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www.ildialogo.org 11 ottobre 2009,

Le omelie di Padre Aldo Bergamaschi
11 ottobre 2009

 
Pronunciata il13 Ottobre 1985
 
Marco 10,17-30 Anno B
 
In quel tempo, mentre Gesù usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e gettandosi in ginocchio davanti a 1ui, gli domandò: "Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?" Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre". Egli allora gli disse: "Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla giovinezza".Allora Gesù fissatolo lo amò e gli disse: "Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi, ma egli rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto poiché aveva molti beni.
Gesù volgendo lo sguardo attorno disse ai suoi discepoli: "Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!" I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: "Figlioli come è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio". Essi ancora più sbigottiti dicevano tra loro: "E chi mai si può salvare?". Ma Gesù guardandoli, disse: "Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio. Perché tutto è possibile presso Dio".
Pietro allora gli disse: "Ecco noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito". Gesù gli rispose: "In verità vi dico: non c' è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna".
Ho da dare un avviso di una certa importanza anche perché si lega col Vangelo odierno. All'ospedale di Reggio Emilia, è sorta una associazione per il servizio ai malati. Questa associazione si chiama in sigla A.V.O. Associazione Volontari Ospedalieri. Attenzione non è una associazione laica, come purtroppo è stato scritto, ma di laiciche si ispira al Vangelo e opera nella fedeltà ai valori cristiani e umani. Forse intende risolvere una crisi, quella della necessità di assistenza al malato che si è accentuata mano a mano che siamo riusciti a debellare la malattia. Nel Medio Evo si assisteva il malato ma non si faceva nulla per combattere la malattia, adesso si sono rovesciate le posizioni, un anziano che va all'ospedale per i motivi più vari, è senza assistenza, non ha più familiari diretti e gli altri non possono. Ci troviamo in una situazione drammatica, siamo lì, lì, per aver vinto tutte le malattie e abbiamo l'abbandono dell'ammalato.
Ora, il ‘primum’ è la perfezione del Padre, il guadagno della vita eterna viene per conquista, per qualifica, per dignità raggiunta. É facile cadere nell'opposto, cercare la vita eterna dimenticandosi della perfezione, e quindi si scambia il Regno dei cieli per un regno terreno. Con la vendita dei beni, il messaggio è la volontà di creare dei nuovi rapporti socio-economici se partono incontaminati. Il Regno di Dio è la riforma del sacro, ma anche di tutta la realtà.
Se Cristo avesse continuato a predicare, avrebbe creato una comunità in cui si sarebbe risolto il rapporto capitale lavoro, cosa che non è riuscita alla comunità cristiana di Gerusalemme. Il vendere tutto e darlo ai poveri è un invito all'inizio, da zero a un rinnovo dei rapporti socio-economici, e non certo a fare l'elemosina. É l'invito a fare Chiesa dopo esserci liberati dalla contaminazione. “Se vuoi essere perfetto…”, dunque Gesù viene a dire che il 'primum' è la perfezione del Padre, poi questo produrrà il Regno. Ma guai a chi vuole scavalcare questa logica.
Ma, ecco la domanda: se Gesù fosse vissuto più a lungo come avrebbe strutturato la vita delle comunità? Avrebbe sicuramente costruito un tipo di comunità in cui Egli avrebbe continuato a predicare la buona novella, tuttavia, avrebbe costituito una comunità di credenti in cui, quella buona novella, fosse attuata in tutti i settori dell'esistenza. Il regno di Dio dunque, non è solo la riforma del sacro ma di tutta la realtà. Dopo la Sua morte, è nata sì la comunità dei credenti, ed era anche orientata alla soluzione dei problemi socio-economici, ma probabilmente aveva dimenticato un punto fondamentale, che è poi il nodo di questi due ultimi secoli, con tutta l'impennata di Marx, è il rapporto di lavoro, l'origine dei beni. Il capitale! Ecco questo, è il punto trascurato.
