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www.ildialogo.org LEOLUCA ORLANDO: PER CHI SUONA LA CAMPANA,

UNA SOLA UMANITÀ
LEOLUCA ORLANDO: PER CHI SUONA LA CAMPANA

 [Dal quotidiano "L'Unità" del 26 agosto 2009 col titolo "Attacco agli immigrati ma non solo" e l'occhiello "Diritti. Per chi suona la campana" ]
 
Siamo ridotti - ed è gravissimo - a dover ricordare che gli immigrati sono esseri umani.
La perversione etica del governo Berlusconi - accanto e a monte della sistematica mortificazione di valori e di diritti - sta modificando e violando elementari regole di convivenza civile.
Il pubblico si fa privato e il privato si confonde e sfrutta il pubblico, i mezzi e i voli di Stato vengono usati per il trasporto di escort; il diritto al lavoro è considerato favore e merce; per il riconoscimento di diritti e per la soddisfazione di bisogni i cittadini non devono più rispondere alla domanda "chi sei? che sai? che sai fare?", ma alla domanda "a chi appartieni?"; il diritto all'uguaglianza è considerato - per legge - una eventualità in danno di chi non ha casta; il diritto di informare e di essere informati è sepolto da una montagna di veline; la libertà di mercato viene sottomessa a dilaganti conflitti di interesse; la sicurezza viene affidata a ronde private, mentre le forze dell'ordine sono costrette ad operare con strutture inadeguate e con tagli di personale e risorse.
In questo panorama, gli immigrati divengono una fastidiosa presenza, indicati - tutti coloro che risiedono in Italia - come un pericolo da contrastare e - tutti coloro che cercano di immigrare - come nemici da respingere con ogni mezzo. Questo governo ha affidato in appalto alla Libia - in cambio di enormi affari - la gestione di veri lager, nei quali tradurre con la forza esseri umani non necessariamente libici e non necessariamente provenienti da porti libici.
La Ue, l'Onu, le Associazioni internazionali che si occupano di diritti, autorità morali e religiose, intellettuali e giornalisti di tutto il mondo nei confronti di Berlusconi non hanno alcun fatto personale nè sono parte di congiure come ritiene il premier. La realtà internazionale esprime ciò che è diffusa consapevolezza da parte di milioni di italiani liberi: le scelte del governo Berlusconi in tema di immigrazione sono il termometro di un sistema che si fa regime. Tutte le dittature gettano la maschera, svelano le proprie nefandezze quando si occupano degli ultimi, degli emarginati, dei diversi. È accaduto così con il nazismo, con il fascismo, con lo stalinismo, con ogni dittatura.
Ogni dittatura ha bisogno di avere una categoria, una razza,una fede, una classe di esseri umani da elevare a simbolo e a monito per la mortificazione dei diritti di tutti, anche di chi non appartiene a quella categoria, a quella razza, a quella fede, a quella classe. Nessuno si illuda.
Qualcuno cerca di distrarre l'attenzione ricordando che le scelte riguardano gli immigrati e che, pertanto, chi non è immigrato non ha nulla di che preoccuparsi. No. Non è così. La campana a morte non suona soltanto per i diritti umani degli immigrati, essa suona per tutti e per ciascuno, per i diritti di ogni essere umano.

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LEGALITA' E' UMANITA'
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 20 del 27 agosto 2009
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E,
01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it
 



Giovedì 27 Agosto,2009 Ore: 15:09
 
 
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