pace, di amore, di perdono, di condivisione, correrai il rischio di essere beffeggiato o schedato dalla CIA.
• Nell'America Latina, con il rischio di diventare bambino di strada (niño de la calle) a pulire le scarpe ai signorotti di turno, o a spacciare droghe leggere o pesanti, o a tagliare canna da zucchero (che addolcirà i nostri cafè e bevande), o a raccogliere foglie di coca o cacao per i bambini del Primo Mondo, senza mai Tu mangiare una sola tavoletta di cioccolato, o ad essere obbligato a far parte delle bande minorili, che tanta violenza e morte seminano nelle città latinoamericane.
• In Asia, dove ti farebbero lavorare in uno scantinato quattordici ore al giorno, confezionando palloni o scarpe sportive per i nostri bambini dell'opulenta Europa; e Tu non avrai mai un pallone vero per giocare, ma solamente uno fatto di stracci o di carta; e giocherai scalzo, perché a te nessuno regala niente. O a confezionare giocattoli che poi noi, allegramente, regaleremo ai nostri bambini la notte di Natale.
• In Palestina, dove Ti obbligheranno a odiare i tuoi fratelli ebrei, musulmani, cristiani; Ti obbligheranno a prendere un fucile, una pietra, un missile, della dinamite, per uccidere tante persone innocenti o per saltare Tu stesso in aria (Kamikaze), seminando morte, odio, devastazioni. Dove non potrai giocare liberamente per le strade del tuo paese, perché un alto e lungo muro ti dividerà dai tuoi amici, dai tuoi compagni di scuola, di gioco.

Caro Gesù Bambino, non so dove farti nascere! Non ho trovato un continente, un paese "decente", "amico", per ospitarti. Nessuno ti riconosce più! Sai? Mi sono fatto in quattro per riuscirci, ma vana è stata la mia ricerca. Ma Tu insisti di voler nascere lo stesso. Ti supplico: come hai deciso di nascere, quest'anno nasci nel cuore di ogni uomo, nel cuore di ogni bambino del mondo; nel cuore dei forti e dei deboli, dei ricchi e dei poveri, dei bianchi e dei neri, dei vescovi e dei fedeli, dei governanti e delle autorità (soprattutto italiane e siciliane). Gesù, nasci nel mio cuore, dammi un cuore grande per amare, per servire, per aiutare gli ultimi; un cuore che gioisca con chi è nella gioia e che pianga con chi piange. Fammi "prossimo" del mio prossimo, vicino e lontano. Vieni, Gesù Bambino, scegli il mio cuore come "culla" per la tua nascita. Caro Bambino, Ti abbraccio forte al mio cuore. Ciao.


Buon Natale, Gesù. Buon Natale.

Sac. Michelangelo Bruccoleri
Missionario "mendicante" per i poveri



Sabato 26 Dicembre,2009 Ore: 18:29
 
 
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