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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org Il celibato per i preti cattolici è ancora necessario?,di Chioma Gabriel, Deputy Editor

Il celibato per i preti cattolici è ancora necessario?

di Chioma Gabriel, Deputy Editor

 

INTRODUZIONE
 
Quando mi è stato inviato questo testo da tradurre, ho incominciato a leggerlo e mi sono subito resa conto che non era quello che mi aspettavo. Però non me la sono sentita di scartarlo a priori perché, a mio parere, può offrire alcuni spunti di riflessione, benché molti passaggi siano in assoluta opposizione agli scopi ed agli intenti del sito, oltre che al mio personale punto di vista. Ritengo che sia utile leggere le opinioni di chi ritiene che un prete che ama una donna sia indegno di celebrare o di confessare(almeno per cogliere il legame con una visione pessimistica della corporeità). Molti intervistati, preti e non, esprimono chiaramente questo tipo di pensiero. C'è da restare quanto meno interdetti. 
 
 
Fonte:
 
 

Il celibato, stando all'Enciclopedia Cattolica, è una pratica di continenza perfetta da parte dei preti e dei vescovi, volta a incoraggiare una indivisa devozione verso Dio e la dedizione al servizio nel ministero di Cristo.
Questa è una disciplina di vecchia data della chiesa cattolica che, in pratica, proibisce il matrimonio dei preti e dei vescovi ed esclude gli uomini sposati dall'ordinazione.
 
