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Porte aperte ai preti cattolici sposati

Traduzione di Stefania Salomone


21 novembre 2009
 
E’ una mossa del vaticano che potrebbe avere diffuse e profonde ripercussioni, permettere ad alcuni preti cattolici di sposarsi ed avere figli ed è, ovviamente, molto controversa.
 
I preti della chiesa anglicana possono da sempre fidanzarsi, sposarsi e formare una famiglia. Ed ora, grazie ad una decisione sorprendente di papa Benedetto XVI, alcuni di loro sono stati invitati ad unirsi alla chiesa cattolica, con moglie e tutto il resto.
 
“Se guardiamo la cosa dal punto di vista pratico, in termini di esigenze logistiche nonché per i preti in questa cultura, non c’è tempo per la famiglia”, ha detto Mons. Michael Carroll della Chiesa di S. Caterina da Siena.
 
Nonostante questo convincimento di alcuni preti cattolici, alcuni dei loro quasi colleghi avranno tempo. Sull’onda di un invito fatto dal papa, alcuni preti anglicani, prettamente episcopaliani conservatori, diverranno preti cattolici romani, cambiando denominazione, ma tenendo con loro tutto il resto.
 
E’ un lusso che l’ex-prete cattolico Joe Ruane si sarebbe voluto permettere.
 
“Era davvero una lotta profonda, una decisione importante, per arrivare a cambiare questa cosa”, dice Ruane.
 
Per otto anni presbitero giovanissimo, Ruane sentiva che gli mancava qualcosa. Amava la chiesa cattolica, ma voleva una moglie. Quindi, nel 1969, si è tolto il collare e ha messo una fede al dito nel 1971.
Anche Nathan Torre, che sta studiando per diventare prete cattolico, sa che affronterà questa lotta interiore. “Veramente sono un ragazzo normale. Ho ogni sorta di tentazione, gli stessi sentimenti di tutti gli altri ragazzi”, dice Fr. Torre.
Torre aggiunge di aver fatto questo sacrificio volontariamente, consapevole della sfida insita al suo ruolo nella chiesa.
 
Ma David Moyer, un prete sposato episcopaliano di Rosemont, Pennsylvania, che vuole anche lui diventare prete cattolico, non sarà costretto a questa rinuncia. E’ tra i delusi delle convinzioni liberali di molti all’interno della sua chiesa, a causa dell’accettazione dell’ordinazione femminile e del clero omosessuale. Moyer e uno di quelli che stanno cercando il passaggio.
 
“Quel che papa Benedetto ha fatto è stato rispondere ad una richiesta in modo tale che fosse possibile preservare alcune delle loro posizioni spirituali” dice Mons. Carroll.
 
Ma anche se descritta come una mossa verso l’unità delle due chiese, è già oggetto di resistenze da entrambe.
 
In una dichiarazione, il vescovo episcopaliano Christopher Epting ha detto che essa “sembra volare alto agli occhi dei tradizionalisti, ma non c’è stato alcun progresso verso l’unità nel quarantennio”.
Altri invece la percepiscono come una sorta di rapina fatta da Roma.
 
La diocesi episcopale locale sta facendo causa contro David Moyer, affermando che lui può anche andarsene, ma la chiesa che ha guidato deve restare.
Alcuni cattolici, nel frattempo, si chiedono se i preti sposati possano servire adeguatamente sia in un luogo di culto, che a casa, compresi quelli che hanno deciso di abbandonare l’uno o l’altra.
“Vale la pena spendere la mia vita per portare gli altri in Paradiso? E ho detto ‘sì’ a Cristo, a qualunque costo”, afferma Torre.
 
Ma i numeri sempre decrescenti dei preti cattolici potrebbero forzare il passaggio ad una nuova realtà e questa mossa viene considerata il primo passo significativo verso di esso. Mentre non potrebbe accadere presto, secondo alcuni, per altri, come Joe Ruane, è auspicabile che si verifichi al più presto, e che lo riguardi.
“Esiste sempre la convinzione che sarebbe stato bello di certo avere tutto questo, il presbiterato e la chiesa cattolica”, dice Ruane.
 
