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www.ildialogo.org 4 ottobre 2009,

Le omelie di Padre Aldo Bergamaschi
4 ottobre 2009

Pronunciata l’8 ottobre 2000
Marco 10,2-16 Anno B
 
 In quel tempo, avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, domandarono a Gesù: “É lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?”. Ma egli rispose loro: “Che cosa vi ha ordinato Mosè?” Dissero: “Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla”. Gesù disse loro: “Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto”.
Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio”.
Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso”. E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva.
 
Siamo anche qui ad un tema scottante e di perpetua attualità, direi che questo è un caso di revisione radicale del discorso. E si, perché la posta è grossa. Cioè a dire: noi, il concetto di matrimonio, lo deriviamo da Dio, o è costruito dagli uomini? Ed ecco qui il caso drammatico, il matrimonio creato da Dio - questa affermazione non è del tutto esatta, ma - i fondamenti del matrimonio sono creati da Dio. Qui c’è Mosè, un legislatore, che invece rompe le uova nel paniere: qui il dissidio fra il pensiero di Dio (che Gesù sottolineerà) e invece, il movimento della religione costruita da Mosè.
Siccome che i farisei lo volevano mettere in contraddizione esattamente con Mosè, Gesù chiarisce qual è il vero pensiero di Mosè. “Che cosa vi ha ordinato Mosè su questo tema?” Sull’unione uomo donna e quello che poi storicamente chiamiamo matrimonio? Che cosa vi ha ordinato? Ordinare vuole dire legiferare in positivo, dunque è possibile che un legislatore di quel calibro comandi ciò che è male? Avete capito? Ho rimesso a fuoco bene la questione? Allora i Farisei capiscono il “colpo” dato da Gesù. Sanno molto bene che Mosè non ha ordinato il divorzio! E lasciatemelo dire, perchè dobbiamo essere ben chiari: lo Stato italiano non ha ordinato l’aborto! Siamo intesi signori cattolici?
Si certo, noi diciamo che l’aborto è un omicidio, questo è vero! Ma attenzione, non dovete attaccare lo Stato italiano, il quale si trova di fronte a dei casi, così come Mosè si è trovato di fronte a delle situazioni, per cui ha dovuto cedere. Ma questa non è una legislazione in positivo, è un mettere rimedio a una situazione disgraziata, della quale, arbitri sono coloro che gestiscono l’etica, vale a dire, le singole coscienze. Io, se mi è lecito fare una parentesi, sono contro gli stati nazionali, perché li considero un’offesa al primo comandamento di Gesù “Ama il prossimo tuo come te stesso” cioè, ama Dio e il prossimo tuo. Per quanto riguarda quella polemica, fino a tanto che gli Stati ci sono e anche la Chiesa li ha santificati, e li santifica, dobbiamo tenere bene questa distinzione.
Quindi, Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla, e vi faccio notare che questa non è una legislazione in positivo. Vi leggo ora il testo del Deuteronomio in cui si precisa questo tipo di legislazione, sono tre righe e non di più: “Se un uomo ha preso moglie ed è vissuto con lei, ma poi essa non trova più favore ai suoi occhi per qualche bruttura (vi prego sottolineare la parola bruttura) egli scriverà la lettera di ripudio e la congederà dalla sua casa. Uscita di lì prenderà un altro marito”. Questo tipo di legge non è un comando in positivo, questo tipo di legge è un mettere rimedio a una frana, in questo caso diciamolo, è a favore della donna, perché Mosè dice di dare il libretto,perché allora quella povera donna non dovrà andare sul marciapiede, potrà ancora sposarsi, vale a dire, ha fatto questo legalmente e dunque potrà trovarsi un altro uomo senza dovere andare sul marciapiede ed essere abbandonata da tutti. Ecco allora il senso del discorso fatto anche da Gesù.