Si può sostenere che la legge del celibato è una cosa postuma nella chiesa cattolica e che è stata imposta a preti e vescovi. Gli studiosi contemporanei fanno risalire le origini di questa tradizione alla stessa chiesa apostolica.
Il Concilio di Cartagine, nel 390 d.C. sanciva che quelli che erano al servizio dei sacramenti divini dovessero essere perfettamente continenti così che fosse tramandato l'insegnamento degli apostoli e la tradizione. La chiesa cattolica intese la dottrina come imitazione del Cristo celibe, il quale rimase nel suo stato per il bene del regno.
Comunque, si sa dagli studi biblici che Cristo chiamò molte persone, come Pietro, che era sposato, ad essere parte dei dodici apostoli. Molti versetti della Bibbia parlano della suocera di Pietro. L'apostolo Giovanni era celibe. L'apostolo Paolo, in origine non parte dei dodici, presentava il celibato e la verginità come la maniera di piacere a Dio senza interessi divisi.
Paolo disse alla chiesa di Corinto "E' bene per un uomo non avere contatti con donna. Tuttavia, a motivo delle impudicizie, ciascuno abbia la sua moglie, e ogni donna il suo marito. Se non sanno contenersi, si sposino; è meglio sposarsi che ardere! (1 Cor 7,1-2,9).
In nessun punto dell'Antico o del Nuovo Testamento le scritture suggeriscono che la gente debba sposare il tempio o la chiesa. Il voto del celibato, quindi, sembra non avere basi concrete nelle scritture.
Bisogna sottolineare che non esiste obbligo per nessuno a diventare prete, anche dopo aver terminato gli appositi studi. E' la chiamata di Dio attraverso la chiesa e comunicata al candidato dal suo vescovo. Ma una volta scelto di diventare prete della chiesa cattolica, deve conformarsi alle leggi, alle regole e alle norme della chiesa come si fa nei club o nelle associazioni.
Il celibato è una delle caratteristiche più precise della tradizione cattolica, ma negli anni questa disciplina è stata disattesa dai preti e il peggio è che sono nati scandali a motivo della loro incapacità di rispettare questa tradizione.
I preti, invece di essere portati a sposare la chiesa e ad amare la chiesa con amore esclusivo che deve restare indiviso, si danno all'omosessualità o portano nella società di oggi, ricolma di stimoli sessuali, l'idea che, per un uomo con il sangue che scorre, mantenere il celibato a vita sembra irragionevole. Si ritiene che l'astinenza sia impossibile e che prevederla sia ridicolo. Laddove ci sia un problema di abusi sessuali sotto qualsiasi forma nella chiesa cattolica, questo viene percepito dalla gente come un tradimento alla promessa di fedeltà. I preti cattolici sono da molti considerati poco fedeli al celibato. Ma questo potrebbe non essere vero. Si pensa che i preti amino la propria vocazione e se avessero una seconda occasione, la maggioranza sceglierebbe di nuovo di essere prete.
Negli anni, la stampa è stata impietosa verso la condotta sessuale dei preti cattolici. E' sempre una grande notizia quando un prete cattolico viene sorpreso in una situazione compromettente con una rappresentante del sesso opposto! Questa è la mentalità comune, ma non quella nigeriana, sebbene anche alcuni preti in Nigeria disattendano il voto di celibato!
Nel settembre 2008, un prete cattolico di Fresno, California, P. Farrow ha dichiarato in una emittente locale di essere gay. Ha comunicato ai suoi parrocchiani durante la messa di essere contrario ad un referendum sostenuto dalla chiesa cattolica che aboliva i matrimoni per coppie omosessuali in quello stato.
Ha impacchettato le sue cose in ufficio e a casa e se n'è andato. Quella domenica, P. Farrow sembra aver dichiarato ai parrocchiani di opporsi all'emendamento costituzionale che cercava di eliminare la norma del 2008 della Corte Suprema che permetteva i matrimoni omosessuali. Ha dichiarato inoltre su Channel 30 di essere gay.
Nel febbraio di quest'anno, un prete di Miami della parrocchia S. Francesco di Sales, P. Alberto Cuté ha lasciato la chiesa cattolica in un crescendo di notorietà a causa delle foto apparse sui tabloid, che lo riprendevano sulla spiaggia mentre baciava la fidanzata, Sig.ra Carnellis. Cutié, un prete molto famoso per le sue ospitate televisive, una personalità della radio e dei giornali, editorialista, ha dichiarato di avere difficoltà col celibato già da alcuni anni. Subito dopo ha ufficializzato la sua relazione e si è sposato con la donna con la quale aveva una relazione da due anni.
Padre Alberto Cutié non ha lasciato il suo ministero prima di intraprendere la relazione illecita con la donna. Dal punto di vista cattolico gli ha infatti trasgredito il voto di celibato.
La situazione era peggiorata dal fatto che la relazione era con una donna divorziata. La chiesa cattolica ha una posizione molto dura contro il divorzio. Si trattava di adulterio poiché lei è divorziata (Mt 5,31-32), e lui ha infranto il voto di celibato davanti a Dio.
Ha lasciato la confessione cattolica e si è aggregato alla chiesa episcopaliana. Cutié ha dichiarato in una intervista rilasciata in seguito, che ai preti cattolici dovrebbe essere data la possibilità di sposarsi.
In Kenya, si è raccomandato ai fedeli cattolici di stare alla larga dai preti che avevano lasciato il ministero per sposarsi o per aderire ad altre chiese.
