- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (277) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Il PD al voto di ottobre,di Valter Morizio

Lettera
Il PD al voto di ottobre

di Valter Morizio

Sul conflitto tra chi considera definitive le scelte degli iscritti e chi le considera invece un passaggio necessario da sottoporre alla valutazione dei cittadini è opportuno cercare un minimo di chiarezza.
 A questo proposito giova ricordare che il coinvolgimento dei cittadini nella scelta del leader (nazionale e regionale) e dei dirigenti (nazionali e regionali) del PD non nasce da fumose astrazioni di politologi in vena di sperimentazioni, ma scaturisce da fatti materiali di peso: una  evidente e profonda crisi della vita dei partiti, screditata nella opinione pubblica perché ridotta unicamente a luogo di trattativa, scambio e conflitto tra ceti politici professionali. Da questa diagnosi condivisa a suo tempo (almeno a parole) da tutti i fondatori del PD nasce il  tentativo di dare al partito una presenza nella società ed una nuova legittimazione inventando, accanto alla tradizionale iscrizione, nuove modalità di partecipazione.
 Può darsi che il tentativo con cui il PD cerca di affrontare il problema sia da rivedere, è tuttavia certo che il problema esiste e pesa. E non è certamente risolvibile fingendo che il partito goda nella società di un prestigio e di un rispetto che per ben motivate ragioni non ha.
 Uno dei più autorevoli sostenitori di Bersani, Luciano Violante, ha detto alla Stampa di Torino:
·        «il segretario del Pd andrebbe scelto dagli iscritti e non anche dagli elettori... sarebbe come se il gradimento di un direttore di un quotidiano fosse dato dai lettori e non dalla redazione giornalistica ».
Un paragone che suona assai improprio.
·        Intanto perché in qualunque giornale il direttore lo sceglie l'editore, non la redazione, che esprime solo un gradimento, neppure vincolante.
·        E leditore, “il padrone” del PD, dovrebbero essere i suoi elettori.
·        Infine perché la redazione di un giornale è composta di professionisti:
Dunque, si dice iscritti, ma in realtà bisogna intendere ceto politico professionale.
Allora diciamola così: il passaggio difficile delle votazioni del 25 ottobre (e più in generale della vita del PD dalla sua fondazione) non è il rapporto tra iscritti ed elettori, che hanno capito benissimo quali sia il senso del voto e  la funzione degli uni e degli altri.
 Ma è quello tra elettori e dirigenti e le domande che ci dobbiamo porre sono:
·        il segretario scelto dagli elettori avrà anche il consenso del ceto politico professionale?
·        si ripeterà la storia (già vista e vissuta) di un ceto politico professionale impegnato nella sistematica demolizione della leadership scelta dagli elettori?  
E' assai probabile che le risposte a queste domande siano No alla prima e Si alla seconda. Andare a votare il 25 può aver  senso non solo  per dare segno di esserci contro i deliri autoritari di Berlusconi, ma anche per dire che una politica diversa ci piacerebbe davvero vederla.
 
Valter Morizio


Giovedì 22 Ottobre,2009 Ore: 17:34
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Lettere

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info