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www.ildialogo.org Cambiamento del cuore: i preti cattolici devono scegliere tra i celibato e l'amore,di James D. Davis | South Florida Sun-Sentinel

Cambiamento del cuore: i preti cattolici devono scegliere tra i celibato e l'amore

di James D. Davis | South Florida Sun-Sentinel

Lacerati tra il celibato e l'amore per una donna. E' un dilemma per i preti cattolici che amano in segreto.


 

Fonte:
 
 
Il Rev. Bob Deshaies non è mai uscito con delle ragazze durante la sua gioventù a Waterbury, Conn. Ha frequentato un seminario cattolico minore, poi un college cattolico, poi un seminario maggiore. "Lasceresti il ministero per un ciuffetto di peli", gli diceva il suo direttore spirituale.
 
Poi incontrò Deborah Cabral, una giovane impiegata nella parrocchia di Worcester, Mass. La frequentò dapprima come collaboratrice, poi come amica, poi come fidanzata. Quell'incontro avvenuto nel 1985, e la relazione che ne seguì, portarono al matrimonio e all'abbandono del ministero presbiterale cattolico, nonché all'ingresso nella chiesa episcopaliana nel giro di due anni, precedendo Alberto Cutié di una ventina d'anni.

"Quando incontri una donna che ti apre il cuore e l'anima, è come sbattere la testa" dice Deshaies, ora rettore della chiesa episcopaliana di St. Benedict. "Mi ha fatto ripensare ogni cosa".

L'uscita di Cutié dalle fila del clero cattolico  il suo matrimonio in una chiesa episcopaliana lo scorso venerdì, hanno evidenziato il tema dei preti che sono coinvolti in relazioni con donne - relazioni tenute nell'ombra a causa della norma del celibato.
In qualità di prete e pastore "televisivo" di una parrocchia di South Beach, Cutié ha riempito i titoli dei giornali di tutto il mondo - e ha condotto una forte protesta a livello locale.

Il 28 maggio, il giorno in cui Cutié è entrato nella chiesa episcopaliana, l'Arcivescovo John C. Favalora ha detto che le sue azioni "hanno causato un grave scandalo danneggiando l'Arcidiocesi di Miami - specialmente i nostri preti".
Ai preti non-celibi sono arrivate le ire scagliate da papa Benedetto XVI, durante l'annuncio dell'Anno Sacerdotale. "La chiesa stessa soffre a causa dell'infedeltà da parte di alcuni dei suoi ministri", ha detto Benedetto nella lettera del 16 giugno.
Dato lo stigma, è difficile trovare studi sulle relazioni prete-donna. Ma ci sono numeri non ufficiali.

Nel 2002, il sociologo Dean Hoge, della Catholic University of America stimava che tra il 20 e il 30% dei preti che hanno lasciato si sono innamorati di una donna, il 5-15% si è innamorato di un uomo; e 20-30% per un generale rifiuto verso il celibato.
Secondo lo psicoterapeuta A.W. Richard Sipe, il 25% dei preti americani hanno avuto relazioni con donne in un dato momento dall'ordinazione. "Credo che Cutié abbia fatto un grande servizio per tutti lasciando che si parlasse di lui", dice Sipe, i cui libri A Secret World  (un mondo segreto) and Sex, Priests and Power (sesso, preti e potere)  hanno scioccato i cattolici negli anni 90. "La maggior parte dei preti ha lo stesso problema. Non si tratta di un video o un film".

L'uomo, comunque, deve affrontare il problema da solo. E altrettanto la donna.

La verità velata
 
Nancy Nevius era furiosa quando Tom Brooks le ha rivelato di essere un prete solo sei mesi dopo l'inizio della loro relazione.
I due lavoravano negli anni 90 come psicoterapeuti al South County Mental Health diDelray Beach, e lui non indossava mai il clergyman al lavoro.

