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RASSEGNA STAMPA
GIACOMO GALEAZZI: LA STRAGE

[Dal quotidiano "La Stampa" del 22 agosto 2009 col titolo "I vescovi: la strage un'offesa all'umanità" ]
Scontro su Lampedusa. L'opposizione e la Cei attaccano Pdl e Lega per il giro di vite sull'immigrazione e per l'inefficacia degli accordi con la Libia, mentre il centrodestra accusa la minoranza di strumentalizzare una tragedia. Il ministro leghista Roberto Calderoli respinge al mittente "critiche inaccettabili, strumentali e basate su presupposti falsi, solo la fermezza è umana, semmai è indegno il comportamento di Malta che ha intercettato il gommone, ha fornito carburante e lo ha indirizzato verso acque italiane". E aggiunge: "L'unico modo per contrastare i mercanti di morte è bloccare all'origine le carrette del mare". Piovono critiche dalla Chiesa. "Non si lascia al suo destino una barca carica di naufraghi - ammonisce "Avvenire" -. L'antica legge del mare ordina di soccorrere e invece 'l'Occidente a occhi chiusì non ha voluto vedere gli eritrei dispersi, come durante il nazismo nessuno si accorgeva dei convogli piombati pieni di ebrei". L'arcivescovo Bruno Schettino, presidente della Commissione Cei per le migrazioni denuncia "la grave offesa all'umanità e al senso cristiano della vita" e il vescovo di Agrigento, Francesco Montenegro (la cui diocesi include Lampedusa) punta l'indice contro "leggi antiumane sulle quali dobbiamo interrogarci per non diventare sepolcri imbiancati ed uccidere di nuovo Cristo con le nostre omissioni". Inoltre, il vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, "numero tre" della Cei nell'era Ruini, avverte: "Se il governo non avrà il coraggio o la forza politica di cambiare le norme sui respingimenti e se non ci sarà un ripensamento, saranno spine per tutti".
Che la Cei non condivida la politica italiana, nè quella europea, in materia di immigrazione, non è una novità, ma le testimonianze dei sopravvissuti eritrei hanno condotto autorevoli rappresentanti dell'episcopato a stigmatizzare le conseguenze nefaste di una "cultura della paura" indotta da leggi "contro l'umanità e il sentire cristiano". In Vaticano, però, si usano toni diversi. "Il primo dovere internazionale è evitare che si ripetano queste tragedie alle quali si sta creando una pericolosa assuefazione" - ci spiega il direttore dell'"Osservatore romano", Giovanni Maria Vian, che ha messo in prima pagina un'intervista al prefetto di Agrigento incaricato dal Viminale di indagare - e sostiene che "varie volte Benedetto XVI ha condannato l'ignobile traffico di esseri umani. Di fronte alla traversata in massa del Mediterraneo servono strategie coordinate tra Ue e Stati africani, non polemiche".
Dal Pd ad alzare la voce è tutto lo stato maggiore del partito. Il segretario Dario Franceschini definisce le scelte del governo "macchiate di xenofobia e razzismo": "Non si può perdere la capacità di indignarsi di fronte all'orrore". Va giù duro anche Pierluigi Bersani che chiede chiarimenti al governo: "Se le testimonianze risulteranno confermate dovremo vergognarcene tutti e qualcuno dovrà risponderne". Massimo Donadi dell'Idv accusa l'esecutivo di "soffiare sul fuoco dell'odio senza riuscire a garantire la sicurezza". A reclamare che l'esecutivo riferisca in Parlamento è anche l'Udc: "Non è una tragica fatalità, ma il frutto di scelte politiche che hanno reso il Mediterraneo terra di nessuno". Nella maggioranza, Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, invoca l'intervento dell'Europa attraverso la creazione di un coordinamento: "Non può essere l'Italia l'unico Paese a tenere le porte aperte mentre altri Stati tra cui la Francia, la Spagna e la stessa Malta sono blindati".
 

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La nonviolenza è in cammino


proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini.
Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

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Numero 923 del 25 agosto 2009



Marted́ 25 Agosto,2009 Ore: 17:04
 
 
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