A New York, nel maggio del 2001, l'arcivescovo Milingo dello Zambia, all'età di 71 anni, ha sposato Maria Sung, una agopunturista coreana di 43 anni in una cerimonia di gruppo. Questo matrimonio è stato organizzato dal Reverendo Sun Myung Moon della chiesa unificata (la cosiddetta setta de "i Moonies").
Papa Giovanni Paolo II riuscì a convincere l'arcivescovo Milingo a lasciare Maria Sung e a riconciliarsi con la chiesa, ma  Milingo è tornato di nuovo da lei.
Milingo ritiene che  S. Pietro era sposato e così molti apostoli.
Si stima che circa 50.000 preti abbiano abbandonato il ministero per sposarsi. Una nuova associazione, Married Priests Now, chiede ai cattolici di riconciliarsi con i preti che si sono sposati. Ma la chiesa non perdona. Nel 2006, l'arcivesovo Milingo e i quattro preti sposati che ha ordinato, sono stati scomunicati dalla chiesa cattolica che ha annullato la consacrazione. (le ordinazioni comunque non sono nulle, ma solo illecite ndt)
Lo scorso marzo, l'arcivescovo uscente di New York ha dichiarato in una intervista alla radio, che la norma del celibato deve essere rivista, dato il numero sempre più scarso di preti. "Penso che debba essere ridiscussa", ha detto il Cardinale Edward M. Egan.
A supporto di quanto ha affermato, studi recenti hanno dimostrato che negli Stati Uniti c'erano 57.000 preti per 52 milioni di cattolici e nel 2008, invece, meno di 41.000 per 64 milioni di fedeli.
In Nigeria, la storia non è diversa. Durante la Terza Repubblica, uno dei fattori usati contro un prete cattolico che poi è diventato governatore di uno dei 36 stati, era l'accusa di aver avuto tre figli al di fuori del ministero. Durante il suo mandato politico, ma anche successivamente, era noto per aggirarsi in abiti civili e non ecclesiastici, ma questo non significava che fosse sospeso o scomunicato. Alcuni anni fa, un prete nigeriano negli Stati Uniti è stato scomunicato a causa delle sue avventure sessuali.
Non molto tempo fa, a Akure, nello Stato di Ondo, ci fu un'accusa e un'indagine contro un vescovo cattolico e si è scoperto avere una donna e quattro figli a Ibadan, e la chiesa lo ha mandato via.
Un prete cattolico romano, docente e conferenziere in una delle più rinomate strutture del South East negli anni '70 (di cui non viene fornito il nome) ha lasciato il presbiterato e si è sposato.
Abbondano storie di preti che hanno abbandonato le postazioni, con o senza donna, e non sono mai tornati.
Un ex-seminarista ha detto al Saturday Vaguard di aver cominciato il suo ministero presbiterale con grande impegno ma quando ha constatato quanta “lussuria della carne" fosse presente nell'ambiente, se n'è andato.
Stando alle sue dichiarazioni, c'erano 72 candidati in un popolare seminario del South East negli anni '70, ma solo 8 di loro son diventati preti.
"Alcuni di noi hanno lasciato da soli e il resto sono stati allontanati. Ed è meglio essere mandato via che lasciare da soli poiché in questo caso vieni trattato peggio. Io ho lasciato per conto mio e, per punizione, non mi hanno mai dato il mio certificato di laurea londinese. Ho dovuto aspettare anni per riaverlo e ho dovuto richiederne un altro all'Università. La vita in seminario è rigida. La disciplina è severa e lì impari non solo il timore di Dio, ma il timore degli uomini. La mia esperienza quando ho deciso di lasciare non è stata neanche tra le peggiori. C'è il caso di un seminarista che mi stava di fronte in seminario. Era stato già ordinato diacono, stadio che precede l'ordinazione finale. Il giorno X, il diacono invitò tutti i suoi cari, sia presenti sul luogo che provenienti da lontano, ad assistere alla sua consacrazione al servizio di Dio, ma durante la cerimonia il suo nome non venne fatto. Non ebbe mai la possibilità di dire "Eccomi, sono pronto. Lo voglio". E' stato umiliato e nessuno gli ha detto niente né prima né dopo. 
Non sapevo cosa avesse fatto di grave. Tornò in seminario per un ulteriore anno e la volta successiva accadde la stessa cosa. Fu ignorato durante l'ordinazione. Fu dopo la seconda umiliazione che decise di chiedere cosa accadeva e gli fu risposto che una donna aveva scritto una petizione contro di lui dicendo che lui aveva promesso di sposarla.
Il diacono chiese il nome della donna, ma nessuno lo fornì. Era ovvio che non era più ben accetto.
"C'è così tanta corruzione, così tanta lussuria nel presbiterato. Il celibato è una farsa. Siamo tutti fatti di carne e sangue. Conosco molti che vorrebbero servire Dio, con tutto ciò che ne consegue, ma la carne è debole. Lo so perché ero lì. Molti preti dormono in giro e credono che non sia nulla. Vanno a letto con donne cattoliche e con altre.
Il caso delle suore è ancor più significativo poiché rinnovano il loro voto ogni anno e viene data loro la scelta fino a prima del settimo voto definitivo, dopodiché non c'è ritorno. Molte suore infatti hanno lasciato prima di questo momento e si sono sposate. Quindi, ho lasciato il seminario a causa di ciò che ho visto. Questi casi comunque sono poco evidenziati in Nigeria.
Se fossi rimasto, non sarei stato diverso. Mi sono detto la verità e ho lasciato. Ora sono sposato e se me lo domandate, sono un cristiano migliore poiché non ho colpa. Questa cosa del celibato è come la faccenda dell'infallibilità che è un'altra controversia della chiesa. Come può un essere umano, fatto di carne e sangue, essere infallibile?"
 