Poi un amico le rivelò l'altro lavoro di Brooks. "Non potevo immaginare di avere una relazione con un prete", lei disse. Lo affrontò durante la cena, ma lui non si scusò.
"La gente ti esclude se sa che sei prete", dice Tom Brooks, ora in pensione, ma che occasionalmente celebra matrimoni.
"Ma poi ne parlammo e la relazione divenne ancora più seria". Scrisse a Giovanni Paolo II dicendo che avrebbe lasciato il ministero. Nevius e Brooks si sposarono nel 1992 e vivono a Tequesta.
 
Sebbene Tom e Nancy Brooks frequentino gli incontri di CITI (Celibacy is the Issue), non vogliono più fare pressioni.
"Ciò che è importante non è il dogma, ma la relazione", dice Nancy Brooks. "Mi sento uguale, anzi arricchita. Molta gente non riesce ad avere tutto questo".

"Non sono persone minori"
 
Judy Hein amava stare con P. Paul Veliyathil, sia aiutandolo nella sua tesi o dividendosi un pollo fritto da KFC, o semplicemente passeggiando nei dintorni della  Johns Hopkins University di Baltimore.

Sua madre, indiana tradizionalista, si era opposta fermamente, e stettero separati per più di un anno.
Ma il loro amore durava e si sposarono nel 1988 nonostante le obiezioni di entrambe le famiglie.
"Sembra solo una giustificazione, ma dobbiamo credere che Dio ci abbia voluti insieme", dice Judy Veliyathil, receptionist  presso una agenzia di adozioni.
Ora frequentano la Royal Palm Christian Church di Coral Springs, e Paul Veliyathil lavora in un ospizio. E' associato a Rent-A-Priest, una rete di uomini come lui, mai ridotti allo stato laicale, o mai formalmente usciti dal presbiterato. Celebrano sacramenti come matrimoni, battesimi, anche se la chiesa non li riconosce.
 
Judy si definisce "quasi moglie", ma spera che la chiesa permetterà ai preti di sposarsi.

"E' proprio brutto che alcuni uomini non possano essere ciò che sono", aggiunge. "Se possono vivere da celibi, che lo facciano. Ma non sono di serie B perché amano".
 
Modelli che disturbano
Uno dei gruppi più nuovi che ha a che fare con i preti e le donne è Apostles Wives Club, un blog lanciato lo scorso agosto da Marcella Paliekara di Fond du Lac, Wis.
 
Lei era alla ricerca di donne che, come lei, avessero sposato un prete cattolico. Ma, praticamente fin dall'inizio, il centro si è spostato verso le donne coinvolte in relazioni segrete con preti.
 
La Paliekara pubblica i suoi commenti e dice di ricevere tra 85 e 100 visite al giorno.
E' riluttante nel rivelare ciò che le donne le dicono, per paura che pensino che lei tradisca le loro confidenze. Ma dice che alcune pensano "che sia qualcosa di speciale amare un prete, come essere innamorati di un presidente o di una celebrità".
 
Un'altra organizzazione, Good Tidings Ministry di  Canadensis, Pa., ha contatti con 2.000 persone - il 90% sono donne - da quando è stata fondata nel 1983. Il coordinatrice, Rev. Cait Finnegan, è molto dura con i preti. "Noi pensavamo che i preti volessero cercare una via d'uscita al loro dilemma morale", dice. "Invece abbiamo scoperto che semplicemente non vogliono essere scoperti. Molti di loro sono don giovanni, degli sciupafemmine seriali".

Questo potrebbe essere uno dei problemi di due ex-preti della chiesa cattolica di St. Vincent Ferrer a Delray Beach. John Skehan e Francis Guinan sono stati accusati di aver sottratto migliaia di dollari dagli uffici parrocchiali, dopo averli spesi in festini con donne.
La Finnegan restituisce la palla nelle fila dei preti a causa della regola del celibato cattolico. "Le norme diventano la decisione personale degli uomini su come comportarsi. Molti di loro escono con le donne, sperimentano, con adolescenti, o 30-40enni. Tutto questo, senza alcuna responsabilità da uomo".
Anche organizzazioni come Leaving the Priesthood riscontra il problema. Il gruppo basato in Colorado, fondato da un ex-prete ad agosto, ha raccolto le testimonianze di una dozzina di donne innamorate di preti.
 
