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Una mente da pedofilo: con l’avvicinarsi della sentenza, il prete fornisce una storia a sfondo sessuale sperando nella condizionale, ma gli va male

(traduzione dall'inglese di Stefania Salomone)


Santa Barbara. P. Van Handel ha detto di sentirsi “un inetto con niente per cui vivere” subito dopo che era stata battuta la notizia che aveva molestato quattro ragazzini del coro, ha detto il suo terapeuta. Di fronte alla giustizia, il prete pedofilo ha scritto una storia sulla sua vita sessuale e l’ha consegnata in tribunale per la richiesta della condizionale, rispondendo a domande su ciò che è sbagliato dentro la Chiesa, e involontariamente, sul ruolo dei preti protagonisti della piaga nazionale della pedofilia. Le sue rivelazioni sessuali non gli sono valse la condizionale, ma una condanna a ben 8 anni, di cui 4 passati in carcere e 4 in libertà vigilata, e dal suo rilascio ha vissuto vicino al terapeuta, fuori da Santa Cruz.
Oggi a City of Angels ci occupiamo dello stato mentale di Van Handel tra la data del suo arresto e la sentenza e su come abbia collaborato mettendo agli atti la sua autobiografia sessuale .
Voleva che il mondo lo sapesse.
L’ufficiale che lo ha arrestato ha scritto che “Van Handel ha chiarito di voler una pubblicazione completa della sua rivelazione”. Il suo terapeuta ha scritto che: “La piena rivelazione al meglio delle sue capacità di ricordare ha un effetto terapeutico maggiore rispetto al fattore di rischio associato alla sentenza”.
Dalla lettura della sua “autobiografia sessuale” e dagli atti processuali, abbiamo tratto l’immagine di un prete nervoso che dal 1994 sa che un giorno sarebbe stato definito uno dei pedofili del St. Anthony. Dopo le accuse Van Handel è schizzato via al St. Luke nel Maryland dopo ha trascorso 13 mesi seguendo un programma terapeutico insieme ad altri 32 preti accusati di reali sessuali che Van Handel che è valso maggiori informazioni sul seminario di St. Anthony a Santa Barbara.
Prima della sua sentenza, ho avvertito tipo una Sindrome di Stoccolma nel mondo in cu Van Handel ha scelto di cooperare con la polizia, raccontando tutto, quasi come se questo prete malato vedesse negli investigatori i padri confessori che aveva sempre cercato nella chiesa. Qualunque fosse la sua motivazione per aver scritto le 27 fitte pagine dattiloscritte, vengono rivelate tante cose sulla vita sessuale dietro alle porte claustrali del seminario, la segretezza e la totale inesperienza di uomini adulti che parlano di sessualità a dei ragazzi.
Approfondiremo lo strano cambiamento di Van Handel da novizio che non osava toccarsi i genitali al direttore di coro che sfregava e accarezzava i genitali di centinaia di persone, scegliendo liberamente in una gamma di ragazzini tra gli 8 e i 14 anni a sua disposizione. In ogni caso, non siamo qui per la caccia alle streghe contro Van Handel. E’ solo uno dei seimila, forse uno delle decine di migliaia di preti cattolici che si sono rivelati pedofili e hanno devastato figli di famiglie della parrocchia negli ultimi sessanta anni circa negli Stati Uniti, seimila di cui siamo ora a conoscenza.
Che si creda o meno, i crimini di Van Handel sono un’altra puntata delle storie che stanno lentamente uscendo fuori sulla piaga della pedofilia nella chiesa cattolica. Qui, oggi, stiamo analizzando cosa è accaduto nella mente di questo prete criminale alcune settimane prima del suo arresto, nell’attesa del colpo finale e il modo in cui è cambiata la sua vita dopo l’arresto e la condanna, nonché ciò che personalmente ritengo sia superficiale nei centri di trattamento, specialmente se si paragona la terapia seguita da questi preti pedofili con il danno recato alla vita delle loro vittime, e dove molti di noi si trovano oggi.
 
 
Testo originale
 
A Pedophile Mind: As sentencing approaches, priest pours out sexual history hoping for probation, gets notoriety instead
Santa Barbara. Fr. Van Handel felt he was “a failure with nothing to live for” soon after news broke that he molested choir boys, his therapist said. Facing justice, the pedophile priest wrote out a history of his sex life and gave it to the Court while requesting probation, answering questions about what is wrong inside the Church, inadvertently, and the role of priests that led to this nationwide epidemic of pedophilia. His sexual outpouring did not earn the felon priest probation, he was sentenced to 8 years, served four in prison, four on parole, and since his release, has lived close to his therapists outside Santa Cruz.
Today at City of Angels we look at the state of Van Handel’s mind between arrest and sentencing and how his cooperation got his sexual autobiography into the public record.
He wanted to tell it to the world
The arresting officer wrote, “Van Handel made it clear he wanted full disclosure of his acting-out history.” His therapist wrote: “Full disclosures to the best of his ability to recall has a therapeutic effect which outweighs the risk factor associated with the actual sentencing.” As we read through his “sexual autobiography” and the Probation Report, an image appears of a nervous priest who knows in 1994 that any day he will be named as one of the pedophiles at St. Anthony’s. Once accused, Van Handel jets off to St. Luke’s in Maryland where he spends thirteen months doing a seven-month program with 32 other sexually charged priests Van Handel watches as more news is released about St. Anthony’s seminary in Santa Barbara.
Before his sentencing, I sense almost Stockholm Syndrome in the way Van Handel agrees to cooperate with the police, telling them everything, almost like this sick priest saw in the detectives the father confessors he’d always been looking for in the Church. Whatever his motivation for writing out the 27-page single space typed document, so much is revealed in it about life behind the cloistered doors of the seminary, the secretiveness, the totally inexperienced adult men teaching boys about sexuality.
We will write more about Van Handel’s strange mutation from a freshman who wouldn’t dare touch his genitals to the choir director who rubbed and tickled the genitals of hundreds, picking freely from a steady stream of 8 to 14-year olds at his disposal. By the way, we are not on a bounty hunt for the head of Van Handel on a stick. He is just one of six thousand, one of the perhaps ten thousand Catholic priests who turned out to be pedophiles ravaging children of parish families in the last sixty or so years in the USA, six thousand that we know of.
Believe it or not, Van Handel’s crimes and just one more installment as the stories slowly come out about the pedophile epidemic in the Catholic Church. Here, today, we’re exploring what was going on in the mind of this perpetrator priest the weeks before his arrest as he waited for the “crisis to hit,” and the way his life changed after the arrest and conviction, including what I feel is pampering at treatment centers, especially when you compare the treatment this convicted pedophile priest gets to what was done to the lives of pedophile priests’ victims, and where many of us are today.
 


Martedì 02 Febbraio,2010 Ore: 11:42
 
 
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La questione dei preti pedofili

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