Una ex cattolica dello stato del Delta, che è diventata membro della chiesa pentecostale, ha detto di aver vissuto vicino ad una canonica e di aver assistito allo sfacelo con i suoi stessi occhi. "Quando vedevo i preti che violavano il celibato, non avrei più fatto la comunione".
I preti commettevano adulterio e poi celebravano la messa e amministravano la comunione il giorno dopo.
"Ricordo il vescovo della cittadina vicino a quella in cui abitavo che volle sapere cosa succedeva. Mi chiamò e mi consigliò di non fissare lo sguardo sull'uomo, ma su Dio. Ma questo non mi ha convinto. Non riuscivo ad andare a confessarmi da questi preti o a fare la comunione amministrata da loro. Non li sto condannando o simili, ma essi dovrebbero essere di esempio e fa male quando senti storie sul loro celibato violato. Quindi, ho lasciato. Ora faccio parte di Mountain of Fire and Miracles" (una setta cristiana africana nata nel 1989).
Nel 2002, due studentesse della Università Teologica di Enugu (ESUT), ingaggiarono una feroce lotta. Una sosteneva che l'altra le avesse rubato il fidanzato e il ragazzo in questione si scoprì essere un prete cattolico!
In una zona periferica dello Stato di Anambra, si racconta la storia di un monsignore (ora ex) di una parrocchia popolare che aveva portato dei ragazzini a vivere nella canonica con lui.
Questi ragazzini erano anche chierichetti, ma la gente scoprì poi che due di loro erano suoi figli. Fu poi trasferito.
Il numero degli scandali è infinito, ma che siano fondati o meno, dovrebbero dare spunto ad una riflessione a tutti i livelli, quale esame di coscienza rispetto all'integrità del proprio impegno verso il Signore e la sua chiesa e forse rendere il celibato opzionale, non una regola, come alcuni cattolici ancora sostengono.
 
