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www.ildialogo.org Lettera aperta al Card. HummesEminenza Cardinale Claudio Hummes, O.S.F.,di John Horan

Lettera aperta al Card. HummesEminenza Cardinale Claudio Hummes, O.S.F.

di John Horan

 

Caro Cardinale Hummes:
 
Congratulazioni per il nuovo incarico appena intrapreso. Lo scorso aprile, papa Benedetto XVI le ha riconosciuto la facoltà di allontanare dal ministero e sollevare dagli obblighi celibatari, tutti i preti che vivono con una donna, che hanno abbandonato il ministero per più di cinque anni o che hanno dato grave scandalo in qualche modo. Io sono uno di quelli che sarà dimesso, non per la parte relativa allo scandalo, ma per quella della donna.

Si sta facendo carico di un grande lavoro. Nel mondo, ci sono molte migliaia di noi e, ancor peggio, molti vescovi non hanno idea di chi siamo o dove siamo. Siamo stati degli "invisibili" per talmente tanto tempo che ora rintracciarci sarà un guaio.
 
Ho visto una sua foto su Wikipedia. Sembra un uomo gentile e il suo Curriculum dimostra il suo diritto ad appartenere al club dei cervelloni Dottori della Chiesa. Di certo lei ha un cuore fervido, e lo dimostra la sua difesa dei senzatetto, degli indigeni e il suo impegno contro la dittatura in Brasile. Ma è stato lontano dal lavoro parrocchiale per tanto tempo e una prolungata presenza in curia può portare la cataratta... Facio appello alla sua gentilezza, alla sua intelligenza e alla sua fermezza.
 
Come prima cosa, bisogna capire che questo progetto è una roba di scartoffie, riorganizzazione di carte negli uffici e ripulisti dei bilanci presbiterali. Non ha nulla a che fare con la tutela del bene della chiesa, con l'evitare lo scandalo o sistemare le cose agli occhi di Dio. Dio sa che la chiesa cattolica ha un bel da fare con queste cose, ma sollevare migliaia di noi dall'obbligo del celibato dovrebbe essere al 10.000 posto nella lista di priorità vaticane.

In secondo luogo, bisogna stabilire alcuni contesti storici. Magari non lo sa, ma il Vaticano ha tergiversato per anni riguardo le riduzioni allo stato laicale.
Sotto Paolo VI, quando un gran numero di preti ha lasciato, esisteva un processo lento, ma piuttosto facile. Giovanni Paolo II ha intrapreso un linea più dura, sembra con la convinzione di poter arginare la marea, rendendo gli abbandoni virtualmente impossibili.
Non ha funzionato. La conseguenza inattesa è stata quella di diminuire la credibilità del processo. Negli ultimi anni, si è diretto verso una strategia in cui il richiedente dovesse necessariamente mentire dichiarando di non avere mai avuto alcuna vocazione.
Molti di noi potrebbero dire di aver avuto una reale vocazione al presbiterato, ma non al celibato. Ora, papa Benedetto ha fatto completamente dietro-front. Perdonateci se siamo un po' confusi, ma il Vaticano ha cambiato strategia come noi cambieremmo un paio di calze.
 
Ho lasciato il presbiterato vaticano alla fine degli anni '80 quando la chiesa NON prevedeva una dispensa formale dagli obblighi celibatari.
Durante la mia "intervista di uscita" con il Cardinale Bernardin, mi ha detto che potevo chiedere la dispensa, ma che non l'avrei ottenuta finché non avessi raggiunto una età più avanzata.
Affermai che il Vaticano stava giocando duro. Mi diede ragione, ma i suoi occhi mi dicevano che non avrebbe mai avuto stomaco per opporsi alle tattiche. (In ogni caso, quello che certamente ERA nella lista di priorità Vaticana, era proporre la canonizzazione di Joe Bernardin).
 
Quindi, siamo chiari! Negli anni ’80 il Vaticano non avrebbe assicurato ciò che gli veniva chiesto ed ora, 20 anni dopo, si prende quello che in realtà non ha mai offerto. Alla luce di questo, per favore facciamo attenzione all’espressione “abbandonare il ministero”. Questo stralcio di storia revisionista è una bugia, pura e semplice.

