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DIRITTI
Costruiamo un patto di cittadinanza nella fraternità e nella giustizia

Il presidente della Federazione delle chiese evangeliche Massimo Aquilante sui fatti di Rosarno.


Roma, 11 gennaio 2010 (NEV-CS01) – Il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastore Massimo Aquilante, ha rilasciato la seguente dichiarazione dopo i fatti di Rosarno:

Sull'immigrazione l'Italia ha imboccato una strada cieca e pericolosa. I fatti di Rosarno dimostrano ancora una volta che il rifiuto da una parte di riconoscere la realtà dell'immigrazione e dall'altra di promuovere la regolarizzazione di chi vive e lavora in Italia, alimentano razzismo, violenza e sfruttamento.

Le violenze razziste di chi spara sui lavoratori immigrati evocano scenari inquietanti e chiamano il governo, il parlamento, le forze sociali e la società civile ad assumersi le loro responsabilità, ciascuno per la propria parte e le proprie competenze.

Come chiese evangeliche ribadiamo il primato della dignità umana e dell'integrazione all'interno di una società che deve riconoscere diritti e doveri di chi vive e lavora nel nostro paese. Riteniamo inoltre che i recenti provvedimenti in materia di immigrazione sta generando frutti avvelenati. In una situazione di crisi e di sofferenza come quella che si è determinata a Rosarno – ma anche in altre situazioni – il Signore Gesù ci invita a un autentico ravvedimento, e a metterci di fronte al suo evangelo di grazia e pertanto ad adoperarci per costruire nuovi rapporti di fraternità e di giustizia.

Per questo auspichiamo che il Governo apra un tavolo di confronto con le forze sociali, l'associazionismo e le comunità di fede. E' solo con un patto di nuova cittadinanza che coinvolga, riconosca ed impegni gli immigrati che l'Italia potrà affrontare la grande sfida che le sta di fronte”.




Lunedì 11 Gennaio,2010 Ore: 14:38
 
 
Commenti

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Autore Città Giorno Ora
filippo angileri trapani 12/1/2010 09.46
Titolo:
Non solo, non basta un patto di cittadinanza nella fraternità e nella giustizia, occorre che chi non fa il proprio dovere venga punito, multato, mandato a casa.La legge va rispettata da tutti.Chi deve far rispettare le leggi ed omette dovrebbe essere cacciato via.
Perchè questo non viene fatto? Come si vuole combattere altrimenti il malcostume?
Filippo

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