I preti si dovrebbero sposare se i fedeli nigeriani lo volessero 
"Non è un'opinione facile da esprimere, ma da cattolico di nascita, so che i preti non rispettano il celibato. Sentiamo ogni sorta di storie nelle nostre parrocchie, ma non c'è molto da fare. Quello che si vede in alcuni home-video è vero. Dicono molto, ma la chiesa non prende mai spunto da questi", dice Sylvia Ebere.
"Ero una maestra nello Stato di Delta. Ero una cattolica praticante e vivevo vicino alla parrocchia. Ero sposata, ma mio marito viveva all'estero in quel periodo. I preti continuavano a provarci con me e dicevano che dovevo considerarlo un privilegio che un uomo unto da Dio volesse venire a letto con me. Mi invitavano in canonica per cucinare, ma rifiutavo con forza per non cadere in tentazione. Donne di tutti i tipi passavano la notte nella canonica e i preti il giorno dopo dicevano messa e distribuivano la comunione. Uno di loro morì in un incidente. E' stato molti anni fa. Ricordo che non ho fatto la comunione per quattro mesi e non mi sono confessata. Un fratello andò a raccontare al vescovo; fui chiamata e interrogata e il vescovo mi diede alcuni consigli. Ma questo non risolse il problema. Ho dovuto lasciare la chiesa e diventare Pentecostale", racconta Celestina Chika. 
"Non è facile tener fede al celibato, ma so che è impossibile che la chiesa cattolica approvi il matrimonio dei preti. Non è stato introdotto da poco. Già si è tentato in passato, ma non ha funzionato. E' la disciplina principale dei preti per cui la chiesa cattolica è conosciuta ovunque e chi vuole diventare prete lo sa.
Ma suggerirei comunque che, invece di rompere la promessa e infangare il nome della chiesa, il celibato divenga una scelta. Altrimenti, chiunque non riuscisse a esercitare il controllo su di sé non deve fare il voto" dice P. Anthony. 
"Non so, veramente. Io avevo questo forte desiderio di diventare prete e entrai in seminario. Alcuni di quelli che iniziano, non completano la formazione. Molti seminaristi vanno con le donne. Ma questo non ha nulla a che fare con la mia uscita dal seminario. Ho perso interesse nel ministero e me ne sono andato. Se Dio mi avesse chiamato veramente, sarei tornato indietro. Ma ora sono studente di una università statale ed è tutto quello che so. Non sottoscrivo il matrimonio per i preti. Se non puoi mantenere il voto, non farlo. E' questo che penso." dice Kingsley Matthew.
"Due anni fa vivevo in un quartiere di Ibadan e so che questo prete faceva visita a una donna sola che viveva lì. Inizialmente ho pensato che fossero parenti, ma una notte li vidi in atteggiamento compromettente e iniziai a fare domande. La gente del quartiere cominciò a sospettare molte cose, ma non c'erano prove. A parte il modo in cui il prete stringeva la donna quella notte, non posso provare le mie accuse. Anche se i vicini erano certi che ci fosse qualcosa, non posso dire nulla con certezza, se non che il prete continuò a venire da lei. Ero preoccupato per la mia fede cattolica, ma poi mi allontanai dal quartiere e non ci sono più tornato. Il celibato non è facile, sono un uomo e lo so. Il matrimonio dei preti è una cosa seria e, da cattolico cresciuto con i preti celibi, non vorrei confessarmi con un prete sposato. In questa società carnale in cui il sesso viene consumato come acqua fresca,  non faccio loro una colpa. La società è troppo "sessuata" e si può cadere in tentazione." dice Sunday Aloysius.
"I calibato dei preti cattolici non è una disposizione biblica. L'unica cosa che la Bibbia dice è che coloro che servono Dio, e la Bibbia specificatamente parla di vescovi, devono essere mariti di una sola moglie. E' la chiesa cattolica a cui appartengo che ha preso questa decisione e ne sta pagando il prezzo poiché ogni volta che un prete rompe il voto di celibato, il nome della chiesa viene sporcato.
Ma bisogna capire che i preti hanno una vera intenzione di servire Dio e, come disse l'apostolo Paolo è meglio sposarsi che darsi alle passioni della carne. Puoi essere sposato e servire Dio e l'umanità", dice Florence Gabriel.
 
