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www.ildialogo.org La Verità é laica,di Mario Mariotti

La Verità é laica

di Mario Mariotti

Per forza la Verità, il senso del mondo, devono essere laici! Dio, se c'é, supposto che esista, deve, la Verità, averla resa accessibile a tutti gli uomini, non lasciandola esposta ai tentativi di espropriazione indebita operati da tutte le religioni, ma mettendola dentro di loro, negli uomini, nella profondità della loro autocoscienza. Tutti sentono che é giusto dare agli altri quello che si vorrebbe ricevere da loro. Tutti sentono che, come non vorrebbero essere strumentalizzati, cosi non devono strumentalizzare. Tutti sentono che l'uomo deve sempre essere considerato un fine, un interlocutore, e mai un mezzo per raggiungere un altro fine.
Una prova che potrebbe rendere credibile l'ipotesi dell'esistenza di Dio é l'avventura umana del Signore, il quale, da laico, si pone come testimone della Verità, e viene a dirci di essere laici amorosi e solidali, e si pone come Paradigma di laicità fraterna e solidale. La Verità però, e va detto anche questo, non ha bisogno dell'esistenza di un Dio trascendente per essere tale. Essa fonda il Suo valore in Sé stessa e si gioca tutto nell’al di qua, perché, se non viene materializzata, resta ipotesi, e non esiste. É come la Fede: senza la concretizzazione, senza le opere, non c’é, non sussiste.
Ma andiamo avanti: il termine "cattolica" che una fra le tante chiese si é accalappiato, il significato di "universale", e il termine "universale" significa inclusivo di tutti. Chiesa cattolica quindi, separata dalle altre chiese, é una contraddizione in termini, perché la sua qualifica di cattolica esclude qualsiasi separazione. Se la Chiesa cattolica storica fosse veramente cattolica, cioè universale, per essere tale dovrebbe essere laica, perché solo la laicità é la dimensione che include tutto il genere umano.
Via, quindi, tutto l'armamentario liturgico-sacramentale; via l'istituzione gerarchica piramidale, via tutta quella cultura religiosa che, determinandosi come tale, separa sia dalle altre religioni che dalla dimensione laica, la quale, perseguendo come progetto il "tutti sono prossimo" é 1’unica ad essere veramente evangelica. (Se Dio c’é, Egli é caratterizzato da Gesù come Padre buono, che ama incondizionatamente "tutte" le creature). Tutta la fenomenologia religiosa andrebbe sostituita dall'educazione civica dei cittadini. I documenti del1'ONU sui diritti umani fondamentali, sui diritti dei bambini, e sui relativi doveri, ed anche la nostra Costituzione, tutti frutti del travaglio, della lotta degli uomini per togliere lo sfruttamento, la violenza, l'ingiustizia, l'alienazione dei semplici da questo nostro mondo, tutti risultati dell'impegno laico per costruire libertà, uguaglianza, fraternità e condivisione fra gli uomini, dovrebbero, questi documenti fondamentali, venir considerati i veri Vangeli laici dell'umanità.
La funzione del Vangelo dovrebbe essere proprio quella di supporto, di conferma, di sostegno e di impegno per la realizzazione concreta, storica, dei suddetti Valori, universalmente validi e quindi laici. Se la religione si ponesse l'obiettivo non di catechizzare, ma di liberare, dovrebbe presentare un Signore quale Lui é, cioè laico che vive i Valori, che é Paradigma dei Valori, che ci invita, ci prepone di superare l'alienazione religiosa e di vivere la laicità fraterna e solidale, (e condivisionista), nei nostri rapporti. Siccome la natura umana esprime i propri limiti nell'egoismo e nella religione, (abbiamo paura della morte) pensiamo alla nostra personale salvezza, il vero messaggio del Signore si rivela essere proprio questo: il determinante, il fondamentale, é il nostro rapporto positivo con l'affamato e l'assetato; é che gli uomini si amino fra loro come Lui li ama; è che ognuno di noi faccia agli altri ciò che vorrebbe ricevere da loro é che ognuno consideri gli altri sempre come delle persone, e mai come degli strumenti per nutrire il proprio egoismo e la propria alienazione religiosa.
Comunque, per provare ad esprimere una sintesi di questa riflessione sulla laicità della verità, cercherò qualche punto fermo. Intanto c'é, esiste, funziona, anche se invisibile, la vera Chiesa. Essa é di tutti i tempi, di tutti i luoghi, trasversale a tutte le culture e religioni é il popolo di coloro che amano, che servono la Vita (la Verità é un altro nome di Dio, come la Vita), che condividono, che lavorano per togliere sofferenza e portare il necessario e la gioia agli altri viventi. Siccome poi tutti nasciamo "religiosi” Gesu andrebbe conosciuto da tutti proprio perché dice a tutti di superare le religioni, e di essere dei laici amorosi e solidali.
La religione cristiana perciò, avendo come Paradigma il Cristo, dovrebbe educare alla laicità, dovrebbe costruire laicità, dovrebbe favorire il parto dell’uomo nuovo, il "giusto che ama e condivide", e la conseguenza di questa pedagogia sarebbe strutturalmente quella di estinguere sé stessa in quanto religione, e di determinarsi come scuola di laicità universalistica. Ci metto questo aggettivo perché il riferimento del progetto devono sempre essere gli “ultimi” i quali costituiscono il criterio dell'incarnazione universalistica della laicità fraterna e solidale.
Tutto questo che sto scrivendo può avere poi per fondamento, la Verità, la realtà che l'uomo é, sapendolo o non sapendolo, strumento di Dio per chi crede, e strumento per concretizzare i Valori per chi é agnostico o ateo. Anche la Verità, come Dio, non va creduta ma va costruita, materializzata, concretizzata in forza trasformatrice, per costruire un mondo giusto, fraterno, senza dolore recato o subito, mondo in cui tutti i viventi possano fruire del necessario e della gioia. In accezione evangelica, poi, c'é anche da dire che il tralcio perfetto, che lo strumento più simile, più analogo al Paradigma dell'amore gratuito ed incondizionato del Padre, appaiono essere l'agnostico o l'ateo che amano e condividono, se e nel momento in cui lo fanno.
Ecco che nell'amore donato senza condizioni vive e cresce la Verità del mondo e nel mondo; riusciremo mai a vedere un simile futuro? Si trasformeranno le religioni in democrazie laiche che costruiscono la giustizia, l'uguaglianza, la fraternità fra gli uomini, e fra gli uomini e il resto delle creature, dopo il “mea culpa é delle religioni” ed il suicidio (simbolico) delle varie gerarchie? Diventeranno mai, gli uomini, adulti nella Fede, e cioè laici testimoni della Verità dell'amare e del condividere, che possono trasformare il nostro mondo, inferno per i non-garantiti, per i non-competitivi, per i minimi, in una casa accogliente per tutti i viventi?
É di tutti i tempi, é irreversibile, che le religioni debbano inchiodare, crocifiggere la Verità, la laica Verità, il laico Gesu, per contaminarla ed usarla a proprio vantaggio e contro l'uomo? Fino ad oggi é stato cosi. Il domani però non é detto ...... Dipende anche da ognuno di noi.
 
Mario Mariotti


Sabato 21 Novembre,2009 Ore: 16:28
 
 
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