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www.ildialogo.org L PARADISO PERDUTO DEL CARD. BARRAGAN: «GAY E TRANS NON ENTRERANNO NEL REGNO DEI CIELI»,di Agenzia Adista

L PARADISO PERDUTO DEL CARD. BARRAGAN: «GAY E TRANS NON ENTRERANNO NEL REGNO DEI CIELI»

di Agenzia Adista

Riprendiamo questo articolo dall'Agenzia ADISTA n. 126 - 12 Dicembre 2009. Per informazioni www.adista.it

35335. ROMA-ADISTA. “Omosessuali e trans non entreranno nel Regno di Dio”. Ovviamente non è il padrone di casa, Dio, solitamente taciturno quanto imperscrutabile, a pronunciare questa sentenza, ma il messicano card. Javier Lozano Barragan, ex presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, in una lapidaria intervista rilasciata all’agenzia Pontifex (2/12). Il cardinale, però, certifica la sua affermazione con la ‘testimonianza’ di un autorevole frequentatore, per quel che se ne sente in giro, di quegli alti luoghi: “Non lo dico io”, aggiunge, “lo dice san Paolo”. Un nome, una garanzia, non c’è che dire. E comunque la si pensi, tanto si legge nella Lettera ai Romani dell’apostolo, per esempio ai versetti 1,24-27: “Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s'addiceva al loro traviamento”.

Tornando al cardinale, egli si dice convinto che “non si nasce omosessuali, ma lo si diventa. Per varie cause, per motivi di educazione, per non aver sviluppato la propria identità nell'adolescenza”. “Magari non sono colpevoli - ha proseguito il cardinale -, ma agendo contro la dignità del corpo, certamente non entreranno nel Regno dei Cieli. Tutto quello che consiste nell'andare contro natura e contro la dignità del corpo offende Dio”.

L’intervista tocca un’altra questione con implicanze etiche tra le più attuali, la Ru487 (la pillola abortiva, scambiata dalla Pontifex per “pillola del giorno dopo”, detta “contraccezione d’emergenza” in quanto impedisce l’eventuale annidamento di un ovulo fecondato). Il card. Barragan afferma: “È una pillola che ha effetti abortivi e come tale, l'aborto va considerato un assassinio”. “Ogni aborto”, insiste, “in quanto soppressione di una vita umana, è un crimine, un delitto e merita una punizione”. Ed esemplifica: “Questa storia mi sembra assimilabile a chi compra una rivoltella in un negozio. Colui il quale esce con una pistola è potenzialmente pericoloso, di fatto ha la possibilità di trasformarsi in omicida se la usa male e contro la legge. Ma è un potenziale criminale, lo diventa solo se agisce male. Chi abortisce non è potenziale, ma di fatto, in quanto ammazza. Pertanto la condotta di chi compie e pratica un aborto è sicuramente più grave di chi compra un revolver nell'armeria”.

“Il Vangelo dice che le prostitute ci precederanno nel Regno di Cieli”, reagisce infuriata LiberaMenteNoi (associazione che intende coniugare “dignità, libertà, orientamento sessuale e fede in Cristo”) alle parole di Barragan su omosessuali e trans. “La smettano la Chiesa, il Vaticano”, si legge in un comunicato pubblicato sul sito dell’associazione (www.liberamentenoi.it), di “ergersi dispensatori dei visti per il Regno dei Cieli. Il Vangelo di Gesù Cristo ha sempre dimenticato di parlare di gay, di trans, di lesbiche... Come mai? Ma non si è dimenticato di condannare i sepolcri imbiancati, gli ipocriti, i falsi... Come mai? Forse perché - suggerisce il comunicato - l'amore non è mai condanna, anzi è il passaporto per una vita felice, di relazione, di condivisione, e infine per il Regno dei Cieli che è aperto a tutte e tutti”. E allora “basta - è la conclusione - con questi voci vaticane che uccidono le persone omosessuali, le donne che con vari drammi abortiscono, le persone trans, ecc, oggi come ieri, non con i roghi di piazza, ma con le parole, le interviste, le condanne, le paure, i divieti... Non a caso, ricordiamo al card. Barragan, nella nostra versione della Bibbia si legge: Sarete giudicati sull'amore. E non c'è traccia di amore nelle parole di sua eminenza, ma grazie a Dio lui non è Dio, e forse non avrà anche lui il visto per il Regno dei Cieli”. (eletta cucuzza)



 



Luned́ 07 Dicembre,2009 Ore: 19:27
 
 
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Cristianesimo ed omosessualita'

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