Esistono già almeno 200 preti cattolici sposati in America, tutti convertiti da altre denominazioni dopo essersi sposati. Questa mossa dovrebbe incrementarne vertiginosamente il numero. E, con più preti sposati che guidano la vita quotidiana della chiesa, si pensa che si possa fare pressione affinché si aprano presto le porte alla possibilità per tutti i preti cattolici di sposarsi.
 
 (Copyright ©2009 WPVI-TV/DT. All Rights Reserved.)
 
 
 
 
Testo originale
 
Special Reports
 
Door opening for married Catholic priests
 
Saturday, November 21, 2009
 
 
It's a move by the Vatican that could have widespread and profound repercussions, allowing some Catholic priests to be married, and have children and of course, it is controversial.
 
Priests in the Anglican Church have long been allowed to date, get married, and start a family. And now, in a stunning decision by Pope Benedict the16th, some of them are being invited into the Catholic Church, wives and all.
 
"If you look at it from a practical point of view, in terms of all the demands that our made time wise and otherwise on priests in this culture, there isn't time for family," Monseignor Michael Carroll of St. Catherine of Siena Church said.
 
Despite that belief by some Catholic priests, some of their soon to be colleagues will make time. In the wake of an invitation by the Pope, some married Anglican priests, most likely conservative Episcopalians, are expected to become Roman Catholic priests, allowed to change churches, but keep what comes with them.
 
It's a luxury former Catholic priest Joe Ruane would have liked.
 
"It was really a very deep struggle, a deep decision to be able to change that," Ruane said.
 
8 years into his young priesthood, Ruane felt something was missing. He loved the Catholic Church, but he also wanted to love a wife. So, in 1969 he took off his priestly collar, and in 1971 put on a wedding ring.
 
Nathan Torre, who is studying to become a Catholic priest, knows he, too, will face that struggle.
 
"I mean I'm a normal guy. I have all sorts of temptations, all the same feelings that normal guys do," Brother Torre said.
 
Torre says he made the sacrifice willingly, aware of the challenge that comes with his place in the Church.
 
But David Moyer, a married Episcopal priest in Rosemont, Pennsylvania, who also wants to become a Catholic priest, won't have to make that sacrifice. He's among those disappointed by the more liberal leanings of some in his faith, prompted largely by its acceptance of women priests and gay clergy. Moyer is one of those now seeking to switch.
 
"What Pope Benedict did was to respond to a request in such a way that if possible to preserve some of their spiritual position," Monseignor Carroll said.
 
But even as it's described as a move toward unity between the two Churches, it is already being met by resistance from both.
 
In a statement, Episcopal Bishop Christopher Epting said it "flies in the face of the slow, but steady progress made (toward unity) over forty years."
 
Some also feel it amounts to a sort of raid by Rome.
 
The local Episcopal Diocese is suing David Moyer, saying he's welcome to go, but the church he now runs must stay.
 
Some Catholics, meanwhile, question whether married priests can adequately serve both in a house of worship, and at home, including those who decided to forgo one for the other.
 
"Is it worth it to give up my life for others to get them to Heaven? And I told Christ, I said, yes, whatever it takes," Torre said.
 
But dwindling numbers of Catholic priests may force a new reality and this move is being viewed as the first significant step toward reaching it. While it couldn't come soon enough for some, others, like Joe Ruane wish it came sooner, and included him, too.
 
"There's always the idea that it would have been nice to have all of this and the priesthood and the Catholic Church, certainly," Ruane said.
 
There are already as many as 200 Catholics priests who are married right now in America, all of whom converted from other faiths after they were already married. This move is expected to increase that number dramatically. And with more married priests visible conducting the everyday duties of the church, it is thought that may ramp up pressure to open the door even wider perhaps one day soon, allowing all Catholic priests to get married.
 
(Copyright ©2009 WPVI-TV/DT. All Rights Reserved.)
 


Luned́ 14 Dicembre,2009 Ore: 15:37
 
 
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