- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (273) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org LAURA EDUATI INTERVISTA ANTONIO SCIORTINO,

RASSEGNA STAMPA
LAURA EDUATI INTERVISTA ANTONIO SCIORTINO

[Dal quotidiano "Liberazione" del 23 agosto 2009 col titolo "Politici cattolici, cambiate la legge sui respingimenti" e il sottotitolo "Intervista a don Antonio Sciortino" ]  
 
Contro la Lega che "lacera il Paese", contro la "immunità morale" del premier che adora le feste e oltrepassa "il limite della decenza", contro i decreti emanati a colpi di fiducia, contro le classi destinate esclusivamente agli alunni stranieri e le impronte prese ai bambini rom.
Non passa settimana senza che "Famiglia cristiana" attacchi un provvedimento del centrodestra, specialmente sulle leggi sulla sicurezza, utilizzando lucide argomentazioni e linguaggio esplicito. Editoriali che provocano nella maggioranza reazioni ruvidissime, anche tra i cattolici: "livore ideologico", "frasi deliranti", "vittima di un colpo di calore". Roberto Castelli ebbe a dire che il settimanale cattolico "ha assunto una posizione di militanza precisa contro il governo". Gianfranco Rotondi un giorno invitò il direttore, don Antonio Sciortino, ad un linguaggio "cristiano se non democristiano". Giovanardi, meno diplomatico, bolla la rivista come "cattocomunista".
 
*
- Laura Eduati: Direttore, una lunga collezione di litigi.
- Antonio Sciortino: Non ci hanno mai risparmiato nulla. Eppure non sono mai entrati nel merito delle questioni che ponevamo con osservazioni critiche e concrete su provvedimenti ben precisi.
 
*
- Laura Eduati: Come i respingimenti. Cosa si sente di dire dopo la tragedia degli eritrei rimasti senza soccorso?
- Antonio Sciortino: Le cose che abbiamo scritto nei mesi passati ora si stanno verificando. Queste leggi sulla sicurezza rispondono al principio dell'allontanamento e non al principio dell'accoglienza. Non vogliono lo straniero tra i piedi. E poi sono normative difficili da applicare, perchè bisogna rendersi conto che l'immigrazione è impossibile da bloccare ma va governata con saggezza. Ora non si può indulgere nello scaricabarile tra Italia e Malta, il fenomeno deve essere esaminato a livello europeo perchè ci riguarda tutti. Altrimenti cosa ci sta a fare l'Unione Europea se non riusciamo a produrre leggi che coniugano legalità e rispetto dei diritti umani? Abbiamo assistito ad un dramma disumano, il Mediterraneo è diventato, da culla di civiltà, tomba della civiltà, abbiamo dimenticato il tempo quando migranti eravamo noi. Siamo diventati inutilmente cattivi, con la regola della paura abbiamo sovvertito l'antichissima legge del mare ovvero il salvataggio delle persone in pericolo che viene prima di tutto.
Questi poveri cristi vanno rispettati, prima vanno salvati e poi si faranno i discorsi sull'accoglienza, sull'asilo, sui trattati.
 
*
- Laura Eduati: Proprio sul mancato rispetto della legge del mare l'"Avvenire" ha tuonato contro l'Occidente, paragonando l'indifferenza verso l'ecatombe nel Meditteraneo all'indifferenza nei confronti della Shoah. La Cei non era mai stata così esplicita sulla questione.
- Antonio Sciortino: È giusto che i vescovi abbiano alzato la voce e penso dovrebbero gridare ancora più forte. Non importa la paternità di queste politiche, qui stiamo parlando di un diritto inalienabile come la vita e bisogna cominciare a dire che questa legge dei respingimenti va rivista.
Chiamo in causa anche i politici di ispirazione cattolica, non possono girare le spalle dall'altra parte, sappiamo che come cristiani saremo giudicati secondo quanto scritto nel vangelo di San Matteo: date da mangiare agli affamati, date da bere agli assetati, aprite le porte ai forestieri, visitate i carcerati.
 
*
- Laura Eduati: Pensa che questa scontentezza della Chiesa nei confronti della gestione del fenomeno immigrazione cambierà i rapporti col governo, visto che finora le gerarchie ecclesiastiche hanno mantenuto un atteggiamento trattenuto sui comportamenti del premier?
- Antonio Sciortino: Non so se questa tragedia cambierà i rapporti con la Santa Sede. Sono convinto che la Chiesa non può tacere quando sono in ballo l'etica e la persona umana, e deve dire che cosa è bene e che cosa è male.
Io dico che la vita umana non è soltanto quella nascente o quella in procinto di morire e dunque tutta la discussione sulla bioetica, ma è tutto quello che passa in mezzo a questi estremi e non ci deve essere distinzione.
Analogamente non posso parlare a nome delle gerarchie ecclesiastiche sulla reticenza o meno nei confronti di Berlusconi, per quanto mi riguarda "Famiglia cristiana" ha sempre parlato con estrema chiarezza a prescindere dal colore politico. In passato lo facemmo con un governo di centrosinistra, ora con un governo di centrodestra. I valori sono uguali per tutti. Ho scritto più volte che nessuno può chiedere una sospensione sulla morale, e chi ha maggiori responsabilità pubbliche deve diventare un modello per le nuove generazioni e per il Paese adottando un comportamento irreprensibile, altrimenti può fare a meno di rappresentare una nazione.
 
*
- Laura Eduati: Il 30 agosto Berlusconi volerà a Tripoli per celebrare il primo anniversario del trattato di amicizia con la Libia, dove continuano ad avvenire gravissime violazioni ai danni dei migranti e dei richiedenti asilo come il massacro di circa una decina di somali nelle carceri di Benghazi. Crede che il premier dovrebbe evitare di andare?
- Antonio Sciortino: Sono favorevole agli accordi tra Paesi vicini, ma non vanno fatti a qualsiasi prezzo e tantomeno sulla pelle di questi poveri cristi. Mi piacerebbe che con Berlusconi volassero in Libia anche le organizzazioni umanitarie e che queste potessero visitare i centri di detenzione per migranti. Ecco, se ciò accadesse sarei felice.
 
=====================
LEGALITA' E' UMANITA'
=====================
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 17 del 24 agosto 2009
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it


Marted́ 25 Agosto,2009 Ore: 16:10
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Osservatorio sul razzismo

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info