 

Testo reperito da Patrizia Vita
Traduzione di Stefania Salomone
 
 
Is celibacy still necessary for Catholic priests?
By Chioma Gabriel, Deputy Editor

Celibacy, according to Catholic Encyclopedia, is a practice of perfect continence by priests and bishops meant to foster single minded devotion to God and service in the Ministry of Christ. This has been the longstanding discipline in the Catholic Church and that in essence forbids marriage by priests and bishops and excludes married men from ordination.

Arguably, the law of celibacy is a late-comer in the Catholic Church and was imposed on priests and bishops. Modern scholars trace the beginnings of this tradition to the apostolic church itself.
The Council of Carthage in 390 AD said that it was fitting that those who were at the service of divine sacraments be perfectly continent so that what the Apostles taught and antiquity be maintained. The Catholic Church saw the doctrine  as the imitation of the celibate Christ who remained unmarried for the sake of the kingdom.
However, it is known from Biblical records that Christ called people like Peter from married life to be part of the Twelve Apostles. Several Verses in the Bible talk about Peter’s mother-in-law. Apostle John was an unmarried man. Apostle Paul, not originally of the Twelve, presented celibacy and virginity as the way to please God without divided interests.
Paul said to the Corinthian Church, “It is good for a man not to marry. But since there is so much immorality, each man should have his own wife and each woman her own husband.
If they cannot control themselves, they should marry, for it is better to marry than to burn with passion.†(1 Corinthians 7:1-2,9). Nowhere in the Old or New Testament does Scripture suggest that people should marry the Temple or the Church. The vow of celibacy  therefore seems to have no concrete basis within the scripture.
It must also be pointed out that there is no obligation on anyone to become a priest, even after successfully completing all the required studies. It is the calling from God through his Church and communicated to the candidate by his Bishop. But once, one has chosen to become a priest of the Catholic church, he is to abide by the laws, rules and regulations of the church as is done in social clubs or organisations.
Celibacy is one of the most distinct features of the Catholic tradition but over the years, this discipline is being flaunted by priests and severally, scandals have broken out in the church about the inability of priests to keep to this tradition. Instead of the doctrine of priests being wed to the church and loving the church with an exclusive love which cannot be shared, priests are now either reverting to homosexualism and secret or open affairs with the opposite sex.
In a sex-drenched society of today, the idea of a full-blooded man taking a life-long oath of celibacy appears preposterous. It is believed that abstinence is impossible and pledging abstinence is ridiculous.
Whenever crisis erupts over any form of sexual abuse in the Catholic Church, it is perceived as the betrayal of the faithful. Catholic priests are assumed by many to be miserable in their celibacy. But that might not be true. Priests are known to love their vocation and given a second chance, majority of priests would still want to become priests.
Over the years, the press has been agog with sexual malpractices by priests of the Catholic Church. It is always big news when a Catholic priest is caught in a compromising situation with the other sex! This is common overseas but suppressed in Nigeria even though some priests in Nigeria are breaking the celibacy vow too!
In September 2008, a Catholic priest in Fresno, California, Reverend Father Farrow, told a local TV station that he is gay. He told his parishioners at Mass that he was opposing a Catholic-church-supported referendum that would overturn same sex marriage in that state.
He packed up his office and home and left. On that Sunday, Father Farrow reportedly told parishioners that he was taking a stand against the constitutional amendment seeking to overturn a State Supreme Court ruling in 2008 that allowed same-sex marriage. He also told Channel 30 that he is gay.
In February this year, a Miami Priest at St. Francis de Sales known as Father Alberto Cutie left the Catholic Church amid an uproar over tabloid photos of him kissing his girlfriend, Ms Carnellis on the beach. Cutie, a handsome charismatic TV talk show host, radio personality, newspaper columnist and author, said he had been struggling with celibacy for years. Soon after that, he made that relationship official and married the woman he was involved with for about two years.
Reverend Father Alberto Cutie did not  give up his priestly role before he had an illicit adulterous relationship with a woman. From the Catholic perspective, he has transgressed his vow of celibacy.
The situation was even
worsened that the relationship was with a divorced woman, Ms Carnellis . The Catholic Church has a hard  stance against divorce. It was adultery because she is divorced (Matthew 5:31-32). He broke the celibacy vow made before God.
He later left the faith and  joined the Episcopal Church. Cutie said in an interview later that Catholic priests should be given the choice to marry.
In Kenya, Catholics have been urged to shun rebel priests who have left the priesthood to marry or join new churches.
