- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (296) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org L'Ego che tradisce l'Io,di Gavino Puggioni

Lettera
L'Ego che tradisce l'Io

di Gavino Puggioni

Una considerazione a margine del caso Marrazzo


Come stai? - chiedo Io a Lui
Bene, benissimo! - mi risponde Lui
 
Fino a prova contraria.
 Penso e dico questo ora che viviamo momenti di vita “strana”
 
Ed ecco che la prova contraria si materializza. L'Ego, meglio l'Alter Ego, di ognuno di noi si sposta, viaggia pur nella sua fissità e confusione, si sovrappone come personalità all'Io, quello dell'anima, lo sovrasta quasi con prepotenza e, alla fine, purtroppo o no, appare.
Appare perchè forse vuole apparire, perchè i tempi sono questi, adatti e accondiscendenti, pietistici direi come buonisti, che piova o non piova acqua sporca da cui, a volte, molti di noi amano farsi bagnare..
 
E qui l'amore per l'Ego, strisciante e maligno, si presenta come un mazzo di fiori profumatissimi, di quelli che bombardano, fino alla nausea, sentimenti umani, pronti, al limite del cratere, al precipizio, nonostante si senta l'Io che brontola, soffocato com'è da quella materia nauseabonda, gradita e accettata, ma solo poche volte, si direbbe, ma tant'è, il baratro s'è ormai aperto.
 
E' chiaro che l'Ego e l'Io abitano la stessa persona, uomo o donna, ma, in quella convivenza, quanti si chiederanno se il loro Ego-materia sia stato o sia più forte e più sano dell'Io-intimo?, quello di noi che nessuno conosce, perchè sta dentro, al riparo da cataclismi sentimental-antropologici che possono invaderne solo l'esteriorità che combatte la o le realtà quotidiane, dove facilmente si perdono e personalità e credibilità, soprattutto se questa è politica, per poi diventare, ahimè!, umana miseria che stravolge una intera famiglia, primo scalino di una moderna società.
 
Dunque, quasi una tragedia, ma non lo è, se vista con la fine lente che ingrandisce fatti e misfatti di questo tempo che pare voglia invecchiare (lui che è statico nell'infinito) assieme all'umanità intera, distraendosi o facendo finta di niente, tanto doveva accadere, come sempre è accaduto nella società civile, in quella di oggi così come in quella di ieri..
 
Gavino Puggioni  


Marted́ 27 Ottobre,2009 Ore: 16:01
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Lettere

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info