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www.ildialogo.org “NON C'E' FUTURO SENZA SOLIDARIETÁ”,di Giulio Bovi (Vanzago - Milano)

“NON C'E' FUTURO SENZA SOLIDARIETÁ”

di Giulio Bovi (Vanzago - Milano)

Cari amici,
 
in un tempo di crisi economica, la voce libera e controcorrente del cardinale Tettamanzi rilancia la sfida della solidarietà. Una proposta concreta che ha fatto discutere e ha raccolto adesioni e consensi non solo in Italia.
 
Oltre 4 milioni di euro in 6 mesi: è questo il totale delle offerte raccolte a oggi dal FONDO FAMIGLIA-LAVORO della Diocesi di Milano. Contributi provenienti da istituzioni e aziende, ma sopratutto da comunità cristiane toccate dal richiamo dell'Arcivescovo di Milano: "In questo Natale, già segnato dalle prime ondate di una grave crisi economica, un interrogativo mi tormenta, io, come arcivescovo di Milano, cosa posso fare? Noi come chiesa ambrosiana, cosa possiamo fare?"
 
Nel libro di Dionigi Tettamanzi  il cardinale ripercorre per la prima volta l'intuizione del Fondo, il suo annuncio la notte di Natale, la visione che lo anima. Nell'evocare una "nuova primavera della solidarietà" Tettamanzi traccia un modello che sta già ispirando molte iniziative analoghe in diverse diocesi e realtà locali. E numerose sono anche le voci di approvazione che si levano nella comunità civile e politica. NON C'E' FUTURO SENZA SOLIDARIETA'”, (Edizioni San Paolo, 144 pagine, euro 14,00) – che consiglio -
 
A 6 mesi dal "sogno" del cardinale Tettamanzi, per capire meglio l'iniziativa, presento agli amici di Koinonia, alcune informazioni:
 
1) A quanto ammonta il fondo?
La notte di Natale il cardinale espresse la volontà di costruire un Fondo per aiutare le famiglie che perdono il lavoro, stanziando un milione di euro. Invitò anche singoli cittadini e comunità a contribuire. A sei mesi dall'annuncio l'ammontare del Fondo è cresciuto di oltre 4 volte. Ad oggi ammonta a 4.647.357 euro.
 
2) Chi sono stati i principali contribuenti?
Enti e società con il 35% (di cui la sola Fondazione CARIPLO con il 22%), i privati cittadini col il 23%,  le parrocchie con il 19%
 
3) Quaante famiglie sono state aiutate?
Hanno fatto richiesta al Fondo 2061 famiglie. La metà circa, 1087, aveva le caratteristiche per poter accedere agli aiuti. Al momento è stato impegnato il 60% delle risorse raccolte. Il contributo offerto pro capite è stato in media di 2.500 euro.
 
4) Chi sono le persone colpite dalla crisi che hanno chiesto aiuto al Fondo?
Hanno chiesto aiuto sostanzialmente in egual misura italiani e stranieri.
Per la maggioranza uomini (73%)
Coniugati (68%)
Per oltre un terzo (37%) con età compresa tra i 41 e 50 anni
Per quasi 3 quarti  (73%) con figli minori a carico
Operaio specializzato o generico (62%) disoccupato da meno di un anno (68%)
Le problematiche lavorative riguardano: licenziamento (32%), fine del contratto di lavoro a termine (31%) cassa integrazione (15%)
 
5) Quali rischi corrono?
In oltre la metà dei casi il loro reddito è precipitato sotto i 500 euro mensili.
Una situazione insostenibile se si tiene conto del fatto che soli il 25% vive in una casa popolare mentre il 43% paga canoni di affitto sul libero mercato. Considerati i prezzi è facile dedurre che i costi dell'abitare stanno assorbendo la quasi totalità della loro disponibilità finanziaria, se non addirittura rischiano di superarla e di costringerli ad indebitarsi ulteriormente, entrando in una spirale che li spingerà sempre più in basso.
 
6) Come funziona il Fondo?
Il Fondo funziona grazie alla professionalità degli operatori e all'impegno e disponibilità dei 403 volontari della CARITAS e dei circoli ACLI distribuiti su tutto il territorio della Diocesi di Milano.
 
Ecco, spero di aver fatto,  di questa presentazione, cosa gradita. Un desiderio per riflettere sul valore della solidarietà in una stagione segnata dalla crisi economica, anche se qualche governante (?) si ostina a dire che non c'è. Una riflessione che a Milano, città ricca di risorse a volte nascoste, è quanto mai urgente
 
Giulio Bovi

Articolo tratto da:

FORUM (153) Koinonia

http://www.koinonia-online.it

Convento S.Domenico - Piazza S.Domenico, 1 - Pistoia - Tel. 0573/22046



Gioved́ 02 Luglio,2009 Ore: 17:02
 
 
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