Iscriversi a Facebook? Semplicissimo! Basta inserire il proprio indirizzo e-mail e scegliere una password. Quindi, una volta entrati nel sistema, è possibile iniziare a cercare i propri amici (…se ci sono!). A questo punto, man mano che si trovano amici è possibile chiedere di diventare loro amico nel sistema. Se l’altro conferma questa volontà, è possibile accedere al suo profilo e vedere chi sono i suoi amici e così magari, sfogliando l’elenco altrui, è possibile trovare ancora altri amici e così via. Accettare un amico su Facebook significa accettare di condividere con lui alcune informazioni e dunque rendere possibile una sorta di vita e di relazioni.

Ma che cosa si condivide con gli amici? Tutto quello che si pubblica nel proprio profilo ovviamente. Innanzitutto una fotografia - quella del proprio volto - ma anche tutte le informazioni, e le altre foto che si vorranno inserire. Ma è la bacheca ad essere il cuore pulsante di ogni profilo. Essa è una sorta di lavagna nella quale è possibile scrivere momento per momento, usando una breve frase, quello che si sta facendo, il proprio stato insomma! Dal momento in cui l’utente scrive che cosa sta facendo, i suoi amici possono commentare il suo stato ed avviare quindi una vera e propria conversazione. Inoltre, ancora, da quando è stata diffusa l’applicazione che serve per aggiornare il proprio profilo direttamente dal cellulare, modificare di frequente il proprio stato è cosa semplicissima e gettonatissima, tutti sanno in ogni momento cosa fai, dove stai, con chi, etc..

Le statistiche ufficiali dichiarano che 13 milioni di utenti aggiornano il proprio stato almeno una volta al giorno! Nel dettaglio, pare che ogni mese siano caricate su Facebook circa 700 milioni di immagini, quattro milioni di video e 15 milioni tra note, link e post vari. Ogni aggiunta al proprio profilo può essere commentata dagli amici: tutti i commenti vengono pubblicati sulla propria bacheca. Precisiamo che, qualora uno dei contenuti non dovesse essere gradito o giudicato opportuno, può essere facilmente cancellato. Ogni elemento aggiunto al proprio profilo o alla propria bacheca costruisce un pezzo dell’identità dell’utente, cioè della sua immagine pubblica. Va da sé il rischio di crearsi una rappresentazione virtuale, spesso allo scopo di sembrare più accettabili, graditi, perfino desiderabili…

Nella pagina del proprio profilo appare anche pubblicità su una colonna laterale: l’utente, se vuole, può esprimersi molto semplicemente sulla pubblicità che vede e valutarla positivamente o negativamente in modo che il sistema si regoli sull’erogazione dei contenuti offerti. Facebook, quindi, in buna sostanza è un’azienda che mira a creare profitti e che, attraverso una serie di espedienti, canalizza l’attenzione su contenuti altri al fine di veicolare l’attenzione delle persone. In breve, non è assolutamente un gruppo filantropico come qualcuno agli inizi della sua storia voleva far credere.

16 giugno 2009