- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (302) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Pedofilia, scontro a Ginevra,

Pedofilia, scontro a Ginevra

Il rappresentante del Vaticano presso le istituzioni internazionali difende gli sforzi della Chiesa, e chiede che altre organizzazioni facciano altrettanto.


Notizia tratta dal sito del quotidiano La Stampa http://www.lastampa.it/

L'arcivescovo  Silvano Tomasi, Osservatore Permanente all'Ufficio delle Nazioni Unite  e delle Istituzioni Specializzate a Ginevra,  ha difeso gli sforzi cattolici per rimuovere i colpevoli di abusi dalle fila del clero ins eguito a un attacco di Porteous Wood, rappresentante internazionale dell'Unione Internazionaele Etica e Umanista. "Le molte migliaia idi vittime degli abusi meritano che la comunità internazionale chieda conto al Vaticano,  il che finora non ha voluto fare, fino ad ora" ha detto Wood. “Sia gli stati che le organizzazioni dei bambini devono unirsi e fare pressione sul Vaticano affinché apra i suoi archivi, cambie le sue procedure a livello mondiale, e denunci i presunti responsabili di abusi alle autorità civili".
 L'arcivescovo Tommasi ha risposto che "come la Chiesa Cattolica si è data da fare per fare pulizia in casa, sarebbe buono che altre istituzioni e autorità, dove la maggior parte degli abusi sono stati segnalati,  potessero fare lo stesso, e ne informassero i media".  L'arcivescovo Tommasi ha aggiunto che la maggioranza degli abusi commessi dai preti non era caratterizzata da pedofilia, ma da efebofilia, cioè da attrazione sessuale verso gli adolescenti.   "Di tutti i preti coinvolti negli abusi - ha detto - dall'80 al 90 per cento appartenevano a questo orientamento sessuale minoritario, impegnati sessualmente con ragazzi adolescenti fra gli undici e i diciassette anni". 
Tomasi ha citato dati forniti dal giornale "Christian Scientist Monitor", per dimostrare che negli Stati Uniti le chiese più colpite da accuse di avusi sessuali verso i bambini erano quelle Protestanti, che abusi sessuali nelle comunità ebraiche erano comuni.   Ha aggiunto che  c'era molta più probabilità di abusi sessuali compiuuti da membri della famiglia, babysitters, amici, parenti o vicini; e che molto spesso i bambini maschi erano colpevoli di molestie sessuali verso  altri bambini.



Mercoledì 30 Settembre,2009 Ore: 14:34
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
La questione dei preti pedofili

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info