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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org Altre lettere al Presidente della Repubblica,

Mobilitiamoci per impedire la ratifica del "pacchetto sicurezza"
Altre lettere al Presidente della Repubblica

Lettere di Georgina Ortiz,Chiara e Dino Biggio – Cagliari, Giulio Bonali, prof. Osvaldo Ercoli


Caro Presidente Napolitano,
appena ieri Lei è stato elogiato dal presidente degli Stati Uniti Obama per  essere una persona di grande dignità ecc. ecc.  
Cosa penserebbe il presidente Obama - primo presidente USA afroamericano - se sapesse che Lei sta per firmare il pacchetto sicurezza con norme che non si possono che definire razziste?
Forse, prima di firmare un simile decreto, bisognerebbe chiedersi come mai tutte queste persone fuggono dalla loro terra d'origine, tipo: Nigeria, Afghanistan, Irak, Iran, Sudan, Ghana, Etiopia, ecc. ecc.
Forse perchè l'Occidente ha in qualche modo causato delle guerre; dello sfruttamento; non ha fornito le adeguate misure per combattere la smisurata crescita demografica?
In ogni modo, non ci si può permettere di creare un alibi a quella ignoranza razzista che  vuole gli immigrati colpevoli di tutti i mali che affliggono il nostro Paese.  La prego per questo di non firmare il suddetto pacchetto e di rinviarlo alle Camere per le  necessarie modifiche a tutela degli immigrati che non possono essere considerati dei  criminali per il semplice fatto di trovarsi in un Paese che non è il loro.
 
Augurandomi un Suo autorevole intervento.
Le porgo i miei più cordiali saluti.
Georgina Ortiz

Ill.mo Signor Presidente della Repubblica,
 
sentiamo il dovere morale e civile, come cittadini italiani, di scriverLe per invocarLa di non ratificare le misure del cosiddetto "pacchetto sicurezza" che il Senato ha approvato il 2 luglio scorso. Esse infatti sono palesemente incompatibili con la nostra Costituzione e con le norme di diritto internazionale recepite nell'ordinalemto della Repubblica italiana. Non possiamo tacere di fronte alla barbarie che investe il nostro Paese con l'introduzione di leggi razziste, che calpestano i più elementari diritti umani, incitano all'odio e alla violenza, con conseguenze disastrose soprattutto per i più poveri della terra in cerca soltando di una speranza di sopravvivenza. Mentre i grandi della terra sono riuniti all'Aquila per ''parlare'' anche delle misure da adottare per combattere la fame nel mondo - che essi stessi hanno contribuito a creare nel corso dei secoli - un miliardo di persone vivono sotto la soglia di povertà e muoiono di fame. Queste leggi disumane e ingiuste sono pensate, volute e promulgate dai governi di paesi che rivendicano con forza le proprie radici cristiane. Poveri noi, a che punto di degrado siamo arrivati!
Ci aiuti, Signor Presidente, a non vergognarci di sentirci italiani. Siamo sicuramente la maggioranza del popolo italiano a confidare nella Sua prudente saggezza.
Grazie per quello che farà
 
Chiara e Dino Biggio – Cagliari
 

La invito cortesemente a non ratificare quel vergognoso obbrobrio razzista incostituzionale del cosiddetto "pacchetto sicurezza" approvato dal Senato in seconda lettura il 2 luglio 2009, ovvero a rinviare alle Camere quel provvedimento chiedendone la modifica nelle parti palesemente naziste, incompatibili con la Costituzione e le norme del diritto internazionale recepite nell'ordinamento della Repubblica
Italiana.
 
Giulio Bonali
(medico pubblico dipendente)
Fiorenzuola (PC)
 

OSVALDO ERCOLI: APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
 
In data 2 luglio 2009 il Senato della Repubblica Italiana ha approvato un insieme di misure legislative che vanno sotto il nome di "pacchetto sicurezza".
Signor Presidente,
la invito e la prego con la dovuta deferenza a far sì che questa data non rimanga ad oscurare la tradizione democratica del nostro paese, facendo concorrenza per violenza e disumanità alle nefande leggi razziali del 1938.
Non firmi.
Rimandi la legge alle Camere: gli elementi d'incostituzionalità sono troppi e troppo evidenti, e le danno il diritto e il dovere, quale custode della Costituzione, di esercitare il suo mandato.
Nell'era della globalizzazione fare distinzione fra italiani e stranieri è frutto di piccineria ed egoismo, e questa legge che la dovrebbe regolamentare è immorale, incostituzionale e razzista.
Gli emigranti che sbarcano sulle nostre spiagge sono poveri in cerca di condizioni di vita più umane. Ci siamo chiesti perché sono poveri? Sono poveri perché li abbiamo sempre derubati e depredati e continuiamo a farlo. Dovremmo ricordarci che quando giungono alle nostre spiagge vengono a chiedere con dignità quanto abbiamo loro sottratto da sempre con inganno, violenze e guerre. Noi invece o li ributtiamo in mare, o per chi riesce a sbarcare teniamo pronta a scattare l'accusa di reato penale di clandestinità, con tutte le violenze, le prevaricazioni e la disumanità di cui è infarcito.
Non rimane che sperare che i legislatori riacquistino il ben dell'intelletto.
Con stima, rispetto e fiducia
prof. Osvaldo Ercoli
Viterbo, 9 luglio 2009
* * *
Breve notizia sul professor Osvaldo Ercoli
 
Osvaldo Ercoli (per contatti: tel. 0761341145, e-mail: osvaldo.ercoli@fastwebnet.it), già professore amatissimo da generazioni di allievi, già consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, è per unanime consenso nel viterbese una delle più prestigiose autorità morali. Il suo rigore etico e la sua limpida generosità a Viterbo sono proverbiali. E' tra gli animatori del comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. Nel 2007 ha promosso un appello per salvare l'area archeologica, naturalistica e termale del Bulicame dalla devastazione.
 
Nota per la stampa a cura del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
 
Viterbo, 9 luglio 2009
 
Mittente: Centro di ricerca per la pace di Viterbo
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532
e-mail: nbawac@tin.it
web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/


Giovedě 09 Luglio,2009 Ore: 16:40
 
 
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Osservatorio sul razzismo

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