Non sono uno che fa pronostici ecclesiali, ma devo ritenere che lei è su tutte le agende papali. La Congregazione per il Clero è un grande affare e questa chance di ripulire il bilancio dei sacerdoti è la cartina al tornasole di primo livello. Ma deve sapere che tutto questo è importante solo per i circoli vaticani e gli uffici diocesani. Altrove, i cattolici lo trovano ridicolo, e, dopo attenta riflessione, perfino irritante.
Le farò un esempio. Mia moglie ed io ci siamo sposati civilmente 19 anni fa. Non abbiamo potuto sposarci con matrimonio cattolico poiché io non avevo la dispensa che il Vaticano appunto non mi ha concesso. Il nostro matrimonio è stato rallegrato da una bella intesa sessuale. Quando mia moglie ha scoperto che i nostri rapporti sessuali, agli occhi del Vaticano, era causa di grave scandalo, si è messa a ridere e ha detto a gran voce "questo gioco al rimbalzino è uno scandalo! La nostra intesa sessuale è un sacramento".
 
Temo però che le donne mogli di preti non lo troveranno particolarmente divertente, a differenza di mia moglie. Si arrabbieranno e vorranno sapere perché la Santa Sede non riesce a vedere i veri scandali e vede scandali dove non ci sono.
 
L'idea che la nostra chiesa diventerà "più pulita e più pura" è n concetto meglio applicabile a delle fette di carne che non alla chiesa di Gesù. Cardinale Hummes "se il suo garbo, la sua perspicacia ed ironia potessero comprendere quanto tutto questo sia assurdo per noi, se solo lei facesse della sana ironia su queste dispense forzate, diventerebbe un grande papa.
Quindi, per semplificarle le cose, questo è il mio indirizzo: 1528 West Glenlake, Chicago IL 60660 . Sarei felice di essere dispensato dal concetto vaticano di presbiterato e sollevato dagli obblighi del celibato. Mi domando, riceverò una sorta di notifica? Mia moglie ed io vorremmo sapere quando il tutto è sigillato. Mi domando anche se la nostra parrocchia sarà messa al corrente. La mia parrocchia è S. Gerrude a nord di Chicago.
Credo che sarà sorpreso dalla loro reazione. Parlare di scandalo! Mi piacerebbe che lei trovasse il modo di inviare qualcuno dall'arcidiocesi per consegnarmi la dispensa sul luogo di lavoro. Ho fondato due scuole nella West Side di Chicago. I nostri studenti sono meravigliosi e il luogo è ricco di beatitudini.  Sarebbe orgoglioso del lavoro che gli ex-preti  "senza dispensa" hanno fatto. Sono sicuro che non userebbe mai più l'espressione "abbandonare il ministero".
 
Buona fortuna! La aspetta una battaglia difficile. Credo che Melchisedec avesse ragione, e incoraggerò altri ex-preti cattolici a chiedere la dispensa mandandole una nota con i loro punti di vista, tutti insieme. 
Sarà un lettura esaltante.
 
Con i migliori saluti.

John Horan

Per quelli di voi che volessero scrivere due righe al Cardinale Hummes, questi sono i riferimenti:
Sua eminenza Claudio Cardinal Hummes, O.S.F.
Palazzo delle Congregazioni
00193 Roma

Piazza Pio XII, 3 Tel 06.69.88.41.51 Fax: 06.69.88.48.45
 
 
Testo reperito da Patrizia Vita
Traduzione di Stefania Salomone
 
 
 
 
An Open Letter to Cardinal Hummes

Eminence Claudio Cardinal Hummes, O.S.F.

Dear Cardinal Hummes:
Congratulations on the new responsibility you have just taken on. This past April, Pope Benedict XVI granted you the power to dismiss from the priesthood and release from the obligation of celibacy, priests who are living with women, who have abandoned their ministry for more than five years or who have engaged in seriously scandalous behavior. I am one of those you will be dismissing – not for the scandal part but for the woman part.

It is a big job you have taken on. World wide, there are many thousands of us and, to add to the challenge, most bishops have no idea who or where we are. We have been on the “pay no mind†list for such a long time that tracking us down will be quite a headache.

I have seen your picture on Wikepedia. You seem like a kind man and your vitae demonstrates that you have Doctor of the Church quality brains. You clearly have some iron in your soul as demonstrated by your advocacy for homeless, indigenous people and your stance against the dictatorship in Brazil . But you have been away from parish work for a long time and prolonged exposure to the curia can cause cataracts. I am appealing to your kindness, brains and iron.

