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Le reazioni alla decisione della chiesa luterana di Svezia di celebrare i matrimoni omosessuali

matrimonio gayArticolo tratto da The Local, giornale svedese in lingua inglese, del 22 Ottobre 2009, liberamente tradotto da Pina

Il Sinodo della Chiesa Luterana di Svezia si è schierato a favore dei matrimoni religiosi per gli omosessuali, nel corso del voto che si è tenuto giovedì mattina.
La decisione, basata su una proposta formulata dal consiglio governativo della chiesa, indica che la Chiesa di Svezia celebrerà cerimonie nuziali per coppie eterosessuali ed omosessuali.
 

La proposta è stata approvata da 176, dei 249 membri votanti, e giunge appena tre giorni dopo il 30° anniversario da quando, in Svezia, si smise di considerare l’omosessualità come una malattia.

“La decisione del Sinodo prende posizione a favore dell’opinione pubblica. Indipendentemente dall’essere o meno religiosi, essa riguarda allo stesso modo l’intero clima sociale e l’opinione della gente”, ha dichiarato Asa Regnér, capo dell’Associazione Svedese per l’Educazione Sessuale (RFSU), il più grande gruppo del paese sui diritti gay.

A Giugno, il consiglio della Chiesa aveva fatto il primo passo verso i matrimoni tra persone dello stesso sesso presentando una richiesta al Sinodo della Chiesa di Svezia, la parte decisionale più grande della Chiesa.

Il consiglio aveva proposto che la Chiesa continuasse a celebrare le cerimonie nuziali seguendo la nuova procedura entrata in vigore il 1° maggio e concedesse alle coppie gay, in Svezia, lo stesso stato coniugale degli eterosessuali.

Le attuali disposizioni della Chiesa continueranno probabilmente ad essere messe in pratica con alcune modifiche quando si unirà in matrimonio una coppia omosessuale, come sostituire “marito e moglie” con “sposi di diritto”.

I singoli ministri potrebbero ancora rifiutarsi di celebrare matrimoni tra coppie dello stesso sesso.

Dal 2007, la Chiesa di Svezia, che annovera circa il 74% della popolazione, ha impartito una benedizione religiosa ai gay per le loro unioni.

Il decreto del Sinodo, che ha 251 delegati, due dei quali assenti al voto di giovedì, colloca la Svezia tra i primi paesi al mondo a permettere ai gay di sposarsi in una chiesa importante.

I rappresentanti delle Chiese Cattolica e Ortodossa in Svezia, tuttavia, sono rimasti delusi dalla decisione di giovedì.

“E’ con grande dispiacere che riceviamo la notizia che il Sinodo della Chiesa di Svezia ha deciso, oggi, di unire le coppie dello stesso sesso e di considerare questa unione come matrimonio.

Questo è un passo indietro, non solo dalla tradizione cristiana, ma anche dalle idee delle principali religioni del mondo sul matrimonio”, scrivono il Vicario Fredrik Emanuelson della Chiesa Cattolica e Padre Misha Jaksic, coordinatore della famiglia delle Chiese Ortodosse al Consiglio Cristiano di Svezia (CCS), in una dichiarazione comune.

“Noi non uniamo in matrimonio coppie dello stesso sesso nelle nostre chiese e nelle comunità di fede, perché ciò è in chiara opposizione alla tradizione della chiesa e alla nostra intera teoria della creazione”.

Procedendo con la decisione di celebrare matrimoni dello stesso sesso, la Chiesa di Svezia, inoltre, ha ignorato i problemi espressi all’inizio di quest’anno dalla Chiesa di Inghilterra in una lettera scritta con vigore all’arcivescovo svedese Anders Wejryd, e cioè che l’iniziativa potrebbe portare ad “un deterioramento dei rapporti tra le chiese”.

Il portavoce della Chiesa di Inghilterra, Steve Jenkins, ha confermato che le relazioni tra le due chiese potrebbero essere dirette verso un periodo turbolento sulla scia di questa decisione.

“I problemi rimangono”, ha detto a The Local, in riferimento alla lettera da parte dei vescovi inglesi Christopher Hill e John Hind.

Egli ha aggiunto di non essere a conoscenza dell’intenzione della Chiesa Inglese di emanare una dichiarazione formale in risposta alla decisione della Chiesa di Svezia.



Testo originale

Church of Sweden says yes to gay marriage

Articolo tratto dal sito Gionata.org



Domenica 25 Ottobre,2009 Ore: 10:39
 
 
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Cristianesimo ed omosessualita'

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