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www.ildialogo.org Le circolari del pacchetto sicurezza - 1,a cura di Augusta De Piero

Le circolari del pacchetto sicurezza - 1

a cura di Augusta De Piero

Documenti dell'ASGI per capire come comportarsi


Penso che gli ultimi documenti pubblicati dall’Asgi siano importanti.
Così ne ho dato notizia nella rubrica segnalazioni del del mio sito www.diariealtro.altervista.org
 
Nel sito dell’ASGI è possibile conoscere norme e leggere commenti sulle “Disposizioni sulla sicurezza pubblica : divieto di segnalazione”.
Il documento così conclude:

si sollecitano le Autorità sanitarie nazionali e regionali, a diramare chiare e tempestive disposizioni volte a confermare che l'accesso alle strutture sanitarie da parte degli stranieri non in regola con le norme sull'ingresso e il soggiorno non può comportare, da parte del personale sanitario, alcun obbligo (ma neanche la facoltà) di denuncia degli stranieri in oggetto se non nei limiti di quanto disposto dal art. 35 co.5 del D.Lgs 286/98, ovvero nei casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano.
MFE (Medici senza frontiere), Asgi (Associazione Studi Giuridici Immigrazione),
Simmweb (Società italiana di medicina delle migrazioni),
O.I.G.S. (Osservatorio Italiano sulla salute globale)
 
L’ASGI registra a questo punto due circolari relative alla Assistenza sanitaria agli stranieri irregolari, trasmesse dopo l'approvazione del ddl sicurezza, pubblicate dalle regioni Piemonte (16 luglio 2009) e Toscana (9 luglio 2009), che così presenta:
 
Gli Assessori alla Salute delle Regioni Piemonte e Toscana hanno emanato apposite circolari sottolineando che la prossima entrata in vigore delle norme approvate con il ddl sicurezza, di cui si attende ora la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, non intaccherà il diritto di accesso alle prestazioni sanitarie previste per gli stranieri irregolari, così come permarrà il divieto di segnalazione degli stranieri che accedano a tali prestazioni.
Le circolari, infatti, ribadiscono, che sebbene la nuova legge introduca il reato di ingresso e soggiorno illegale degli stranieri in Italia e gli operatori sanitari rivestano la qualifica di pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio, questi non soggiaceranno all'obbligo di denuncia derivante dagli artt. 361 e 361 c.p., proprio in ragione del fatto che il divieto di segnalazione dello straniero irregolare che accede alle prestazioni sanitarie, contenuto nell'art. 35 c. 5 del d.lgs. vo n. 286/98, non è stato soggetto ad abrogazione, così come la modifica introdotta dall'art. 22, lett. g) all'art. 6 comma 2 del T.U. immigrazione, non prevede l'esibizione obbligatoria dei documenti inerenti il soggiorno per l'accesso dello straniero alle prestazioni sanitarie di cui all'art. 35 del T.U. medesimo.
Le circolari invitano, pertanto, gli operatori sanitari delle Aziende sanitarie territorialmente competenti a continuare a prestare le attività sanitarie di assistenza e cura a favore dei cittadini immigrati irregolari in ossequio ai principi costituzionali del diritto fondamentale alla salute e nel rispetto degli obblighi deontologici.

Sempre nel sito dell’Asgi è possibile leggere anche “Regolarizzazione 2009: nel Decreto anti-crisi l'emendamento per i lavoratori domestici irregolari”.

Per la questione dell’iscrizione anagrafica dei figli degli immigrati irregolari, di cui mi sono occupata e mi occuperò ancora, rinvio agli articoli si cui trovate l’elenco in Diari e altro con il titolo comune ‘Una sola sicurezza’ e soprattutto al documento “Varie associazioni ed organizzazioni per i diritti dei bambini: appello al Presidente della Repubblica - Torino, 14 luglio 2009”
Ne potete leggere integralmente il testo qui. Ne riporto un solo passo.
“Serissime saranno altresì le conseguenze della mancata registrazione alla nascita dei nati da genitori "irregolari", in aperta violazione del diritto fondamentale ad un nome, previsto dalla Convenzione, nonché notevoli gli ostacoli che i minori stranieri non accompagnati arrivati da adolescenti in Italia incontreranno al compimento della maggiore età, non potendo di fatto regolarizzare la loro permanenza nel nostro Paese


 
 
 
 
 
 
 


Luned́ 27 Luglio,2009 Ore: 17:15
 
 
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