Non riuscendo a controllare il problema dei bisogni, ha dovuto lasciare intatto l'assetto del vecchio mondo proprio nel punto delicato del rapporto capitale-lavoro, laddove si saggia se l'uomo ha cessato di essere lupo per l'altro uomo e se la conversione cristiana è autentica. Hegel, aveva osservato che la religione cristiana può adattarsi solo alla vita di un piccolo gruppo, e che con l'isolarsi del gruppo è diventata una setta e che estendendosi, si è svuotata di certi suoi pregi, come per esempio quello della fraternità.
Hegel fa poi una annotazione: La comunità dei beni diventò irrealizzabile e fu sostituita con la raccomandazione di fare doni alla comunità, il che voleva dire, farli al clero. I vescovi-conti e gli abati del medioevo, si guardavano bene dal vendere i loro averi per darne il ricavato ai poveri.
Adesso vi rendete conto dell'impennata di Francesco di Assisi, il quale si libera non solo del danaro, ma del portafoglio, non solo del portafoglio, ma anche delle tasche, di tutto, via tutto perché la contaminazione è troppo profonda. E perché questi vescovi e questi abati non attuavano il precetto evangelico? Era assolutamente assurdo oramai attuarlo. Avendo ereditato una Chiesa che non era riuscita ad attuare il messaggio nei rapporti socioeconomici, dovettero gestire i beni terreni con i criteri del mondo classico. Loro i padroni, e i poveri cristiani che lavoravano nei loro poderi, erano considerati come i servi della gleba, senza che questo venisse a turbare le loro coscienze.
E come si risolvevano le contraddizioni sul piano mentale? Si risolvevano così: Dio ha creato una società tripartita, ci sono gli 'orantes' (clero, con tutto il verticismo) poi ci sono i 'defensores' (i militari), poi i 'laboratores', (i servi della gleba) cioè la repubblica platonica costruita in pieno con l'avvallo di Dio. Ma Platone concede ai governanti di dire una bugia, cioè di far credere che le divinità hanno strutturato le cose così originariamente, per cui nessuno deve lamentarsi della propria condizione. Questo è uno dei primi argomenti.
Gesù si rivolge a un ricco, non per farlo diventare povero, perché l'alternativa storica non vale, non è accettabile nella visone di Gesù, sono esecrabili sia i ricchi storici che i poveri storici, i quali, sono il frutto di una vicenda disperata. Di una caduta.
Dio ha creato il ricco e il povero, perché vuole che vi siano misericordia per gli uni, e pazienza per gli altri. Lascio decidere a voi se questi sono argomenti. Fin che si tratta di osservare dei comandamenti, di fare dei riti, molti giovani accettano tutto, quando è ora di rinunciare al danaro allora tutto cambia e tutto si offusca. Gesù non predica il trasbordo, e io da questo pulpito non l'ho predicato mai, trasbordo vorrebbe dire facciamo giustizia così, che i ricchi diano ai poveri ecc…, no, non è così. E l’andare con Lui, e l'andare con Lui significa fare ecclesia, luogo in cui deve cadere la figura del povero storico e del ricco storico. Deve cadere il rapporto salariato per cui, ci si deve amare come Lui ha amato noi: senza profitto.
Gesù dunque non propone al giovane di diventare povero storico - lo avrebbe invitato al male - ma di seguire Cristo e di seguirlo ripulito da tutta la contaminazione storica. Ecco, la mia interpretazione va integrata così. La rivoluzione, dice Gesù a questo ragazzo, si fa partendo da zero - facciamo un altro paragone - si parla tanto di pace, preghiamo per la pace, ma quale pace? Prima di tutto dobbiamo rinunciare a ciò che produce la guerra: lo Stato nazionale sovrano. La guerra è un movimento di eserciti, un esercito è espressione di una nazione, di un popolo, di uno Stato nazionale, e questo bisogna contestarlo alla radice. Gesù dice al giovane, via tutto prima, e poi costruiamo una ecclesia in cui non ci sia più il trasbordo da fare, ma ci sia la soluzione del rapporto socio economico secondo la valenza da Lui stabilita.
Il cammello o la gomena, o la porticina di Gerusalemme; non ho più tempo di dire come le successive interpretazioni hanno tentato di eliminare il discorso definitivo di Gesù, cioè, il cammello potrà passare dalla cruna di un ago alla condizione sola di non essere più cammello.


Domenica 11 Ottobre,2009 Ore: 12:44
 
 
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