In New York in May of 2001, Archbishop Malingo from Zambia  at the age of 71, married Maria Sung, a 43-year-old Korean acupuncturist  in a group marriage ceremony. This marriage was arranged by Reverend Sun Myung Moon of the Unification Church (a sect that critics refer  to as the “Mooniesâ€)
Pope John Paul II was able to convince Archbishop Malingo to leave Maria Sung, and he was reconciled to the Church, but Malingo has recently gone back to Maria Sung. Malingo’s arguement was that St. Peter was a married man, so also many of the apostles.
It is estimated that about 50,000 priests have abandoned priesthood to get married. A new association called Married Priests Now are calling for the Catholic Church to reconcile with priests who are now married.But the Church would not condone it. In 2006, Archbishop Malingo and the four married priests he ordained were excommunicated by the Catholic Church which nullified their consecration.
As recently as March, the outgoing Archbishop of New York said in a radio interview that the celibacy requirement has to be looked into, given the dwindling number of priests. “I think that it’s going to be discussedâ€, Cardinal Edward M. Egan said.
To buttress the above, research showed that the United States had 57,000 priests for 52 million Catholics in 1985 and by 2008, there were fewer than 41,000 for 64 million Catholics.
In Nigeria, the story is not different. During the Third Republic, one of the factors used against a Catholic priest who later became a governor of one of the 36 states was the allegation that he had children outside priesthood. During his political days as governor and even afterwards, he was known to be decked in traditional attires and not priesthood robe but that did not suggest he was  suspended or excommunicated.
A few years ago, a Nigerian priest in the US was allegedly excommunicated because of his sexual escapades.
Not long ago, in Akure, Ondo State, when an allegation came up against a Catholic Bishop and he was investigated, it was discovered that he had a woman who had for him,  four children at Ibadan,  and the church sent him packing.
A Roman Catholic priest who was a lectuter  at one of the higher institutions in the South East  in the early 1970s ( names with-held)  left priesthood and got married. Stories abound of priests who ran away from their stations with or without women and never returned.
An ex- Seminarian told Saturday Vanguard that  he started his priesthood ambition with total commitment but when he saw the lust for flesh in the priesthood, he left. According to him, they were 72 student priests who entered a popular seminary in the South- East in the ‘70s but only eight of them were ordained priests.
“Some of us left on their own and the rest were sacked. And it is better to be sacked than to leave on your own because you will be severely dealt with. I left on my own and as punishment, the result of my London GCE was not given to me.
I had to wait for four years to get that and by that time, I had to sit for another GCE with which result I went to the University.
“Seminary life is so rigid. The discipline  is hard and there, you truly learn not only the fear of God but the fear of man.
My experience when I opted to leave was even better. There was a case of a Seminarian who was ahead of me in the Seminary. He was already ordained a deacon which precedes his  final ordination.
On the D day, the deacon  invited all his relations both at home and abroad for the sacred vow to serve God but his name was never called. He never got that opportunity to say “ I am present. I am ready and willingâ€. He was humiliated and nobody told him anything either before or afterwards.
He didn’t know the offence
he committed. He went back to the seminary for an extra year and the next year, the same thing happened. He was ignored during the ordination. It was after the second humiliation that he decided to ask what was going on and he was told a woman wrote a petition against him that he  promised to marry her.
The deacon  demanded to know the name of the woman but nobody gave  him any name. The obvious thing was that he was no longer wanted.
“There is so much corruption, so much womanising going on in  priesthood . Celibacy is a farce. We are all flesh and blood. I know many are willing to serve God with all it takes. But the flesh is weak. I know so because I was there. But many priets are sleeping around and  don’t even take it as anything. They sleep with  women in the church  and others.
The case of Reverend Sisters are even better because they renew their vow every year and are given the option to quit before the seventh and final vow because after the seventh vow, there is no going back. Many Reverend Sisters left before this time and got married. So, I left the Seminary because of what I saw. But these issues are under reported in Nigeria.
If I had stayed, I would not have been different.  I told myself the truth and I left. I am a married man now and if you ask me, I am a better Christian because I have no guilt. This celibacy thing is just like the issue of infallibility which is another controversy in the church. How can a human being with flesh and blood be infallible?â€
An ex- Catholic faithful from  Delta State who left the faith for a Pentecostal church said she lived next to a  parish house  and saw the wroth with her eyes. “When I saw  how priests were violating the celibacy vow, I could not take Holy Communion again. Priests would commit adultery and then administer Mass and Holy Communion the next morning.