First off, understand that this project is a matter of paperwork, a re-organizing of files in cabinets, a clearing of the priesthood balance sheet. It has nothing to do with protecting the good of the church, avoiding scandal or getting things right in the eyes of God. God knows the Catholic Church has a good deal of work in those areas, but releasing thousands of us from the obligation of celibacy should be about around 10,000th on the Vatican to do list.

Secondly, some historical context needs to be established. You may not realize it, but the Vatican has zig-zagged for years about laicizations. Under Paul VI when large numbers were leaving, there was a fairly straightforward, but slow process. John Paul II pursued a much harder line, apparently in the belief that he could stem the tide by making laicizations virtually impossible. It didn't work. The unintended consequence was to diminish the credibility of the process. In his later years, he switched to a strategy wherein a petitioner had to lie, and state that he never really had a vocation at all. Most of us could say that we had a genuine vocation to priesthood, but not to celibacy. Now, Pope Benedict has done a complete about face. Forgive us if we are a little confused but the Vatican has changed its strategies like most of us change socks.

I left the Vatican priesthood during the late 1980’s when the church was NOT granting formal dispensations from the obligation of celibacy. During my “exit interview†with Cardinal Bernardin he said that I could apply for a dispensation, but it would not be granted until I was much, much older. I remarked that the Vatican was playing hardball. He agreed, but his eyes told me that he had no stomach for such silly tactics. (By the way, what SHOULD be on the Vatican “To Do†list is to put Joe Bernardin on the canonization track.)

So, let’s be clear. In the 1980’s the Vatican would not grant that which was asked for and now, 20 years later, will take that which has not been offered. In light of this context, please be careful about tossing out phrases like “abandon our ministry.†This revisionist bit of history is a lie, pure and simple.

I am no ecclesiastical prognosticator, but I have to believe that you are on anyone’s short list for Pope. The Congregation for Clergy is a big job and this chance to clean up the sacerdotal balance sheet is litmus test of the first degree. But you should know that it is only important in Vatican circles and in diocesan offices. Everywhere else, Catholics find it funny and upon deeper reflection, really quite infuriating.

I’ll give you an example. My wife and I have been in a civil marriage for the last 19 years. We couldn’t get married in the Catholic Church because I didn’t have a dispensation the Vatican wouldn’t give. Our marriage has been full of consensual sex. When my wife found out that our sex, in the eyes of the Vatican , was causing serious scandal, she laughed right out loud. “Our lawn is a scandalâ€, she said. “Our consensual sex is a sacrament.â€

I fear most women married to ex-priests will not, like my wife, find this particularly funny. They will instead fume and wonder out loud why the Holy See has such a hard time seeing real scandal and such an easy time manufacturing fake scandals.

This notion that our church will become “leaner and purer†are concepts best applied to cuts of meat and not the Church of Jesus . Cardinal Hummes – if your kindness, brains and iron could only understand how absurd this all is to all of us, if only you could muster up a real giggle about these forced dispensations, you would surely make a terrific Pope.

So, to make things easier for you, here is my address; 1528 West Glenlake, Chicago IL 60660 . I would be happy to be dispensed from the Vatican’s notion of priesthood and released from the obligation of celibacy. I wonder, will you send us some sort of note? My wife and I would like to know when the deal is sealed. I wonder if you will let our home parish know? My home parish is St. Gertrude on the north side of Chicago . I think you would be surprised by their reaction. Talk about a scandal! I would love if there was a way you could send someone from the Archdiocesan staff to deliver the dispensation at my place of work. I have started two schools on Chicago’s West Side . Our students are wonderful and the place is full of beatitudes. You would be proud of the work we “non-dispensed†ex-priests do. I am sure you would never use the phrase “abandon our ministry†again.

Good luck! You have an uphill battle ahead of you. I think Melchizedek is right, but I will encourage other ex Vatican priests to ask for their dispensations and to send you a note expressing their views, all the same. It will make for some exciting reading.

Best Wishes,
John Horan


For those of you who would like to drop Cardinal Hummes a line, here is his contact information:
His Eminence Claudio Cardinal Hummes, O.S.F.
 
Palazzo delle Congregazioni
00193 Roma

Piazza Pio XII, 3 Telephone: 06.69.88.41.51 Fax: 06.69.88.48.45
 
 
 
 


Mercoledì 02 Settembre,2009 Ore: 17:19
 
 
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