Il Rev. Robert Kippley, che ha lasciato il ministero per sposasi, dice di trovare aspetti che lo disturbano da entrambi i lati. Alcune donne sono frustrate se il prete non esprime il suo amore", dice Kippley, divenuto un pastore luterano. A volte il prete flirta, illude la donna - una pratica che Kippley condanna come "abuso emotivo".

Da parte loro, alcune donne "sono attratte dall'amore proibito", aggiunge. Domanda quindi ad una donna che ha scritto: "Che faresti se lui lasciasse e ti chiedesse di sposarlo? Che fine farebbe il tuo amore in sei mesi?". La donna ha smesso di scrivergli.

Gli attivisti chiedono una discussione globale sul celibato facoltativo.
"Ci sono un sacco di storie segrete che si stanno svolgendo" dice Deshaies, il prete episcopaliano di Plantation. "La chiesa deve ammetterlo".
 
 
 
Testo reperito da Patrizia Vita
Traduzione di Stefania Salomone
 
 
Change of heart: Catholic priests must choose between celibacy and love
Torn between celibacy and love for a woman. It's a dilemma for Catholic priests who love in secret.
By James D. Davis | South Florida Sun-Sentinel
June 28, 2009
 
The Rev. Bob Deshaies never dated while growing up in Waterbury, Conn. He went to a Catholic high school seminary, then a Catholic college, then a major seminary. "You'd be giving up your ministry for a cheap piece of fluff," his spiritual director told him.

Then he met Deborah Cabral, a youth worker at a parish in Worcester, Mass. He got to know her first as a co-worker, then as a friend, then as a girlfriend. That meeting in 1985, and the relationship that followed, led into marriage, then out of the Catholic priesthood and into the Episcopal Church within two years, preceding Alberto Cutié by two decades.

"When you meet a woman who opens up your heart and soul, it's mind-shattering," says Deshaies, now rector at St. Benedict's Episcopal Church in Plantation. "It got me to rethink everything."

Cutié's exit from Catholic ranks, and his wedding at an Episcopal church this past Friday, have highlighted the issue of priests who are involved with women — relationships kept in the shadows by the requirement of celibacy.
As a handsome TV priest and pastor of a South Beach parish, Cutié made headlines worldwide with his relationship — and drew a loud protest at home.

On May 28, the day Cutié joined the Episcopal Church, Archbishop John C. Favalora said his actions "have caused grave scandal [and] harmed the Archdiocese of Miami — especially our priests."

Non-celibate priests also drew fire from Pope Benedict XVI, even as he announced the Year for Priests. "The Church herself suffers as a consequence of infidelity on the part of some of her ministers," Benedict's June 16 letter said.

Given the stigma, studies of priest-women relationships are rare. But some numbers are available.

In 2002, the late sociologist Dean Hoge of Catholic University of America estimated that 20 percent to 30 percent of resigned priests left because they fell in love with women; 5 percent to 15 percent because they fell in love with men; and 20 percent to 30 percent because they rejected celibacy in general.

According to psychotherapist A.W. Richard Sipe, 25 percent of all American priests have had relations with women at one time or another since ordination. "I think Cutié has done everybody a big service by getting it talked about," says Sipe, whose books A Secret World and Sex, Priests and Power shocked Catholic circles in the 1990s. "The average priest has the identical struggle. They're just not on film or video."

The men, therefore, must often sort through the issues alone. So do the women.
Veiling the truth
Nancy Nevius was furious when Tom Brooks told her he was a priest six months into their relationship.

The two were working in the late 1990s as psychotherapists at South County Mental Health in Delray Beach, and he didn't wear a collar on the job.