“I remember the bishop  in  the  nearby town where I lived who got to hear what was going on. He called me and counselled me not to look unto man but  unto God. But that did not convince me. I could not bring myself to say confession to these priests or take Communion administered by them.
I am not condemning them or anything but you know they were supposed to be role models and it hurts when you hear stories about them breaking the vow. Eventually, I left.  I am now of the Mountain of Fire and Miracles.
In 2002, two female students of Enugu State University of Technology, ESUT, were engaged in a fierce show-down. One was alleging that the other stole her boyfriend and the boyfriend in question turned out to be a Catholic priest !
In  a local government area of Anambra State, a story was told of a Monsignor (now late) in a popular parish who allegedly brought in little boys to live with him in the parish house.
These boys also were Mass-servers but the people got to know that two of them were his children. He was later transferred.
The scandals are endless but whether substantiated or not, they should offer an opportunity  for the church at  all levels to examine their conscience regarding the integrity of their commitment to the Lord and his church and perhaps make celibacy a choice, not a rule as some Catholics suggest.
Priests should marry if … Nigerian Catholics say
It’s not an easy opinion to express but as a thorough-bred Catholic, I know priests are not keeping the celibacy oath. We hear all kinds of stories in our parishes but there is nothing to do. You know what they depict in some of these home-videos are real. They say a lot of things but the church  does not  take any cue from that.
— Mrs. Sylvia Ebere
I was a teacher in Delta State. I was a staunch Catholic and I lived next to the parish.  I was married but my husband was living overseas then. Priests kept making passes at me and said I should consider it a blessing that  annointed men of God wanted to sleep with me.
I used to be invited to the parish house to cook but I was vehement in my refusal to fall to temptation. All kinds of women were spending nights in the parish house and the priests would still conduct Mass the next morning and serve communion.
One of them later died in an accident. That was many years ago. I remember I did not take Communion for four months and did not attend confession. A brother in the church later went  to report to the bishop. I was called and asked questions and the bishop counselled me. But that did not solve the problem. I had to leave the faith and become a Pentecostal.— Mrs. Celestina Chika
It’s not easy to keep the celibacy oath but I know it is impossible for the Catholic Church to approve marriage for priests. It did not start today. Attempts were made in the past but it did not work. That is the main discipline for priests which the Catholic Church is known for and anybody who wants to become a priest knows that too.
But I would still suggest that instead of breaking the oath and bringing bad name to the church, celibacy should be a choice. In the absence of this, anybody who cannot control himself should not take the vow.
— Rev. Anthony
I don’t know really. I had this strong urge to become a priest and I went into the Seminary. Some people who start  the race don’t complete it.  A lot of Seminarians are into women. But it has nothing to do with my leaving the Seminary. I lost interest in becoming a priest and I left.
If God truly called me, I would go back. But right now, I am an undergraduate in a secular University and that is all I know. I don’t subscribe to marriage for priests. If you cannot keep the vow, don’t take it. That is my position.
— Kingsley Matthew.
Two years ago, I lived in a compound in Ibadan and I know this particular priest was visiting a single lady living in the compound. Initially, I thought they were related but one night, I saw them in  a compromising situation and I began to ask questions.
The people in the compound began to allege all kinds of things but there was no proof. Apart from the way I saw the priest holding the lady one night, I cannot substantiate my allegation. Although the neighbours said there was something, I cannot say for sure except that the priest kept coming.
I was worried then because of my Catholic faith. But I later moved out of the compound and have not visited the place ever since. Celibacy is not easy. I am a man and I know so. Marriage for priests is a serious thing and as a Catholic who is used to seeing priests the way they are, I won’t like to say my confession to a married priest.
And in this carnal society where sex is being hawked as pure water, you don’t blame them. The society is too sex-conscious and one might just get tempted.
— Sunday Aloysius
Celibacy of Catholic priests is not a Biblical injunction. The only thing the Bible said is that those in the service of God, and the Bible specifically said Bishops  should be husbands of one wife. It is the Catholic Church which I belong to that took that decision and is paying the price because each time a priest breaks the vow of celibacy, the name of the Church is being rubbished.
But you must understand that priests have genuine intention to serve God and man but like Apostle Paul said, it is better to marry rather than give into passion of the flesh. You can be married and still serve God and humanity.
— Florence Gabriel
 
 


Lunedì 27 Luglio,2009 Ore: 17:29
 
 
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