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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org DISINNESCARE IL "PACCHETTO SICUREZZA",

UN APPELLO DA VERONA
DISINNESCARE IL "PACCHETTO SICUREZZA"

Il cosiddetto "pacchetto sicurezza" del governo Berlusconi - ovvero la legge n. 94 del 15 luglio 2009, in vigore dall'8 agosto 2009 - a nostro parere contiene norme anticostituzionali. E' una legge che discrimina, che colpisce le persone non per eventuali reati commessi, ma in base al loro status esistenziale (il "reato" di clandestinità). E' una legge che contrasta con le principali Convenzioni internazionali per i Diritti Umani, sottoscritte anche dall'Italia. E' una legge che introduce il razzismo nel nostro ordinamento. E' quindi necessario agire per modificare questa situazione, che coinvolge sia i migranti sia i cittadini italiani, e per informare l'opinione pubblica.
E' sulla base di questi presupposti che anche a Verona singoli cittadini, associazioni e partiti stanno raccogliendo firme a sostegno di due esposti che verranno poi inviati alla Procura della Repubblica di Verona, al presidente della Corte Costituzionale, al presidente della Corte di Cassazione.
Alcuni Tribunali (ad es. la Procura di Torino guidata dal magistrato Gian Carlo Caselli) hanno già sollevato una questione di legittimità costituzionale. La "Legge" viene amministrata "nel nome del popolo italiano". Con questa iniziativa vogliamo che i cittadini si facciano parte attiva nella difesa della Costituzione repubblicana, che rifiuta il razzismo e la discriminazione (art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali).
Il primo esposto dice che nelle disposizioni in materia di sicurezza pubblica della legge n. 94 del 15 luglio 2009 sono contenute varie misure, particolarmente all'art. 1, che configurano varie fattispecie di reato. Vediamole: violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite dalla Costituzione della Repubblica Italiana; violazione dei diritti dei bambini; persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera condizione esistenziale; violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza delle persone di cui all'art. 10 Cost.; violazione del principio dell'eguaglianza dinanzi alla legge.
Il secondo esposto afferma che nelle disposizioni in materia di sicurezza pubblica della legge n. 94 del 15 luglio 2009 è contenuta una misura - all'art. 3, commi 40-44 - istitutiva della cosiddette "ronde", che palesemente configura il favoreggiamento dello squadrismo.
Gli esposti chiedono quindi alle magistrature competenti di intervenire.
Tutti i cittadini veronesi maggiorenni possono firmare.
Le firme verranno raccolte nel corso della manifestazione "Naturalmente Verona", che si tiene sabato 3 e domenica 4 ottobre in Piazza Isolo.
Gli esposti saranno depositati entro ottobre.
Questa iniziativa, avviata su proposta del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, sta coinvolgendo un numero crescente di associazioni su tutto il territorio nazionale. A Verona si stanno muovendo singole persone, associazioni, partiti.
*
Primi firmatari:
Associazioni: Nigrizia, Movimento Nonviolento, Associazione per la pace, Comunità Madonnina di S. Giovanni Lupatoto, Arci, Circolo Pink, Comunità cristiane di base, Donne in Nero, Emmaus Villafranca.
Partiti: Rifondazione Comunista, Sinistra e Libertà, Italia del Valori, Verdi della Colomba.
Verona, 2 ottobre 2009
 
* * *
 
Per ulteriori informazioni e contatti con i promotori a Verona si può far riferimento alla segreteria nazionale del Movimento Nonviolento: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an@nonviolenti.org , sito: www.nonviolenti.org
 
* * *
 
Nota per la stampa a cura del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
 
Viterbo, 2 ottobre 2009
 
Mittente: Centro di ricerca per la pace di Viterbo
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532
e-mail: nbawac@tin.it
web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/


Venerd́ 02 Ottobre,2009 Ore: 17:01
 
 
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