Then a friend told her of Brooks' other job. "I couldn't imagine a relationship with a priest," she says. She confronted him over dinner, yet he didn't apologize.

"People are often put off when they first hear you're a priest," says Tom Brooks, who's retired but still performs occasional weddings.

"But then we talked about it, and the relationship got more serious after that." He wrote Pope John Paul II and said he was leaving the priesthood. Nevius and Brooks married in 1992 and now live in Tequesta.

Although Tom and Nancy Brooks attend meetings with a group called Celibacy is the Issue (CITI), they don't bother lobbying anymore.

"What's important is not dogma but relationship," says Nancy Brooks. "I feel equal and treasured. Many people don't have that."
'Not lesser people'
Judy Hein enjoyed being with Father Paul Veliyathil, whether helping with his master's thesis, or sharing chicken at KFC, or just walking around the neighborhood near Johns Hopkins University in Baltimore.

His traditional Indian mother objected strongly, and they stayed apart for more than a year. Yet their love lasted, and they married in 1988 over the objections of both their families.

"It seems like a lame excuse, but we had to believe God brought us together," says Judy Veliyathil, a receptionist at a foster care agency.

They now attend Royal Palm Christian Church in Coral Springs, and Paul Veliyathil works with a hospice. He's also with Rent-A-Priest, a network of men like himself who were never laicized, or formally released from the priesthood. They do sacraments such as weddings and baptisms, although the church doesn't sanction them.

Judy calls herself "perhaps naïve," but she prays the church will eventually allow priests to marry.

"It's just too bad that men can't be who they are," she adds. "If they can live celibate, let them go for it. But they're not lesser people because they love."
Disturbing patterns
One of the newer groups dealing with priests and women is the Apostles Wives Club, a blog launched in August by Marcella Paliekara of Fond du Lac, Wis.

She was looking for women like herself who married Catholic clergy. But almost from the start, the focus shifted to women secretly involved with priests.

Paliekara posts her own comments and says she gets 85 to 100 page views a day.

She's reluctant to divulge much of what women tell her, fearful they might feel she's betrayed their confidence. But she says some think "it's something special to love a priest, like being in love with a president or a celebrity."

Another organization, Good Tidings Ministry in Canadensis, Pa., has handled contacts from 2,000 people — 90 percent of them women — since it was founded in 1983. Its current head, the Rev. Cait Finnegan, is hardest on the priests. "We thought priests would be looking to find a way out of their moral dilemma," she says. "We found they just didn't want to get caught. Many of them are playboys, serial womanizers."

That may have been one issue with two ex-pastors at St. Vincent Ferrer Catholic Church in Delray Beach. The Revs. John Skehan and Francis Guinan were found guilty this year of stealing thousands of dollars from church coffers, spending it partly on girlfriends.

Finnegan puts the ball in the priests' court because of the Catholic Church's celibacy rule. "The regulations become the men's personal decision on how to behave. A lot of them are dating, experimenting, like teenagers, at 30 or 40 years old. But without the responsibility of a man."

Organizations like Leaving the Priesthood also get entangled with the issue. The Colorado-based group, founded by an ex-priest in August, has gotten inquiries from about a dozen women who have fallen in love with priests.

The Rev. Robert Kippley, who himself left the priesthood to marry, says he finds patterns on both sides that disturb him.

Some women are frustrated if a priest doesn't express his love, says Kippley, now a Lutheran pastor. Sometimes the priest flirts, leads a woman on — a practice Kippley condemns as "emotional abuse."

For their part, some women are "attracted to forbidden love," he adds. He asked one e-mailer: "What if he left the priesthood and offered to marry you? Where would your love be in six months?" She stopped writing to him.

Almost to a person, the activists want a church-wide discussion of optional celibacy.

"There is so much secret stuff going on," says Deshaies, the Episcopal priest in Plantation. "The church has got to admit it."

James D. Davis can be reached at jdavis@SunSentinel.com or 954-356-4730.
 
 


Mercoledì 01 Luglio,2009 Ore: 17:16
 
 
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