Però, - ecco il punto - adesso si tratta di dare un giudizio su questa situazione, e allora è vero che la legge non conosce quasi mai i valori etici assoluti. E infatti che cosa nasconde questa frase: “tu la puoi rimandare se c’è di mezzo una qualche bruttura”. La parola bruttura teniamola così, ma può essere di vario genere. Alcuni dicono che il motivo può essere grave, per esempio un tradimento, tanto per intenderci. E invece un’altra scuola diceva: ma no, io la posso rimandare anche addirittura se questa mi confeziona male i cibi. Ecco vedete come i moralisti poi si dividono e si distinguono. Anzi ho qui un documento di un rabbino, siamo già negli anni 100 circa dopo Cristo, il quale diceva che uno può rimandare sua moglie, nell’ipotesi che abbia trovato una donna più graziosa della propria. Vedete dunque come è sottile la interpretazione, in questo caso, non so quanti si salverebbero dal matrimonio.
Allora Gesù dice: “Per la durezza del vostro cuore Mosè ha scritto quella legge”, - sto riguardando il testo - dice per la sclerocardia. Ecco come viene tradotta la parola durezza; vale a dire che oramai il cuore sclerotizzato è fuori di ogni legge e quindi, è nel soggettivismo assoluto. In questo caso diciamo, di concupiscenza soggettiva.
Tutto questo ci serva per capire tutto ciò che ci accade attorno, e anche a quello che accade fra di noi, nel Cristianesimo. É bene che ce lo diciamo: come mai tutti questi matrimoni vanno a picco? Noi commettiamo un primo sopruso, quello di dare il battesimo ai bambini, o no? E si, perché tutti quelli che sono nell’infrazione sono tutti battezzati. E allora come mai? Ecco che alla radice del nostro cristianesimo non ci sta una conversione. Alle fanciulle di quindici e sedici anni bisogna cominciare a dire: fanciulle nel vostro cervellino che cosa c’è? Come lo concepite il matrimonio? Ed allora ecco il richiamo di Gesù, scavalca tutta la storia e riguadagna il momento originario: all’inizio non era così!
Vi faccio notare che, lo abbiamo letto nel testo evangelico “all’inizio Dio creò maschio e femmina”. Vedete che Gesù qui non riporta il raccontino dell’uomo, della donna che deriva dall’uomo, la questione della costola, mi pare di averlo detto un’altra volta da questo pulpito. Il raccontino paga dazio, sul quale poi San Paolo stabilirà la preminenza dell’uomo sulla donna. Sotto questo profilo Gesù è molto più vicino a Platone il quale fa derivare l’uomo e la donna dal mondo delle idee e quindi da Dio direttamente tutte e due, e non uno dall’altro. E Gesù infatti dice: “Dio che ha creato maschio e femmina”. Per quale motivo ha creato maschio e femmina? Perché dunque c’è un disegno che va al di là dei singoli. Ecco mie care fanciulle di quindici, sedici, diciassette anni che avete in testa il sesso, e così anche voi uomini, bisogna che vi rendiate conto che quel sesso vi è stato dato per … ecco dunque i finalismi che danno fondamento alla morale.
Su questo, deve insistere l’insegnamento. Io conosco un parroco in Italia, che ha sospeso il Battesimo ai bambini. Avete capito? E siccome ci sono dei fedeli che lo vogliono ancora, lui, quando c’è la richiesta, chiama un parroco vicino a battezzare, quindi lascia la libertà. Ora però, lui mi dice, che si trova di fronte a ragazze e ragazzi di quindici sedici anni, che chiedono il battesimo: adesso è venuto il momento. Si chiede il battesimo perché si è convertiti al Messaggio di Gesù. Si ricorda che il Battesimo comporta così, la visione del mondo. Sembra che quei pochi matrimoni, che poi lui ha celebrato, resistano.
Tutto questo, sta a dirvi che l’insegnamento, è la carenza del punto di riferimento radicale.


Luned́ 05 Ottobre,2009 Ore: 16:11
 
 
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