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www.ildialogo.org Fame nel mondo. Le chiese celebrano la Settimana di azione per il cibo,di Agenzia NEV del 14-10-2009

Fame nel mondo. Le chiese celebrano la Settimana di azione per il cibo

di Agenzia NEV del 14-10-2009

La FCEI aderisce alla campagna Greenpeace contro l'importazione di riso transgenico


Roma (NEV), 14 ottobre 2009 – “La nostra fede ci chiama a sfamare gli affamati e a prenderci cura del Creato”. E' quanto si legge nella presentazione della “Settimana di azione delle chiese per il cibo”, lanciata dall'11 al 18 ottobre dall'Alleanza ecumenica per i diritti (EAA), organismo internazionale con sede a Ginevra. In tutto il mondo verranno organizzati incontri, manifestazioni, culti per mettere al centro dell'attenzione la crisi alimentare che colpisce una larga parte della popolazione del pianeta. “A 9 anni dall’avvio della campagna dell’ONU sugli obiettivi di sviluppo del Millennio entro il 2015, fra cui al primo posto figura ‘sradicare la povertà estrema e la fame’, ancora un sesto della popolazione mondiale, cioè un miliardo di persone, si trova in questa condizione e la percentuale si considera in aumento”, si legge sul sito della EAA www.e-alliance.ch. Un dato che la FAO definisce più che preoccupante e che porta il numero delle persone che soffrono la fame “a livelli storici”. Tra i temi che le chiese affronteranno ci sarà anche il cambiamento climatico le cui conseguenze nel Sud del mondo stanno accrescendo la crisi alimentare, l'esigenza di una giusta rete di produzione e distribuzione del cibo, ma soprattutto una riflessione su cibo e giustizia che parta dalle situazioni locali e dal proprio consumo o bisogno di cibo. Parte importante della Settimana è anche l'azione delle chiese presso le rispettive istituzioni politiche nazionali per fare della difesa del diritto al cibo per ogni essere umano, una priorità della loro azione politica.
In questo senso, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), attraverso la propria Commissione Globalizzazione e ambiente (GLAM), ha aderito alla campagna di Greenpeace contro l'importazione in Europa di riso transgenico. Come si legge in una lettera inviata dal presidente della FCEI, Domenico Maselli, ad alcuni membri del Parlamento italiano – tra cui, il Ministro delle politiche agricole, Luca Zaia, e i presidenti delle commissioni agricoltura di Senato e Camera - : “Presto si dovrà votare per l’autorizzazione all’importazione del riso Ogm della Bayer (LL62), modificato per resistere al glufosinato, un erbicida considerato così pericoloso per gli esseri umani e per l’ambiente che presto sarà vietato in Europa. Anche la Bayer ha ammesso che questo riso potrebbe accidentalmente germinare, col rischio di contaminare la produzione”. Per questo, l'Italia, principale produttore di riso e di agricoltura biologica in Europa, dovrebbe opporsi al permesso di importazione.


Venerd́ 16 Ottobre,2009 Ore: 16:03
 
 
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