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www.ildialogo.org Lettera al Presidente della Repubblica,di Cristiano Calatti, Valgioie (TO)

Mobilitiamoci per impedire la ratifica del "pacchetto sicurezza"
Lettera al Presidente della Repubblica

di Cristiano Calatti, Valgioie (TO)

La prego, signor Presidente, di rinviare alle camere la legge sulla sicurezza, perchè non è compatibile, prima ancora che con la Costituzione, con i fondamentali diritti umani. Si dovrebbero spendere più soldi per l'accoglienza ben organizzata, non dare i soldi in mano ad un dittatore come Gheddafi. Aiutare sostanzialmente tutti gli operatori umanitari in Africa, affinché aiutino il popolo, finalmente con tanti mezzi, a provvedere ai bisogni base e ad istruirsi e autostimarsi. Controllare le multinazionali che lavorano in Africa, in modo che non sfruttino ma aiutino anche loro la popolazione così che le risorse rimangano agli africani. Troppi soldi per la sicurezza interna, troppo pochi per l'integrazione e praticamente nessun aiuto per il popolo e per i tanti missionari religiosi e laici che lavorano con il cuore nei paesi d'origine.
Adesso vorrei mettere in luce altre due situazioni:
se io, ad esempio, vengo arrestato per un qualsiasi reato e sono sicuro di essere innocente (il processo che subirò in futuro sono sicuro che mi proscioglierà, oppure rintracciano il colpevole ecc..), magari mi altero un pochino ed insulto le forze dell'ordine. Magari esistono dei poliziotti o carabinieri eccetera, che sono persone cattive e incompetenti, e qualche insulto se lo meritano.
Pena fino a tre anni
Se per caso voglio scendere in piazza per manifestare contro l'alta velocità, ritenendola dannosa anche per la salute (amianto), sicuramente più apprensivo di altri avendo già avuto una grave malattia che mi ha reso invalido, ma desideroso di proteggere mio figlio, anche informandolo e portandolo con me. Può darsi che il corteo non sia autorizzato e blocchi la ferrovia.
Reato aggravato dalla presenza di minori.
Altri sono i punti terribili della normativa, e altri sarebbero gli esempi riguardanti i due casi precedenti.  Ora una notizia di quasi un secolo fa.
 
Da una relazione dell'Ispettorato per l'Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912.
Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura.
Non amano l'acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane.
Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri.
Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti.
Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.
Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti.
Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.
Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro.
Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti.
Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.
I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali...
...Si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare.
Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano purché le famiglie rimangano unite e non contestano il salario.
Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell'Italia.
Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più.
La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione.
 
Nel ringraziarLa per l'attenzione, Le porgo i più distinti saluti
Cristiano Calatti, Valgioie (TO)


Giovedì 09 Luglio,2009 Ore: 15:34
 
 
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